Poggio Lastra - Pietrapazza - Monte Carpano - Monte Castelluccio - Rio Salso - Poggio Lastra
Itinerario ad anello di 30 Km praticamente tutto su sterrata
Ampi panorami e luoghi della memoria
Poggio alla Lastra punto di partenza di questo tour si raggiunge facilmente in auto da Santa Sofia da cui dista 9 km, seguendo inizialmente la provinciale del Carnaio (direzione Bagno di Romagna) e deviando all'altezza di un tornante sulla destra (indicazioni in loco).
La tradizione fa risalire la storia di questo luogo a certo Apollinare discepolo di S. Marino che si ritira in questo luogo dove erano pietre che si sfaldano dette lastre, e qui visse con il suo lavoro di scalpellino evangelizzando i poveri abitanti di questi monti.
Lasciata l'auto possiamo ora iniziare la nostra escursione proseguendo per 2 km su asfalto (l'unico di tutto il percorso) fino a raggiungere un ponticello sul Bidente di Pietrapazza, poi dopo un altro chilometro a Ca di Veroli, ristorante bar e alloggi (il fabbricato si trova in posizione rialzata sulla sinistra e poco visibile dalla strada).
Poggio alla lastra
Ca di Veroli
Proseguiamo sempre su sterrata per ulteriori 1,7 km e ci troviamo in località Ponte al faggio.
Sulla nostra destra superando il ponte troviamo un'area da pic-nic e proseguendo sulla pista forestale si possono raggiungere il Passo del Vinco e successivamente Ridracoli.
Noi la ignoriamo e proseguiamo diritto per raggiungere in 400 metri il Molino delle Cortine.
Breve deviazione sulla destra altamente consigliata, complesso costituito da 4 fabbricati (mulino, porcilaia, casa del mugniaio e guadagnola), oggetto di una pregevole ristrutturazione.
Il fabbricato, documentato come mulino comunitativo fin dal 1500, veniva dato in conduzione annualmente al miglior offerente.
Causa l'esodo nella vallata l'attività molitoria subì una notevole riduzione e nel 1968/69 le macine si fermarono definitivamente.
Dopo anni di abbandono i fabbricati sono stati ristrutturati ed attualmente risultano essere un rifugio nel quale è possibile soggiornare previo prenotazione.
Ritornati sulla sterrata procediamo in un susseguirsi di saliscendi per 4,4 km fino a raggiungere la chiesa di Sant'Eufemia in Pietrapazza
Ponte al Faggio
Mulino delle Cortine
Anticamente denominata "Prete Pazzo", Pietrapazza è una piccola località ai margini della foresta. La chiesa dedicata a Sant'Eufemia è stata ricostruita nel 1938. Il basso edificio a fianco era sede della scuola pluriclasse .
Diversi poderi circostanti facevano parte della frazione che nell'antichità contava oltre 200 abitanti, completamente abbandonata negli anni 1970.
Un piccolo sentiero che parte dal piazzale della chiesa conduce al vecchio cimitero, e all'antico ponte sul fiume Bidente.
Pietrapazza- Sant'Eufemia
Ponte sul Bidente
La pista forestale
fino a questo punto percorribile anche in auto, è ora chiusa da una sbarra ed èpossibile transitare solo in bici o a piedi.
Le pendenze ora iniziano a diventare più importanti, si prosegue sempre su pista forestale abbastanza larga e con fondo in buone condizioni, intersecando in più punti la vecchia mulattiera che univa Pietrapazza a Bagno di Romagna.
Alla nostra sinistra il crinale di Monte Castelluccio che divide la vallata del Bidente di Pietrapazza da quella del Savio, alla nostra destra il crinale di Casanova dell'Alpre che la divide dalla vallata del Bidente di Ridracoli e dal lago omonimo.
Percorsi circa 3 km ci troviamo sulla destra il rudere del grande fabbricato di Rio D'Olmo o Ridolmo
Ridolmo
Ridolmo
Ridolmo
mulattiera per Pietrapazza
Ci aspettano ora gli ultimi 2 km per raggiungere il passo di Monte Carpano, la strada resta in buone condizioni ma la pendenza supera spesso il 10% rendendo questo tratto sicuramente il più impegnativo fin qui percorso.
Giunti al passo una meritata sosta per ammirare il paesaggio e riprendere fiato.
Da qui se proseguiamo sulla pista forestale si può raggiungere in circa 2 km la strada del passo Mandrioli in località Nocicchio.
Sul passo un tavolo con panchina, una lastra in arenaria posta dalla Val di Bagno Trek e un pannello fotografico informativo.
Passo Monte Carpano
Passo Monte Carpano
Passo Monte Carpano
Passo Monte Carpano inizio sentiero per Bagno di Romagna
Noi proseguiamo prendendo il sentiero sulla sinistra, indicazioni per Bagno di Romagna e Monte Piano, dopo una cinquantina di metri fare attenzione e prendere sentiero sulla sinistra, di qui ha inizio il sentiero del lupo che transitando per monte Castelluccio ci porterà al piazzale di Monte Piano.
Si percorre il sentiero sufficientemente largo e con fondo buono, che in leggera salita e con qualche saliscendi giunge in 1,7 km ad un balconcino panoramico affacciato sulla valle del Savio, da qui una stretta svolta a sinistra con un breve strappetto e si prosegue per altri 500 metri aggirando la vetta di Monte Castelluccio che con i suoi 1070 metri è il punto più alto dell'ìntero percorso.
bivio, qui andare a sinistra
balconcino panoramico
Il sentiero prosegue a tratti scoperto con ampie viste sulle vallate laterali, a volte immerso fra faggete e pinete, per diventare poi più largo e transitabile anche con mezzi motorizzati.
Ad un primo bivio tenere la destra e velocemente si raggiunge una sbarra oltre la quale ci troviamo nel piazzale di Montepiano.
sentiero del lupo
sentiero del lupo
Da questo crocevia diverse possibili destinazioni:
Rispetto alla nostra provenienza, se giriamo a destra si può raggiungere con una velocissima discesa il paese di San Piero in Bagno.
Procedendo sul sentiero di fronte si giunge alla cima di Montepiano,
Raggiale, mulino di Culmolle, Ca di Veroli.
Prendendo la strada a sinistra
chiusa da una sbarra si procede per Rio Salso.
piazzale di Montepiano
piazzale di Montepiano
Noi procediamo a sinistra superando la sbarra, ha inizio una lungo e a volte ripida discesa che in circa 5 km tagliando le pendici della vallata di Rio Salso raggiunge il borgo omonimo ormai da anni disabitato.
Il toponimo sembra derivare dalla scarsità di acqua che caratterizza questo fosso, in particolare nel periodo estivo (Rio arso).
I primi documenti che citano questi luoghi risalgono al 1193, anche se ritrovamenti recenti attestano una presenza umana in queste zone da tempi più remoti.
Nel 1892 i Giannelli fecero costruire una loro casa, poi detta Palazzo, che nel 1912 ospitò anche la scuola.
Alla fine del XVI secolo Rio Salso contava 80 abitanti, per arrivare ad un massimo di 141 abitanti nel 1921, anno dal quale iniziò un graduale abbandono tanto che risulterà completamente disabitato nel 1971.
Negli anni 1980 si tentò l'apertura di un agriturismo che però non produsse i risultati sperati.
Dell'antico nucleo oggi restano il Palazzo Giannelli e la Casa Nuova ristrutturati e l'antico forno.
Riosalso palazzo Giannelli
Riosalso casa nuova
Riosalso forno
Riosalso
Riprendiamo ora il percorso aggirando il fabbricato ad uso forno e seguendo le indicazoni per ca di Veroli.
Ci aspetta una ripidissima e difficile discesa di 1,3 km per raggiungere il fondovalle e il ponte sul torrente Riosalso.
Superato il ponte ci troviamo di fronte ad
una ripidissima salita di circa 50 metri con fondo sconnesso, probabilmente qui dovremo scendere dalla bici e procedere a piedi.
Ci troviamo di fronte ad un bivio, a sinistra su fondo selciato e in salita si procede per ponte al faggio, mentre a destra su fondo naturale si scende a Ca di Veroli, da notare all'inizio del sentiero la pietra miliare ormai illeggibile indicante che siamo in Comune di Bagno di Romagna sulla mulattiera Rio Salso Ca di Veroli (sulla pietra Varoli) e il cippo che indica 2,8 km
Prendiamo quindi a destra e percorriamo questo facile sentiero tutto su fondo naturale ed immerso in una faggeta raggiugendo in circa 3 km la pista forestale percorsa all'inizio.
Prendiano a destra e in circa 3 km in gran parte asfaltati ritorniamo a Poggio alla Lastra, punto di partenza ed arrivo del nostro tour.
ponte sul Riosalso
salita dopo il ponte
bivio prendere a destra su mulattiera
mulattiera Rio Salso Ca di Veroli