Poggio Cavallaro
Ai piedi del Monte Gemelli, a cavaliere fra la valli del Montone e del Rabbi.
Facile stradello forestale percorribile anche in mountain bike, caratterizzato da ampi e ineguagliabili panorami, lo sguardo spazia dalla più alta cima dell'Appennino (Monte Falco) fino al monte Carpegna e alla costa Adriatica.
adatto ache a Mountainbike
L'inizio dello stradello si trova sul passo della Valbura (o del Manzo).
Si raggiunge dalla strada di fondovalle del Rabbi, da Premilcuore deviazione sulla destra con
indicazione Portico San Benedetto.
Giunti sul passo (ampio parcheggio) abbiamo già un primo assaggio
dei panorami che l'escursione ci può riservare.
Lasciata l'auto oltrepassiamo la sbarra ed iniziamo l'escursione.
Il
percorso procede in facile falsopiano ed in circa 5 minuti ci
troviamo su una selletta dove si può notare un "casotto di caccia".
Alla nostra sinistra la vallata del Rabbi, e alla nostra destra
un ampio vallone che confluisce nella valle del Montone.
Da questo punto uno stradello (sentiero CAI 423) ci condurrebbe
a Bocconi transitando per l'antico centro ormai diroccato di
Bastia.
Proseguiamo
sullo stradello forestale che ora inizia a salire con pendenze
counque sempre agevoli.
Ai lati bassa vegetazione formata da felci, radi carpani e aceri.
Il percorso resta ora sul versante del Montone e sul fondovalle
risultano ben visibili le prime abitazioni di Bocconi.
Pochi minuti e giungiamo a bivio per Premilcuore (sentiero CAI
323 ben segnalato)
Giunti ad
una successiva selletta si staglia ben visibile un'alta antenna
(ponte radio).
Ora il percorso inizia
a salire decisamente, niente di particolare, ma è sicuramente
il tratto più duro di tutto il percorso.
All'altezza di un tornante sulla destra si apre un panorama che
spazia fino all'Adriatico, un breve strappo, una curva a destra
e si passa sul versante del Rabbi, raggiungendo poco dopo il
ponte radio dei Vigili del Fuoco.
Poche centinaia di metri e giungiamo al
punto panoramico di Castellana (mt. 1011 slm).
Un lungo balconcino sulla vallata del Rabbi dal quale su può
scorgere un ampio panorama semicircolare.
Partendo da sinistra la pianura, la costa e il mare Adriatico
con i suoi grattacieli, proseguendo con lo sguardo è facile riconoscere
Verucchio, il monte Carpegna e gli inconfondibili Sasso Simone
e Simoncello, fino ad arrivare a vedere ben nitida e vicina la
giogaia Appenninica di Monte Falco e Falterona.
Volendo
limitare l'escursione a questa prima meta l'intero percorso (andata
e ritorno) sviluppa poco meno di 4 chilometri.
Ora lo
stradello prosegue in leggera salita fino a raggiungere il limite
del parco Foreste Casentinesi.
Alcuni saliscendi e si attraversa una fitta betaia per poi sbucare
in un tratto a galla dove troviamo un ulteriore balconicno panoramico.
Il percorso che si mantiene sempre alto rispetto alla valle
del torrente Giumella, giunge ad un piccolo fabbricato che in
caso di maltempo può offrire un riparo (rifugio del Bruco).
Si prosegue
sempre in sponda sinistra della valle del torrente Sommo Giumella,
che si aggira nei pressi del Monte Mandria.
Numerosi i punti panoramici.
Una larga ma decisa curva a sinistra ci immette in un tratto in
salita.
L'ambiente circostante varia nettamente, ai lati un folto e in
alcuni tratti buio bosco prende il posto dell'arida arenaria.
Ben presto
troviamo sulla destra una traccia ben segnalata che tagliando di
netto il bosco in forte salita conduce in meno di 1 Km alla vetta
del Monte Gemelli.
Poche centinaia di metri,
alcune curve a destra e ritorniamo all'aperto, con vegetazione
che ritorna rada e bassa, molto più in basso il fondovalle che
possiamo scrutare da un balconcino.
Restano poche centinaia di metri per raggiungere la nostra meta - Poggio Cavallaro.
Giungiamo così in breve ad un bivio
-
a destra per San Benedetto e Monte Gemelli, a sinistra Ca' Petriccio
e Premilcuore.
Prendiamo a sinistra,
pochi metri e siamo a Poggio Cavallaro, dove troviamo un ultimo balconcino
panoramico.
Da questo punto volendo
si può proseguire sempre su stradello forestale fino al vicino rifugio,
poi in forte discesa raggiungere in poco più di 3 chilometri la provinciale
del Rabbi e in circa altri 4 chilometri Premilcuore.