percorso di 5,6 km circa
All'altezza del ponte che attraversa il torrente Celle prendere sterrata sulla destra (senza indicazioni) e subito dopo al bivio prendere a sinistra.
Percorse poche centinaia di metri lo stradello risulta sbarrato da un cancello che vieta il transito ai mezzi motorizzati, occorre quindi lasciare il nostro mezzo di locomozione e procedere a piedi.
Si prosegue lungo lo stradello che costeggia il torrente, fino a raggiungere in circa 500 metri l'inizio del sentiero.
Occorre fare molta attenzione in quanto
l'imbocco posto sulla destra della strada è poco visibile,
senza segnalazioni particolari ed indicato esclusivamente dai
classici segnali bianco/rosso dipinti su una pietra. Si
nizia a salire decisamente percorrendo un tratto abbastanza
sconnesso che in poco più di cento metri ci porta al rudere di
un grande edificio posto in sponda sinistra del piccolo ruscello
affluente del rio Celle.
Subito dopo la casa un ponte attraversa il corso d'acqua e la
salita prosegue in mezzo ad un bel boschetto.
In breve si raggiunge un tratto attrezzato con corrimano, siamo
all'altezza della piccola diga sul torrente Celle, necessaria
per la presa d'acqua che da qui viene convogliata all'impianto
di potabilizzazione di Isola.
Voltandoci indietro, in cima al monte al di là del torrente, è
facile riconoscere i ruderi del Castello di Corniolino.
Segue ora un lungo tratto (circa 1,5 chilometri),
sempre in salita intervallata da brevi falsopiani.
Il percorso che risulta comunque sempre abbastanza agevole, si snoda in mezzo
ad un bel boschetto restando sempre alto sul torrente che scorre incassato nella
sua stretta valle.
Lunghi tratti che conservano ancora intatta l'antica selciatura, si susseguono
a labili tracce che proseguono in mezzo all'erba.
Numerosi muretti a secco magistralmente costruiti dagli antichi abitanti fanno
ancora oggi egregiamente il proprio dovere.
Nel periodo giusto alcuni rovi di more e numerosi alberi di corniole ai lati
del percorso possono offrire al viandante il piacere di
Inizio sentiero
sentiero ripe Toscane
Si
giunge così alla fonte di Fossacupa,
ricostruita dall'ARF nel 1981, come ogni fonte delle nostre "aride"
zone nei periodi di scarse precipitazioni potrebbe essere inattiva.
Ci resta ora un ultimo tratto breve ma abbastanza ripido e
senza falsopiani per giungere al secondo rudere del percorso,
segnato sulle mappe con il nome di Ca' Filettino.
Preceduto da
un lungo muretto a secco, il fabbricato risulta
in avanzato stato di degrado, e l'ampio spiazzo antistante che un tempo
costituiva l'aia e il campo della casa risulta ora invaso dalla vegetazione.
Fa ancora bella mostra di sè un noce, albero che facilmente
si ritrova nei pressi di questi antichi poderi.
Si riprende il cammino che ora procede per sentiero appena segnato
in mezzo alla bassa vegetazione e si percorre agevolmente un
tratto di circa un chilometro costantemente in falsopiano.
fonte di Fossacupa
Filettino
La
vegetazione ad alto fusto si fa man mano sempre più rada, così
come si diradano gli arbusti, fino a raggiungere il tratto denominato
"le ripe Toscane".
Il sentiero ora scorre sorretto in vari punti da muretti a secco,
lungo una costa rocciosa e friabile.
La scarsa vegetazione e l'assenza di alberi ad alto fusto permettono
di vedere l'intera valle e laggiù, in fondo, il letto
del torrente Celle.
Sul monte di fronte si scorge ancora
una piccola abitazione, Cà Partinico, ormai prigioniera
del bosco, mentre a monte la valle è chiusa dall'imponente giogaia
del Falterona.
Data l'alta friabilità del terreno è opportuno procedere con
la dovuta cautela, anche in considerazione della considerevole
altezza del sentiero rispetto al fondovalle.
Terminato
questo interessante e nello stesso tempo inquietante tratto, il
percorso rientra nel boschetto e dopo poco si giunge alla fonte
del Bercio.
Toponimo questo che nel dialetto locale indica in modo quasi
dispregiativo "l'urlo".
Anche questa fontana, come la precedente, risente dei periodi di
magra e quindi potrebbe essere inattiva.
Il sentiero ora inizia una veloce discesa per superare una valletta
interna e, dopo averla aggirata, riprende a risalire il corso del
trorrente Celle, mantenendosi sempre notevolmente alto rispetto
al fondovalle.
fonte del Bercio
sentiero ripe Toscane
Restano
gli ultimi due chilometri per raggiungere la nostra meta, la località Celle,
posta in sponda sinistra del torrente omonimo.
La località fu
teatro durante la seconda guerra Mondiale di ripetuti scontri fra
i partigiani e le forze tedesche impegnate a "ripulire" la
zona a ridosso della linea Gotica, un cartello informativo in loco
riporta i principali avvenimenti.
Attiguo al fabbricato, in avanzato stato di degrado, un ponticello
e in pochi metri si raggiunge la pista forestale (aperta al traffico
motorizzato) che scende dalla Statale della Calla (località Poderone)
e conduce a Pian del Grado.
Celle
tratto di sentiero selciato