Insieme al monastero di Gamogna, il complesso ha sempre fatto parte del Piviere di San Valentino, sotto la giurisdizione dell'antica pieve che riuniva sino a 21 chiese parrocchiali.
L’etimologia deriva dal latino “trivium" cioè “tre vie” deformato dal dialetto medioevale, tre vie erano le mulattiere che convergevano alla chiesa dai vari poderi. Tutta la zona venne abbandonata negli anni attorno al 1950.
Nel 1975 Don Antonio Samorì ottenne dalla curia l’autorizzazione per iniziare i lavori di recupero della chiesa rendendo il fabbricato utilizzabile come centro di ospitalità con possibilità di pernottamento e uso cucina .
Acquistato da privati nel 2023 e ulteriormente ristrutturato oggi risulta abitazione prvata e in parte adibito a Foresteria.
L'Eremo si trova
nell'Alpe di San Benedetto, ai piedi del Monte del Cerro, in una valletta laterale della valle dell'Acerreta.
E' raggiungibile da:
Ponte della Valle (5 km a monte di Lutirano) seguendo il sentiero CAI 549 in 1,8 km dislivello positivo 249mt
Valico di Collina (fra Lutirano e Tredozio) seguendo il sentiero CAI 553 e successivamwente il 549 in 6 km dislivello positivo 359mt
Case di Ponte (da Tredozio proseguento lungo la provinciale del Tramazzo) in 2,3 km dislivello positivo 97mt
Il percorso qui descritto è quello di Case di Ponte quindi dalla valle del Tramazzo.
In
auto - da Tredozio seguire le indicazioni per Valico del Tramazzo,
percorsi 5,5 km all'altezza della chiesa/agriturismo di Scarzana la strada diviene sterrata, poco meno di 2 km e siamo a Lago di Ponte, proseguiamo sulla sterrata e a 8.9 km da Tredozio troviamo sulla sinistra un piccolo piazzale dove è possibile parcheggiare l'auto.
Qui la posizione del parcheggio
Prendere il sentiero in salita (non segnalato) al di là della strada.
inizio sentiero
sentiero per Trebbana
Si procede su comodo sentiero all'interno di un boschetto di latifoglie per 200 metri, per poi immetersi sul sentiero CAI 553 che proviene dal valico del Tramazzo, prendiamo a destra e proseguiamo sempre in leggera salita.
Ben presto ci troviamo su un tratto all'aperto e ci rendiamo conto di essere su un lungo crinale, alla nostra sinistra la valle dell'Acerreta e alla nostra destra la valle del Tramazzo, si aprono ai nostri occhi immensi panorami sulle due valli.
Un lungo tratto allo scoperto seguito da un boschetto dove troviamo un bivio, siamo a Monte del Cerro, a 1,3 km dall'inizio dell'escursione.
I segnali bianco/rossi ci indicano che il sentiero prosegue sulla destra, mentre sul sentiero di sinistra non troviamo indicazioni, sul bivio una palina ci informa che dalla direzione da cui proveniamo Case di Ponte è a 50 minuti di cammino.
Da questo punto l'eremo è raggiungibile da entrambi i sentieri, proseguendo diritto si mantiene il CAI 553 per circa 1,2 km, poi ci si immette sul sentiero CAI 549 e in ulteriori 1,8 km si giunge a destinazione (questa via la seguiremo al ritorno).
Noi prendiamo il sentiero a sinistra non segnato, percorsi 300 metri in un fitto boschetto usciamo su un pianoro dove è presente una grande croce bianca e più in basso è facile riconoscere l'eremo di Trebbana.
La croce è il punto di arrivo di una erta via di 700 metri formata da otto tabernacoli che partendo dai 715 metri dell'eremo giunge su questo balcone naturale posto a mt 836.
Da questa posizione dominante sulla valle si apre un ampio panorama.
Seguiamo ora il ripido sentiero che interamente allo scoperto e in molti tratti sconnesso e inciso dall'acqua, ci conduce fino all'eremo.
Verso la metà del sentiero notiamo una piccola costruzione in sasso ben conservata, probabilmente un vecchio appostamento di caccia.
Al termine della discesa raggiungiamo Trebbana, un vasto prato sulla destra "il campo da calcio", un'area alberata ed attrezzata con tavoli e panche, un abbeveratoio con rubinetto e acqua potabile, una statua in legno e naturalmente il fabbricato che comprende la chiesa intitolata a San Michele e la canonica suddivisa in varie stanze.
Da una veloce visita al fabbricato notiamo la presenza di due camini, una piccola cucina attrezzata, un locale ad uso ritrovo e diverse camere con letti a castello e materassi, il tutto come detto non presidiato ma sempre aperto e utilizzabile da chiunque come centro di ospitalità.
Alla chiesa si può accedere dall'interno della canonica oppure da due ingressi all'esterno del fabbricato, ambiente di sicuro impatto emotivo per la sensazione di quiete e tranquillità che sa ispirare con la sua semplice struttura.
Aggiornamento del 2023:
dopo aver acquistato l'eremo, l'abbiamo in parte trasformato in casa, dove viviamo con i nostri bimbi, in parte adibito a Foresteria, dove ospitiamo gli escursionisti e la chiesa che lasciamo aperta alle visite, in cui si possono organizzare su richiesta celebrazioni e matrimoni.
Lasciamo fruibile il nostro spazio verde a chiunque voglia goderne : ci sono tavoli per mangiare, una fontana per l'acqua, prati dove rilassarsi, punti fuoco per grigliare previa prenotazione, un bagno e un bivacco dove rifugiarsi in caso di maltempo.
Arianna & Marco
www.eremoditrebbana.it
NB le foto dell'eremo che seguono sono antecedenti al 2023
Dopo una necessaria sosta ristoratrice nel giardino attiguo al complesso, con l’Eremo alle spalle procediamo nel prato ed attraversatolo per intero giungiamo ad una pineta, dopo qualche centinaio di metri troviamo un cartello che indica a sinistra la grande Quercia che raggiungiamo velocemente.
La quercia si trova vicino a un vecchio casolare diroccato, la circonferenza è di 5 metri e l’altezza è di 23.25 m.
Si tratta di un albero secolare con un'età stimata fra i 400 e i 450 anni inserita nell’elenco degli alberi monumentali della regione Toscana.
Riprendiamo il cammino e ci troviamo ad un trivio, a destra l'eremo, al centro un sentiero in salita molto ripida che dopo qualche centinaio di metri si ricongiunge al percorso fatto all’andata (indicazioni Case di Ponte), a sinistra indicazioni " CAI 549 innesto sentiero 553".
Prendiamo a sinistra e seguiamo questa direzione, il percorso è più lungo (circa 4km) ma sicuramente più dolce rispetto alla via seguita all'andata che dovremmo ripercorrere ora in salita.
Proseguiamo quasi sempre in sottobosco con dolci saliscendi, tratto più impegnativo poco prima di giungere al termine del sentiero 549 che va ad immettersi sul sentiero 553.
All'immissione ci troviamo sul crinale, prendiamo a destra e procediamo in salita sempre accompagnati da una recizione metallica di colore verde alla nostra sinistra.
In circa 1,2 km, ultimo tratto in forte salita, ci ritroviamo al bivio descritto in precedenza, ricongiungendoci così al sentiero percorso all’andata, da qui in 1,3 km possiamo tornare al piazzale dove abbiamo parcheggiato l'auto.
Complessivamente quindi escursione di circa 6,6 km, di cui 2,300 all'andata e
4,300 al ritorno.