Argomento: Portico e San Benedetto
il comune dei Centenari
Oggi tratterò un argomento che darà un valore aggiunto al mio caro comune. Attualmente sono 4 i nonnini che nel 2007 compiono 100 anni a dimostrazione della qualità della
vita dell'appennino romagnolo e ai suoi benefici effetti.
Ebbene, ieri domenica 24 Giugno 2007, nella giornata di San Giovanni,
tanto caro a tutti i Fiorentini ma anche ai Cesenati e ai Torinesi in quanto
Patrono di queste ma di chisssà quante altre cittadine, nel mio paesello di Portico di Romagna c'è stata
una festa particolare, molto particolare.
Abbiamo festeggiato 4 nonni, anzi 4 nonne che nel 2007 compiono 100 anni.
Le nonnine in questione sono:
Giuseppina Rabiti (Beppa) di Portico, Elisa Salimbeni (Lisa) di San Benedetto in Alpe, Giannina Coralli di Rocca San Casciano e Dina Mordini di Firenzuola.
Tranne la Sig.ra Lisa, che è anche la più arzilla e direi che proprio
100 anni non li dimostra, le altre vivono nella casa di riposo di Portico.
Tutto il paese è molto riconoscente a questa struttura che animata dallo spirito che nasce dal Vangelo, nel tempo si è occupata prima di bambini e da qualche anno di persone anziane. Questa struttura per anni è stata gestita dal parroco del paese e dalle suore stimmatine occupandosi prima di bambini poco fortunati per la mancanza di una vera famiglia e poi di persone anziane, ultimamente è gestita
da laici ma con risultati comunque ottimi, nella buona tradizione paesana.
I tre centenari che vi abitano sono la chiara dimostrazione della cura
riservata alle persone ospitate.
Adesso vediamole le 4 nonnine, di seguito le foto:
Giuseppa Rabiti, per tutti i paesani "Beppa"
Di seguito riporto la dedica a lei fatta il giorno del suo centesimo anno, il 3 aprile 2007, da Elmina Martini, un'assistente della casa di riposo:
Il libro della vita
Il tuo grande libro della vita
racchiude tanti cambiamenti,
il lavoro e la fatica,
il ricodo dei bei tempi.
Hai vissuto con semplicità,
hai pensato con grandezza,
hai abbracciato la comunità
con amore e con saggezza.
Pe rogni vent'anni una rosa d'ogni colore,
di cui solo tu saprai dare il giusto valore.
Assieme a noi ogni sera
camminerai verso la prossima primavera,
al risveglio d'ogni aurora
tanti anni e tanti ancora,
uniti agli amici e ai parenti
son gli auguri di tutte le assistenti.
e poi le altre care nonnine
Giannina Coralli di Rocca San Casciano
Dina Mordini di Firenzuola
Elisa Salimbeni di San Benedetto in Alpe per tutti i suoi cari paesani "Lisa"
Aver cent'anni e non li dimostrare....
La festa è stata allietata dalla banda del paese che ha suonato pezzi
di ogni epoca, una decina in tutto e chiaramente ha intonato TANTI AUGURI
Nella festa organizzata dall'Amministrazione comunale non poteva mancare
il discorso del Sindaco Mirko Betti, che essendo anche un componente della
banda, come la foto di seguito dimostra, si è impegnato con ogni mezzo
per la buona riuscita della manifestazione
Ecco la torta....non male, vero? Confezionata dalla fornaia del paese la Sig.ra Cappelli Cristina, aiutata nell'opera di decorazione dall'infermiera Alessandrini Giuliana. Questo un chiaro esempio di collaborazione paesana.
Il Sindaco Mirko Betti con la Sig.ra Rosanna moglie di Umberto "E Megh" (il mago) assessore dell'amministrazione comunale da sempre impegnata per il bene della comunità di
Portico e diciamolo l'ispiratrice dei presepi per il borgo.
La Sig.ra Lisa che anche a nome delle altre centenarie taglia la torta
Per finire non posso non pubblicare una poesia, scritta dal Prof. Betti
Giuseppe, nativo di Portico, poesia che ha vinto il 1° premio di Poesia al XIII Concorso Letterario dell'Auser di Forlì nel
2003
"I Vecchi"
Sono di pietra grigia
i volti dei vecchi
scavati dagli aratri
degli anni.
Sono di scorza ruvida
le mani dei vecchi
corrose dalla ruggine
del tempo.
Ma dolci e pietosi
sono gli occhi dei vecchi:
sfiorano appena le cose
per timore di romperne
l'incanto.
Come quello dei bimbi il sorriso:
stesso lampo di luce
da opposti angoli
di cielo.
Tenero il cuore:
si scioglie nel racconto
di eventi irripetibili.
Ma amaro è il silenzio
dei vecchi:
se tacciono sul mondo
che fu, chi mai saprà il mondo che verrà?
Non male!!
Scrittore di raffinata cultura, in ogni suo racconto, in ogni sua poesia a noi portichesi fa assaporare gli odori, le immagini, le sensazioni, la vita dei nostri nonni e del nostro paese fatto di pietra e di lavoro dei campi.
Dovunque sei nel mondo, non puoi dimenticare questo paese, semplice ma ricco di pace.
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