Rocca San Casciano

Comune della valle del Montone
Provincia Forlì - Cesena
Altezza sul mare metri 213

Comunità Montana Acquacheta

Superficie territorio comunale kmq 50,20

Frazioni: Calbola, Casanova, Limisano

c.a.p. 47017
prefisso telefonico 0543
codice catastale H437

Rocca San Casciano

Distanze:
dalla Via Emilia Km 28 (Forlì)
dal Passo del Muraglione Km 27
Posizione N 44°3' 37" E 11°50' 32"

mappa

 

Importante centro della valle del Montone, e grazie alla sua posizione centrale sede di importanti uffici pubblici e giudiziari (fino al '900).

Nome abitanti Rocchigiani
Patrono San Casciano 13 agosto

Risiede in valle alla confluenza del torrente Ridazzo che scende nel Montone alla sua destra e del fosso S. Antonio che vi scola dal lato opposto. È attraversata dalla nuova strada regia Forlivese, a 360 braccia sopra il livello del mare
(E. Repetti Dizionario della Toscana 1841)

Rocca San Casciano - la cittadina

Piazza Garibaldi

Una delle poche piazze Italiane di forma triangolare, sulla quale si affacciano numerosi palazzi quasi tutti porticati.

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Piazza Garibaldi
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Piazza Garibaldi

palazzo Pretorio e torre civica

Situato in P.zza Garibaldi, risale al XIV secolo. rimaneggiato in tempi più recenti, a fianco si erge la torre civica del secolo XVI.
Sulla torre incastonato un orologio e statua della fine del seicento raffigurante la Madonna addolorata.
La Madonna ha una spada che le trafigge il cuore e sembra piangere sulla sventura che ha colpito il paese con il terremoto del 1661

La bottega del ciabattino

Posta ai piedi della torre civica, piccolissima bottega con volta ad arco, occupata fino a qualche tempo fa dal ciabattino del paese, Libero Limoncini (Sgalin), al suo interno si ritrovano tutti gli strumenti dell'artigiano e gli arredi originali.

torre
Torre civica
ciabattino
La bottega del ciabattino

Chiesa del suffragio

 

P.zza Garibaldi, secolo XVIII, e recentemente restaurata, probabilmente fu edificata sulle macerie di una precedente chiesa crollata a seguito del terremoto del 1661,  appartenne alla Confraternita della Misericordia e delle Sacre Stimmate.
All'interno di notevole pregio una tavola del 1564, il Cristo morto opera del pittore fiammingo Giovanni Stradano, e un tondo di ceramica invetriata Madonna in adorazione del Bambino, San Giovanni e un coro di Angeli, attribuita alla scuola di Andrea della Robbia.

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chiesa del Suffragio
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chiesa del Suffragio
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Borgo di sotto e chiesa S. Maria delle lacrime

attuale Via Cairoli, la strada che esce dal lato sinistro della Piazza in direzione Forlì.
Sulla sinistra, circa a metà della via, chiesa di S. Maria ricostruita nel 1776-84 e restaurata nel 1907 nella quale è conservato un rilievo in gesso raffigurante la Madonna delle lacrime, effige ritenuta miracolosa.

Chiesa e convento dei frati Francescani

Convento e chiesa sono stati edificati edificati alla fine del 1600, stabile normalmente utilizzato fino agli ultini anni del 1900 quando a seguito del trasferimento dell'ultimo frate a Montepaolo, l'edificio fu abbandonato e venduto al comune di Rocca. Il convento risulta attualmente utilizzato come casa di riposo e locali per i servizi socio sanitari.
La chiesa, oggetto di un pregevole restauro, è stata nei primi anni del duemila restituita ai Rocchigiani ed è utilizzata per mostre e nel periodo natalizio per l'esposizione di presepi.
Così ne scrive E. Repetti nel dizionario geografico della Toscana (1841) Un convento de’ Francescani Riformati fu eretto nella Rocca sulla fine del secolo XVII per le premure di Mons. Vincenzo Cavalli, vescovo di Bertinoro, che ebbe pure il lodevole progetto d’introdurre fra quei claustrali un lettore in scienze onde istruire gratis i giovinetti esciti dalle scuole di belle lettere; progetto che fu ben accolto non solo dalla Comunità della Rocca S. Casciano, ma da quelle limitrofe di Dovadola, di Portico e di Premilcore, le quali si accordarono a tal effetto di fornire a titolo di elemosina scudi 35 per anno a quel convento. I frati sussistono tuttora; vi manca però il lettore.

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Chiesa dei frati
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Chiesa dei frati
caduti
Chiesina di S. Antonio

oltrepassata la Statale, al di là del fosso di S. Antonio, si trova la chiesina di S. Antonio ricostruita e trasformata in sacrario ai caduti nel 1934 su progetto dell'ing. Clemente Ghireli.

Castellaccio

Il Castellaccio, quel che resta dell'antica rocca circondata da mura e andata praticamente distrutta dal terremoto del 1661, utilizzato per lungo tempo come abitazione agricola, tornato di proprietà comunale nel 2018.
Documentato nel 1197 "Rocca Sancti Cassiani in Casatico"

scheda del castello

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Castellaccio
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Catellaccio
comune
Municipio
abazia2
Maestà - (su via maestà)
giardini
giardini pubblici
ponte
Ponte sul fiume Montone

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