Sant'Agata Feltria
Comune della valle del Marecchia
Provincia Rimini
(già provincia Pesaro/Urbino regione Marche - annesso alla Provincia di Rimini regione Emilia Romagna con Legge 3 agosto 2009, n. 117)
Altezza sul mare metri 607
Comunità Montana Alta Val Marecchia
Superficie territorio comunale 79,30. Kmq
Frazioni: Badia Mont`Ercole, Botticella, Campo Rosso, Casalecchio, Ca` Baldone, Ca` Bardaia, Ca` di Vico, Frullo, Isolato Via San Girolamo, Maiano, Molino di Sant`Antimo, Monte, Palazzo, Pereto, Pereto - Molino S Antino, Petrella Guidi, Piagola, Pietra Bassa, Poggio, Prato Giannino, Rivolpaio, Rocca Pratiffi, Romagnano, Rosciano, San Donato, Sant`Antimo, Sapigno, Ugrigno, Villa, Villa San Rocco
c.a.p. 61019
prefisso telefonico
0541
codice catastale I201
Sant' Agata Feltria - la cittadina
Costruita su un enorme masso
roccioso dai Cavalca Conti di Bertinoro,
attorno all'anno mille.
Subisce
le prime radicali trasformazioni con l'avvento dei Montefeltro (ad opera
dell'Architetto militare Francesco di Giorgio Martini) che la trasforma
da baluardo bellico, a dimora principesca, per la figlia Gentile
Feltria, che fù data
in sposa al nobile Agostino Fregoso.
Con l'avvento dei Fregoso, la Rocca venne
gradualmente ampliata, il secondo piano della Rocca fu destinato all'abitazione
del Castellano ed in seguito al Comandante della Guarnigione.
Negli ultimi due secoli la Rocca venne adibita a Convento dei Frati Minori Conventuali,
a edificio per le scuole superiori di ginnasio, a prigione mandamentale, a pretura,
ed infine ad abitazione civile.
Attualmente la Rocca è sede di un museo e ospita mostre
di carattere storico-scientifico-artistico.
scheda di approfondimento rocca Fregoso
rocca Fregoso
Via di accesso alla rocca
rocca Fregoso
Pozzo di fronte alla Rocca
Complesso la cui costruzione
risale alla fine del 1700, ad opera dei frati che all'epoca per concessione del comune risiedevano nella Rocca Fregoso, addossata al fortilizio e collegata ad esso tramite un passaggio segreto ricavato nel muro del puntone.
Costruita nell'arco di soli due anni con l'aiuto dei cittadini e recuperando il materiale di una più antica chiesa e convento già esistente in località Cella Fausti, poi andata in rovina per calamità naturali.
Chiesa di San Francesco
Chiesa di San Francesco
Posto su di un lato della
piazza Garibaldi, l'edificio originario risale al 1600, anche
se il completamento del teatro si può far risalire al 1743-1753.
Restaurato nel periodo 1994-2002.
E' il teatro più antico di tutte le Marche, suddiviso in tre ordini
di palchi , di squisita eleganza e decorato interamente in legno.
Teatro Angelo Mariani
Teatro Angelo Mariani
Teatro Angelo Mariani
Teatro Angelo Mariani
Convento di San Girolamo e chiesa della Beata Vergine
Complesso la cui costruzione
risale al 1560, consacrata nel 1575, fin dal 1600 officiata dai
padri Gerolimini.
Posto su un colle, dominato dal campanile romanico,
restaurato dall'architetto Santi nel 1875.
Via Battelli
Da Piazza Fabri
Una delle più antiche vie del paese sulla quale si affacciano palazzi
d'epoca e, nella parte terminale, il Convento delle suore Clarisse
e il Convento delle suore Dorotee.
Chiesa della Collegiata
Posta sull'altro lato di Piazza Garibaldi,
all'inizio di Via Emanuele.
Edificio in stile barocco, l'impianto risale al X secolo, successivamente ampliata
nel 1520 su commissione di Orazio Fregoso.
Sotto la chiesa cripta del VII secolo recentemente restaurata.
Via Benucci - Fontana della memoria
Da Piazza Fabri si accede all'acciotolata Via
Benucci, al termine della quale si trova la Fontana della memoria,
un tempo utilizzata come abbeveratoio per i cavalli.
Da notare il mosaico sul fronte della fontana.
Svoltando a sinistra si percorre la "passeggiata sotto la rocca".
Vicolo del Bacio
Lungo la Via Battelli, caratteristico e strettissimo
vicolo.
Meta di incontri amorosi e luogo sul quale aleggiano varie leggende.
Sul muro targhette in ceramica inneggianti al bacio.
La lumaca
Nei pressi di Piazza Garibaldi
Ideata da Tonino Guerra e realizzata dal mosaicista ravennate Bravura.
Santuario Madonna dei Cappuccini
Proseguendo da Via Battelli, si attraversa
la via XXV aprile, poi si segue via salita del Cappuccini.
La costruzione risale al 1575 su commissione di Lucrezia Fregoso Vitelli.
Fontana La Luna nel pozzo
In Piazza Fabri sul muro del
rivellino, nei pressi della gradinata che porta alla Rocca.
Realizzata dal mosaicista Bravura (Ravenna)