Rocca di Fregoso
comune di Sant' Agata Feltria
Posizione N 43° 51' 55" E 12° 12' 24 "
mappa

Come arrivare:

dalla superstrada E45 Orte-Roma uscire a Sarsina, poi seguire le indicazioni per Sant'Agata Feltria (Km 13 circa) giunti in paese la rocca risulta ben visibile.
La fortezza è arroccata sul "Sasso del Lupo", un grande masso di arenaria con pareti scoscese, dal quale domina il paese di Sant'Agata Feltria, sviluppatosi ai suoi piedi.
Ben visbile anche da lontano, la sua struttura imponente e nello stesso tempo slanciata, sembra quasi spuntare dal terreno circostante.

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Alla rocca si accede dalla centralissima Piazza Fabri dalla quale parte una gradinata che, superata una modesta porta, dà accesso ad una viuzza lastricata che in breve conduce ad un panoramico piazzalino erboso sul quale si affaccia l'ingresso principale.
Il fabbricato ha più l'aspetto di una residenza fortificata che di un vero e proprio castello atto alla guerra.
Edificata in un periodo in cui la potenza delle armi da fuoco e delle bombarde non era ancora conosciuta, la sua difesa era affidata principalmente alla inaccessibilità di almeno tre lati della costruzione, dovuta alla perpendicolarità delle pareti del sasso su cui è edificata.
La torre esagonale posta a lato dell'ingresso, ed il rivellino presente sul lato destro, due fra i particolari più evidenti, sono frutto di un ampliamento del XV secolo.

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La prima costruzione risale al X secolo, quando il conte Raniero Cavalca di Bertinoro ottenuto il territorio di Sant'Agata dagli Arcivescovi di Ravenna vi fece costruire un primo fortilizio.
Il territorio rimase per anni sotto il potere della chiesa, nonostante il passaggio del controllo di famiglia in famiglia.
Nel 1430 Papa Martino IV infeudò il territorio alla famiglia Malatesta, e fu proprio in questo periodo che il castello subì le maggiori modifiche commissionate da Federico da Montefeltro.
L'ampliamento e la fortificazione del fabbricato sono attribuite, anche se non con certezza, all'architetto militare Francesco di Giorgio Martini.

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La rocca di Sant'Agata fu in questa epoca ceduta in dote a Gentile Feltria, figlia di Federico d'Urbino.

Gentile Feltria andò in sposa a Gio Agostino Fregoso, nobile genovese in esilio, che divenne di conseguenza signore di Sant'Agata.
La rocca assunse così il nome di questa famiglia che regnò per anni su questi luoghi, mantenendone il potere anche con l'avvento dei Della Rovere succeduti ai Montefeltro.
Nel 1500 nel corso della campagna di Cesare Borgia (detto il Valentino) alla riconquista dei territori Papali in Romagna, offrì rifugio a Guidolbaldo I duca di Urbino e ultimo rappresentante della famiglia dei Montefeltro.
Persa la sua importanza strategica ha subito nei secoli alcuni rimaneggiamenti, attualmente è sede di un museo e ospita mostre di carattere storico-scientifico-artistico.

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A fianco della rocca sorge la chiesa intitolata a San Francesco della rosa.
Complesso la cui costruzione risale alla fine del 1700, ad opera dei frati che all'epoca per concessione del comune risiedevano nella Rocca Fregoso, addossata al fortilizio e collegata ad esso tramite un passaggio segreto ricavato nel muro del puntone.
Costruita nell'arco di soli due anni con l'aiuto dei cittadini e recuperando il materiale di una più antica chiesa e convento già esistente in località Cella Fausti, poi andata in rovina per calamità naturali.

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LA ROCCA DELLE FIABE

Ideata dal professor Antonio Faeti e realizzata dall’Associazione Pro Loco e dal Comune di Sant’Agata Feltria

La Rocca di Sant’Agata Feltria è il luogo dove abitano le Fiabe. E’ un museo permanente, un progetto unico nel panorama nazionale, un’ accademia in cui la fiaba può essere studiata, difesa, salvaguardata, interpretata, vissuta.

All’interno della Rocca vi ritroverete immersi nei temi più cari alla Fiaba in una moltitudine di figure, simboli, colori e profumi che scandiscono i tempi del mondo immaginario.

Nella sala introduttiva sarete accolti dal saluto di favolisti di ogni epoca, volti ritratti che si faranno riconoscere da tutti coloro che sono interessati alle loro opere; quattro videoproiettori vi presenteranno momenti topici dell’intero mondo fiabesco, interpretazioni iconografiche degli illustratori internazionali di tutti i tempi.

Dalla prima stanza di Cenerentola al camino, attraverso altre figure di donne perseguitate, passerete poi al riscatto, al coronamento di un sogno, in un grande salone dove aleggiano profumi e incantevoli arie, dove danzano i ballerini in un tripudio di colori e musica che conducono alla nuova ritrovata felicità, dove è custodita la scarpetta di Cenerentola donata dal Museo Ferragamo.

La biblioteca virtuale, di grande contenuto tecnologico e di forte impatto emozionale vi permetterà di sfogliare prestigiosi volumi e, ancora, la stanza con iòl grande tavolo touch-screen vi darà modo di navigare alla ricerca di immagini e descrizioni fiabesche.

Nello spazio raccolto del “Nido della narrazione” avrete poi la possibilità di vivere il momento magico dell’ascolto di due fiabe.
sito internet www.roccadellefiabe.it

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