Mappa del territorio trattato in questo sito
Con il termine
Romagna si intende la regione storica dell'Italia settentrionale
divisa fra le Regioni Emilia Romagna, Marche, Toscana
e Repubblica San Marino limitata a Nord Ovest dalla
valle del Sillaro, a Ovest e Sud Ovest dal crinale
appenninico tra il Monte della Fine e L'Alpe della
Luna ed infine a Sud Est dalla dorsale che staccandosi
dai monti della Luna arriva fin quasi all'Adriatico
nei pressi di Cattolica.
Di questa zona
geografica fa parte il Montefeltro, minuscola regione
che ha il suo centro nel Monte Carpegna e comprende
gran parte della Valmarecchia, le zone più elevate
della valle del Conca, il versante sinistro dell'alta
valle del Foglia e la zona montana della valle dell'Uso,
oltre a qualche tratto del versante destro della Valle
del Savio.
Già possesso dei conti di Carpegna, mantenne
la sua autonomia politica anche dopo l'incorporzione
del ducato di Urbino nello Stato della Chiesa.
Ha sempre mantenuto uno stretto legame
storico-culturale con la Romagna e assieme a questa
ha fatto parte della regione soggetta alla diocesi
degli Arcivescovi di Ravenna. Nel 1358 fu
annessa nella provincia papale chiamata "Romandiola".
In epoca moderna fa parte della regione Marche, per
una ripartizione politico-amministrativa che risale
all'età rinascimentale.
In questo sito
vengono trattate:
- La zona compresa fra le vallate del torrente Sillaro
e del Torrente Foglia
- Il territorio dei comuni posti a monte della via
Emilia nella zona compresa fra il torrente Sillaro
(Castel San Pietro) e il fiume Marecchia (Rimini),
e a monte della Statale Adriatica nella zona
fra il Marecchia ed il Torrente Foglia (Pesaro).
- Il
versante Adriatico dell'Appennino fino al crinale
dei gruppi montuosi facenti parte dell'Alpe di
Vitigliano, Alpe San Benedetto, Alpe di Serra
ed Alpe della Luna.
Secondo
Luigi Pasquini la pentapoli (Ravenna-Bologna-Forlì-Faenza-Rimini) fu chiamata
Romandiola o Romagna, perchè ultimo avanzo del dominio romano "Romagna
da Roma".
È sul Sillaro, a Castel San Pietro che passa il
confine fra la Romagna propriamente detta e il bolognese. Una prova che la divisione
esiste? Eccola: Esci da Bologna lungo la via Emilia e vai dalla parte di Modena.
Entra da un contadino e domandagli da bere. Ti da un bicchier d'acqua. Esci
da Bologna lungo la stessa via Emilia e vieni verso Imola. Entra da un
contadino e fagli la stessa domanda. Ti da un bicchier di vino. In Romagna
il vino non si chiama vino. Si dice: e' bé, il bere.
Divina Commedia - Inferno canto XXVII (37-54)
Romagna tua non è, e non fu mai,
sanza guerra ne' cuor de' suoi tiranni;
ma 'n palese nessuna or vi lasciai.
Ravenna sta come stata è molt'anni:
l'aguglia da Polenta la si cova,
sì che Cervia ricuopre co' suoi vanni.
La terra che fé già la lunga prova
e di Franceschi sanguinoso mucchio,
sotto le branche verdi si ritrova.
E 'l mastin vecchio e 'l nuovo da Verrucchio,
che fecer di Montagna il mal governo,
là dove soglion fan d'i denti succhio.
Le città di Lamone e di Santerno
conduce il lioncel dal nido bianco,
che muta parte da la state al verno.
E quella cu' il Savio bagna il fianco,
così com'ella sie' tra 'l piano e 'l monte
tra tirannia si vive e stato franco.
Ragionamento sui confini della Romagna
Le seguenti sono solo considerazioni, non certezze.
L'appennino settentrionale, di cui l'appennino Tosco-Emiliano è la parte più meridionale, si estende dal Colle di Cadibona a Bocca Serriola (wikipedia, oppure anche enciclopedia della geografia De Agostini).
Geograficamente quindi l'appennino tosco-emiliano si estende dal passo della Cisa fino a Bocca Serriola.
A sua volta l'appennino Emiliano si suddivide in alto appennino emiliano - fra il passo della Cisa e la valle del Reno - e appennino Romagnolo - dalla valle del Sillaro al monte Fumaiolo, e comprende anche la regione 'storica' del Montefeltro'
... dalla quinta montana del Fumaiolo si dirige verso il fiume Marecchia.... l'altra inizia dalla toscana Alpe della Luna e insinuandosi fra il Marecchia e il Foglia si apre nella parte finale in due rami, per formare la valle del Conca. Fa da perno a questa divisione il monte Carpegna.
(per l'Appennino - edito da I.S.E.A. Istituto per lo sviluppo economico dell'Appennino edizione 1992 curata da Istituto geografico De Agostini)
Ancor più 'stretta' la rilevazione sulle guide d'Italia edizioni Fabbri Editori - L'Appennino Romagnolo, San Marino e il Montefeltro, che pur non fornendo precise indicazioni sui confini nelle carte tematiche pubblicate fa terminare l'Appennino alle sorgenti del Foglia
Su Encarta, l'enciclopedia della microsoft si legge:
Appennino settentrionale: L’Appennino settentrionale, che inizia al Colle di Cadibona, si spinge sino al solco segnato dalle alte valli dei fiumi Tevere e Metauro (limite convenzionale più accettato è la Bocca Serriola, 730 m; secondo altri la Bocca Trabaria, 1.049 m)
Diverso il discorso per l'identificazione dell'area storica
Dizionario corografico dì'Italia Amati 1869 -
ROMAGNA (Romandiola). —Regione dell'Italia centrale, limitata a settentrione dal Po, a levante dall'Adriatico, a mezzodì dal Foglia presso Pesaro, a ponente dagli Apennini e dallo Scoltenna o Panaro, che scorre a mezza via tra Bologna e Modena. Costituiva questo tratto di paese pressoché l'intero esarcato ravennate, e secondo l'Alberti gli sarebbe derivato il nome dal fatto che Ravenna, che ne era la capitale, avrebbe avuto il nome di Romandiola (piccola Roma), perche gli esarchi avevano stabilito la loro residenza in quella città, la quale, come sede dell'imperiale governo d'Oriente in Italia, veniva considerata una seconda Roma.
Nella storia di Romagna Vol I di Antonio Vesi (1845) si legge:
Questa nobilissima regione, che fu anticamente detta Gallia Togata , poi Flaminia , indi Emilia e che ora si appella Romagna abbraccia un' amena e lunga estensione di terreno. Essa ha principio dal fiume Foglia ove termina il Piceno; la costa meridionale che abbraccia tutto il Montefeltro è fasciata dagli Apennini ai quali si congiunge la regione toscana; il fiume Scultenna, che ora Panaro si noma , divide la pianura occidentale dalla Lombardia e la parte settentrionale va a perdersi nelle acque del Po e del mare adriatico.
Su questo ampio tratto di terreno, di bello e salubre cielo, pieno di frutti, vini e biade d' ogni maniera, s'innalzano; molte rispettabili ed, antiche città, e la pianura e il monte sono seminati dì spessi paesi e castella, Robusti e forti ne sono gli abitatori, di bell' aspetto , di acuto ingegno, di vivace in-dole, e come atti alla guerra, così attissimi a tutte le arti e le scienze che rendono ornata la civile vita. Questa nobile regione in somma è senza dubbio tale che non v' ha parte alcuna d'Italia che le si possa preporre.
Da De Agostini - Gedea - alla voce Romagna rilevo:
Regione storica dell'Italia settentrionale delimitata a N dal corso del fiume Reno e dalle valli di Comacchio, a NW dal corso del torrente Sillaro, a W e SW dal crinale appenninico fra il Monte della Fine e l'Alpe della Luna, a SE dalla dorsale montuosa che dall'Alpe della Luna si spinge fino al mare Adriatico nei pressi di Cattolica lungo i rilievi del Monte Simoncello e del Monte Carpegna.
Il Montefeltro -
"Descriptio Romandiole" del 1371 redatta dal card. Anglic, opera che è di fatto un censimento della "provincia di Romagna" cita:
Castrum Carpinei, est in piede montis Carpinei ........
e poche righe sotto cita anche la vicina Pietrarubbia - Castrum Petre Rubee
Castellatie (Castello o Torre di Carpegna sull'abitato di Carpegna)
oltre al Castrum Montis Cuppioli (Montecopiolo)
Plagnanum (Piagnano oggi nel comune di Sassocorvaro)