Bastia - Bocconi(mt. 487)
comune di Portico e San Benedetto
s.s.67
- Forlì - Passo del Muraglione
località Bocconi
Posizione N 44°0' 27 " E 11°45'
04"
Raggiungere Bocconi, piccola frazione sulla Statale a 4 Km da Portico di Romagna.
Qui parcheggiare l'auto e seguire le indicazioni per il Ponte della Brusia.
La strada acciottolata
scende attraverso l'antico borgo di Bocconi, notare a metà
della discesa l'interessante
torre Mazzoni (XIV secolo).
Raggiunto
l'alveo del fiume soffermarsi ad ammirare il ponte
della Brusia (XVIII secolo) che
scavalca il fiume Montone e la sottostante cascata.
Ponte della Brusia
cascata della Brusia
A monte del ponte è
ancora ben visibile la presa d'acqua che serviva il mulino
a valle.
Superato il ponte prendere a sinistra (verso il mulino) e
dopo aver attraversato un moderno ponticello su un affluente,
prendere a destra la mulattiera con indicazioni CAI
423 - Valbura mt 845.
Inizia subito la ripida salita su mulattiera selciata che con qualche tornante ci porta ben presto a superare un primo poggetto. Da qui la mulattiera diventa un sentiero sterrato che procedendo in salita a mezzacosta ci porta ai piedi dell'antico abitato. Un ultimo strappo e si esce sul piccolo pianoro dell'antica Bastia, oggi abbandonata e in completo stato di abbandono.
Attraversato l'antico
borgo, ormai invaso dalla vegetazione, dopo pochi metri un
sentiero ci porta in cima al poggetto che sovrasta Bastia.
Qui sorgeva l'antico castello del quale non rimane traccia, in mezzo al pianoro una croce in ferro.
Il "castrum Bucchoni" antico
castello dal quale si poteva dominare la media valle del fiume Montone, era
situato lungo la
mulattiera che univa la valle del Montone con quella del
Rabbi (ancora oggi in parte percorribile seguendo il sentiero
423 CAI che porta al passo della Valbura), in posizione
dominante rispetto alla sottostante valle, sopra l'attuale
Bocconi.
Appartenne nell'antichità ai monaci di San Benedetto,
e successivamente ai conti Guidi di Modigliana e poi di Dovadola.
Passò poi sotto il dominio di Firenze e vi rimase
fino al 1425.
Perse successivamente di importanza, fino al definitivo abbandono, con la crescita del borgo posto a fondovalle favorita anche dalla costruzione della carrozzabile del Muraglione nel 1836.
Così
la descrive il Repetti nel
DIZIONARIO
GEOGRAFICO FISICO STORICO
DELLA TOSCANA
edizione del 1843
nella Valle del Montone, Comunità e due miglia toscane a libeccio di Portico nella Romagna Granducale, Giurisdizione della Rocca S. Casciano, Diocesi di Bertinoro, Compartimento di Firenze. È una chiesa parrocchiale presso i ruderi di un castello già detto di Planicorio , cui è restato il nome di Bastia . Risiede la chiesa sul fianco occidentale del contrafforte che scende dalla catena dell'Appennino fra S. Benedetto in Alpe e Premilcuore alla destra del fiume Montone e della nuova strada Regia di Romagna, fra dirupate balze di arenaria schistosa, alla cui base trasuda uno stillicidio di acqua solforosa. Varie pergamene dei secoli XIII e XIV provenienti dall'Abazia di S. Benedetto in Alpe parlano della chiesa parrocchiale di S. Lorenzo di Planicorio (oggi della Bastia), la quale conta una popolazione di 330 abitanti.