Rocca dei Veneziani Brisighella
Come
arrivare
Posizione N 44° 13' 29.7" E
11° 46' 12.8 "
Brisighella
si trova nella valle del Lamone, a circa 12 Km da Feanza,
sulla statale 302 che collega Faenza a Firenze.
La rocca è raggiungibile a piedi dalla centrale
piazza Marconi per irto sentiero scavato nel gesso, oppure
in auto seguendo le indicazioni per Riolo Terme.
Se si sceglie questa seconda alternativa, sicuramente più
agevole, percorso poco meno di 1 chilometro in forte salita,
all'altezza di un tornante occorre prendere sterrata sulla
destra con indicazioni "Torre dell'orologio" che
in pochi metri ci conduce ad un piccolo piazzale sul retro
della rocca, dove è possibile parcheggiare l'auto.
La rocca, posta su uno scoglio di selenite che domina il paese
di Brisighella, risulta tutt'oggi un ottimo punto di osservazione
su tutta la valle e sul sottostante centro abitato.
Il fabbricato è visitabile il sabato e nei giorni festivi.
Vi
si accede percorrendo un breve stradello che costeggiando
le alte mura conduce al portone di ingresso rivolto verso
un giardinetto a picco sul paese, dal quale si può ben vedere
l'antistante Torre dell'orologio, altro simbolo di Brisighella
edificata su uno dei tre colli selenitici che sovrastano
il paese.
Superato l'angusto ingresso ci
si trova in una saletta di passaggio dalla quale si può
accedere al vasto cortile interno, oppure entrando in una
ulteriore porticina sulla destra si può visitare il "torricino".
arco di accesso
Torre dei Veneziani
il torricino
Il
Torricino costituisce la parte più antica del castello edificato
nei primi anni del 1300 dai Manfredi, e all'epoca era l'unica
torre esistente.
Da
questa si può accedere al camminamento di ronda, recentemente
attrezzato e "messo in sicurezza", con la possibilità quindi di
percorrere l'intero perimetro della mura, oppure tramite
un ponte interno si può raggiungere
la Torre dei Veneziani, così chiamata
perchè edificata nel secolo
XVI durante la dominazione della Repubblica di Venezia.
Anche questa torre è caratterizzata da una lunga scala a chiocciola,
più angusta della precedente, sulla quale si affacciano piccole
stanze buie.
La torre è suddivisa in sei vani sovrastanti di cui i primi due
adibiti a raccolta delle acque e sala delle torture, i successvi
tre ad uso abitativo del castellano, e
l'ultimo a punto di osservazione
dal quale si può ben controllare l'intero territorio circostante
al castello e, tramite feritorie sul pavimento, anche le zone
attigue alle mura.
Ridiscesi nell'ampio cortile interno, un tempo utilizzato durante le invasioni per raccogliere l'intera popolazione, la visita ha termine con l'accesso ai cunicoli sotterranei un tempo destinati allo stoccaggio di derrate alimentari e delle armi.
scala a chiocciola
mura esterne
La prima roccaforte fu costruita nel
1310 per volere di Francesco
Manfredi signore di Faenza;
Conquistata dallo Stato della Chiesa che ne detenne il potere
dal 1368 al 1376, ritornò successivamente sotto il controllo dei
Manfredi quasi ininterrottamente per l'intero corso dei secoli
XIV e XV;
In questo lungo periodo fu soggetta ad ampliamenti e ammodernamenti
a cura di Galeazzo Manfredi nel 1394 e di Astorgio II nel 1457
e 1466;
Conquistata da Cesare Borgia (il Valentino) nel 1500, e alla sua
caduta avvenuta nel 1503 conquistata dai Veneziani.
All'epoca la rocca possedeva solo la torre minore (detta il torricino),
è sotto il dominio della Serenissima che viene ulteriormente ampliata
e dotata dell'imponente torrione circolare.
Riconquistata dalle truppe papaline nel 1509, a parte la breve
parentesi Napoleonica restò sotto il controllo della Chiesa
fino al 1860, anno dell'annessione al Regno d'Italia.
Rocca dei Veneziani
torre dell'orologio