Modigliana
si trova nella valle del Tramazzo-Marzeno e più precisamente
alla confluenza di tre torrenti (Acerreta, Tramazzo e Ibola),
che da qui unendosi prendono il nuovo nome di Torrente Marzeno.
La Rocca dei conti Guidi, che sovrasta l'abitato, si trova
su uno sperone alla confluenza dei due torrenti Ibola e
Tramazzo.
Come
raggiungerlo
Posta nei pressi dell'abitato
di Modigliana, dal centro storico seguire le indicazioni
e in breve ma ripida salita si raggiunge percorrendo poche
centinaia di metri.
Ben visibile dalla strada del Monte Trebbio (Modigliana-Davadola)
e dalla provinciale Marradi-Tredozio.
Le
origini di questo castello non sono note,
presumibilmente l'impianto originario fu costruito in epoca
medioevale.
E' certo comunque che nell'anno 924 la rocca era abitata dalla
contessa Englarata o Ingelrada, figlia del duca Martino
di Ravenna, che "teneva una splendida corte nel suo castello
di Modigliana".
In
quell'anno il conte Teudegrimo Palatino di Toscana, di passaggio
al castello si invaghì della sua ospite e riuscì ad ottenerne
la mano.
Dal matrimonio di Englarata e Teudegrimo ebbe origine la dinastia
dei "conti Guidi", da essi nacquero Guido e Raniero (quest'ultimo
diacono).
Fu proprio sotto la dominazione dei Guidi durata circa
400 anni che il maniero fu notevolmente ampliato e fortificato,
divenendo il più importante della potente casata.
Il castello fu inoltre dotato di numerosi sotterranei, trabocchetti,
pozzi e passaggi segreti.
Alla cacciata dei conti Guidi da Modigliana, avvenuta
nel 1377 fa seguito il dominio della Repubblica Fiorentina.
La costruzione
del maschio centrale. che oggi si mostra come un enorme "spaccato
verticale" si fa risalire a questa epoca.
Oltre al castello la fortificazione era dotata di lunghe mura
(ancora oggi in parte rinvenibili) che cingevano per intero
la cittadella fortificata, corrispondente all'incirca all'attuale
"borgo vecchio".
Una serie di terremoti ed un progressivo smottamento indebolirono
le pur possenti mura, determinandone l'abbandono.
Un primo evento sismico è databile nel 1661, seguito dal altre forti scosse ne, 1773, tanto che agli inizi del 1800 il castello risulta già in pessimo stato, come riportato da Emanuele Repetti nella sua opera "Dizionario Geografico della Toscana" edito nel 1836 che cita: "alle falde del monte delle Forche, ultima diramazione del contrafforte che scende dalla schiena dell'Appennino fra i torrenti Ibola e Tramazzo , sopra un di cui risalto risiede l'antico e semidiruto castello di Modigliana."
L'ultimo forte terremoto avvenuto nel 1918 ha determinato il crollo parziale del torrione centrale che risulta sezionato verticalmente, rendendo ben visibili gli interni a volta e conferendo alla struttura la sua ormai tipica caratteristica.