Posto
                     su uno sperone roccioso che domina la valle del Marecchia
                     ed il sottostante paese di Torriana.
                     Dalla sua posizione si può controllare a 360 gradi tutto
                     il territorio circostante, panorami a perdita d'occhio.
                     Con l'antistante e ben visibile Verucchio, naturale vedetta
                      sulla importante via di comunicazione «Ariminensis» che seguendo il corso
 del Marecchia congiungeva, e congiunge tutt'ora Arezzo con  Rimini. 
Come
                    raggiungerlo 
                    Da Sant'Arcangelo di Romagna,
                    sulla Via Emilia, seguire le indicazioni Verucchio - San
                    Marino.
                    Poco dopo aver superato la frazione di Santo Marino deviazione
                    sulla destra con indicazioni Torriana. Poco prima di giungere
                    al paese pendere deviazione a destra (via del castello). 
 
					
					
 
					
					Documentato
                 fin dal 1141, all'epoca dipendeva dalla giurisdizione di San
                 Giovanni in Galilea.
                 Nel 1371 all'epoca della visita del cardinal Anglico il castello
                 di Scorticata (il nome di Torriana verrà assunto solo nel 1938)
                 contava 35 focolari.
                 Lungamente conteso per la sua ottima posizione fra Chiesa, comune
                 di Rimini e Malatesta.
				 Nei
                   secoli XIII e XIV sotto il dominio dei Malatesta si narra
                   che  nelle sue segrete sia stato ucciso, dai figli del fratello Paolo, lo zio Gianciotto
                   Malatesta, ricordato da Dante nella Divina Commedia per aver
                   ucciso la moglie Francesca da Rimini ed il fratello Paolo,
                   amanti.
                   
                   Alla morte di Gianciotto succederono i figli e Scorticata
                   toccò a Pandolfo Malatesta. 
 
					
					
 
					
					Nel 1462 il duca di Urbino espugnò il castello consegnandolo alla chiesa, che salvo u breve periodo di dominazione Veneziana lo conservò fino al XVI secolo.
Persa ogni importanza militare nel 1608 risultava soggetto al Comune di Rimini.
Il castello era dotato di una lunga cinta muraria che controllava l'intera rupe (circa un chilometro), con vari punti di avvistamento.
Le strutture originarie sono in
                     gran parte crollate, restano parte della rocca che occupava
                     il colle più alto, la porta con i due imponenti torrioni
                     circolari, una cisterna e parte del maschio.
                     Recentemente ristrutturata ed in parte utilizzata ad uso
                     ristorante.
					 In posizione sovrastante rispetto alla rocca la torre campanaria - lato verso mare - con attiguo edificio ecclesiastico, parzialmente ricostruito dopo la pressochè distruzione totale subita nella seconda guerra mondiale.
Su un vicinissimo colle roccioso - lato monte - la torre quadrata, risalente al XIII secolo e dominante la valle del Marecchia. recentemente ristrutturata ben visibile da ogni punto, anticamente era collegata alla rocca con una serie di ponteggi.
 
					
					