GALEATA
Comune della valle del Bidente
Provincia Forlì-Cesena
Altezza sul mare metri 235
Comunità Montana Appenino
Forlivese
Frazioni: Pianetto, San Zeno
Superficie territorio comunale kmq 63
c.a.p.
47010
prefisso telefonico 0543
codice catastale D867
Seguitando
per la strada del fiume fra li monti si giunge a Cusercolo,
piccolo castello, ove è un ponte, per lo quale si
passa da l'una riva all'altra del fiume. Più oltre
evvi Civitella alla sinistra del fiume, et dopo due miglia
nella bella valle vedesi Galeata, che sono tre contrade molto
ricche et assai civili...........
Ivi è un'abbazia di S. Hilario che in quella visse con grande austerità di
vita et santità, et lì sta il suo corpo da tutti li incoli in somma
venerazione, et già fu abitazione di monachi.
Ella è diocesi da
sé, però soggetta alla metropolitana chiesa di Ravenna, et non
molto da longe sta l'abazia dell'Isola già loco di monaci camaldu- lensi.
Nel fine di questa valle appare sopra lo colle una for- tissima rocca detta Pianetto.
(Fra Leandro Alberti descrizione
di tutta Italia - Bologna 1550)
(Galiata,
già Caligata)
nella Valle del Bidente. – Borgo dove fu un castello,
attualmente capoluogo di comunità, residenza di un potestà di
terza classe sotto il Vicariato R. della Rocca S. Casciano,
con antica chiesa arcipretura (S. Pietro in Bosco) nella Diocesi
di San Sepolcro, già della badia di S. Ellero, in origine
di Forlinpopoli e Bertinoro, Compartimento di Firenze.
È situato sulla sinistra del fiume Bidente lungo la strada provinciale
che da Forlì per Meldola e Civitella di Galeata rimonta la valle dei tre
Bidenti. – Il borgo principale è
fiancheggiato da decenti abitazioni, per la maggior parte fornite di portici,
con vasta piazza per i marcati situata alla testa del borgo. – Trovasi
nel gr. 29° 34’ 4” longitudine e 44° latitudine; 8 miglia
toscane a scirocco della Rocca S. Casciano, 16 miglia toscane a ostro di Forlì,
3 e 1/2 a settentrione di Santa Sofia, e 12 miglia toscane circa a settentrione-maestro
di Bagno.
(E. Repetti Dizionario geofgrafico
della Toscana 1835)
Galeata - la cittadina
posto in via Zannetti - già palazzo comunale, la sua attuale struttura risale al 1636. Sulla facciata sono presenti gli stemmi in pietra dei podestà e il marzocco (leone in pietra che sorregge lo stemma del Comune datato 1437).
Palazzo del Podestà
Palazzo Zannetti
Portale con stemma del casato,
e sulla facciata lapide datata 1777 che ricorda la visita del Granduca
Pietro Leopoldo
"PETRO LEOPOLDO MAGNO ETRURIAE DUCE ANNUENTE QUI ROMANDIOLAM SIBI SUBIECTAM
PEREGRANS ET GALEATAM VENIENS HAC IN DOMO FERE BIDUUM MANSIT FORTUNATI
OSPITES IO : ET CAM : ZANNETTI FRATRES NE POSTERIS TANTUS HONOR LATERET
HUIUSMODI MONUMENTUM POSUERE XVII KAL. OCTOBRIS A.D. MDCCLXXVII"
Palazzo Zanetti
Pieve San Pietro in Bosco
Posta in piazza Palareti,
edificata sui resti di un più antico tempio pagano, fu
consacrata nel 1180.
Restaurata più volte, l'aspetto attuale in stile neogotico
risale alla ricostruzione effettuata dopo il terremoto del 1918.
La rupe
grande formazione marnoso arenacea (200 mt di altezza per 500 di larghezza), a strapiombo sull'alveo del fiume Bidente.
Teatro Comunale
Chiesa del Pantano
Antica chiesa (consacrata
nel 1295) posta a nord di Galeata (strada per San Zeno, poi via
Pantano).
Prima di giungere alla chiesa all'altezza di una curva sinistrosa,
lapide che indica il luogo dove sorgeva l'antico palazzo di caccia
di Teodorico.
Al bivio successivo prendere a destra (strada stretta ed in leggera
discesa).
Chiesa del Pantano
Palazzo di caccia di Teodorico
Posizione N 44°0'20" E 11°54'47"
Da Galeata seguire le indicazioni
per San Zeno - Firenze, poi i segnali turistici.
Nel pressi del monte delle Forche fu edificato il palazzo di caccia
di Teodorico (497 d.c.), venuto in queste terre per far restaurare
l'acquedotto che portava l'acqua a Ravenna.
I primi scavi risalgono al 1942, ed hanno portato alla luce
una fornace, alcuni condotti di canalizzazione e un'area termale.
Altri scavi sono tutt'ora in corso e l'intera area risulta recintata
e ricoperta da un tendone.
stele nei pressi degli scavi:
all'inizio del V secolo Teodorico Re degli Ostrogoti per oltre
sei lustri da Ravenna l'Italia dominando volle in questo luogo edificato singolare palazzo
per la caccia eletta dimora
Palazzo di Teodorico
La fontana
Posta circa a metà della salita
che conduce al centro del paese (provenendo da Forlì).
Quasi un simbolo della cittadina, per decenni con la sua freschissima
acqua è punto fisso di approvvigionamento per i gitanti che
risalgono la vallata .
la fontana