Galeata - Storia e curiosità
Nel I' secolo d.c. il borgo divenne municipio dei Romani e sede di un collegio senatoriale decentrato.
Le invasioni barbariche con i conseguenti saccheggi determinarono l'abbandono del borgo.
Le rovine di Mevaniola costituirono in seguito fonte di prelievo per la costruzione del nuovo abitato di Galeata e della sovrastante abbazia di Sant'Ellero.
Nel pressi del monte delle Forche fu edificato il palazzo di caccia di Teodorico (497 d.c.), venuto in queste terre per far restaurare l'acquedotto che portava l'acqua a Ravenna.
Divenuto libero comune nel 1411, passò sotto il dominio dei Fiorentini nel 1425.
Galeata - Leggendee
Il lupo di Sant'Ellero
Mentre il santo Abate era
intento alla fabbrica della chiesa e del monastero, servivasi di
un asinelio per il trasporto dei materiali.
Nella notte di Natale un lupo, mentre il Santo era intento alla
preghiera, entrò nella stalla e sbranò
l'asinelio.
Al rumore accorse Ellero che pianse per la misera fine della bestiola
cui era affezionato, e al lupo che tentava fuggire disse:
«D'ora innanzi tu sostituirai la bestia che hai sbranato: sconterai così la
tua colpa; altrimenti la tua coda diventerà così lunga che tutti
ti potranno prendere. »
Così il lupo, come un dì l'asinelio, seguiva il Santo
per i boschi, tornando carico di legna, lo seguiva nel fiume e
tornava carico di pietre e di arena.
La coda del lupo di S. Ellero è addivenuta proverbiale,
e quando si vuoi indicare una cosa lunga si aggiunge:
come la coda del lupo di S. Ellero.
Ogni anno nella notte di Natale un lupo nero va 'errando sulla vetta del monte dov'è l'abazia, gira più volte intorno intorno alla chiesa e lascia le sue orme sulla neve.
Il cane nero del castello di Pianetto
Si narra che la notte del 16 agosto
1850 alcuni paesani guidati da un Sarsinate con un bianco mantello,
si recarono al castello con la verga fatata.
Iintonando il canto delle streghe ed invocando i demoni gettarono
la palla magnetica, ma trovarono solo un pò
di grano bruciato e una vanga consumata dalla ruggine.
Si dice che in quella notte apparve un grosso cane nero il quale
ringhiando coprì di
bava quei cercatori di tesori.
Dalla fossa scavata venne fuori il globo che rotolò per
il monte gettando per ogni parte fiamme e faville con immenso fragore.
Si levò improvviso un fortissimo vento che piegava fino
a terra i quercioli.
Lo stregone e i suoi compari fuggirono spaventati e pentiti.
Galeata - uomini illustri
Don Giulio Facibeni (Galeata 29/7/1884 Firenze
2/5/1958)
Presbitero, fondatore dell'Opera Madonnina del Grappa a Firenze,
Istituto di assistenza per gli orfani di guerra.
Durante il secondo conflitto mondiale si prodigò per l'assistenza
agli Ebrei durante l'Olocausto. meritandosi per la sua opera l'iscrizione
nell'Albo dei giusti tra le nazioni a Yad Vashem.
Mons. Domenico Mambrini
Sacerdote, storico ed archeologo, fondatore dell'omonino museo donato
poi al Comune.
Scrisse nel 1923 il volume "Galeata nella storia e nell'arte".
Miscellanea storica
Pagina 90
GALEATA. Borgo in Toscana, capoluogo di comunità , compartimento di Firenze, che ha 1100 abitanti.
E' posto ai piedi dell'Appennino, tra i fiumi Rabbi e Ronchi, al limitare della Toscana cogli Stati Pontificj. .......
Il suo territorio da buoni pascoli, alberi fruttiferi, grani, e ne' suoi più elevati monti sonvi castagni e boschi cedui e d'alto fusto. ....
Pagina 397
MERCATALE di GALEATA. Villaggio in Toscana, comunità di S. Sepolcro, compartimento di Firenze; la sua popolazione è unita a quella di Pianetto, da cui dista non lungo cammino.
Pagina 795
PIANETTO di GALEATA. Borgo in Toscana, comunità di Galeata, compartimento di Firenze, che ha 500 abitanti.
Sta alla sinistra del Bidente, ed ha un'antica rocca. La sua chiesa parrocchiale di una sola navata è assai maestosa. Dista 1 miglio circa al sud da Galeata.
Pagina 24
GALEATA. — Comune in Toscana, prov. di Firenze, circond. di Rocca S. Casciano, mand. di Galeata. .....
La sua popolazione assoluta, secondo il censimento del 1861, contava abitanti 3488 ....
Il suo territorio produce granaglie, viti, gelsi, alberi fruttiferi, e buoni pascoli: nella parte più elevata de' suoi monti trovansi vasti boschi di castagni ed alberi d'alto fusto e cedui.
Il capoluogo trovasi ai piedi degli Appennini, sulla riva sinistra del Bidente, ed a 96 chilometri dalla città di Firenze....
Pagina 17
ABAZIA DI GALEATA o DI S. ELLERO in Romagna, ora Arcipretura, alla sinistra del fiume Bidente sul poggio, mezzo miglio toscano a maestro della Terra di Galeata, nel cui Comunità e Giurisdizione è compresa, Diocesi di Sansepolcro, già Nullius, Compartimento di Firenze. – È la più antica abazia del Granducato, mentre la sua origine rimonta alla prima metà del secolo VI, quando da semplice tugurio, abitato da un solitario di santa vita per nome Ilario, fu ridotto in monastero, dotato da un nobile ravennate (Olibrio), il quale insieme coi figli vi si ritirò circa l'anno 530 dell’Era Volgare.
..........
Era commendatario perpetuo di S. Ellero e della Badia di S. Maria in Cosmedin all'Isola, entrambe Nullius Dioecesis, il cardinale Urbano Sacchetti, quando nel 1682 si adunò per suo ordine un Sinodo nella chiesa di Civitella, allora di giurisdizione del monastero di Galeata, ed i cui atti furono pubblicati nel 1863 in Forlì presso Silva stampatore abaziale. Fu soppresso l'uno e l'altro monastero dal Gran Duca Pietro Leopoldo nel 1784, destinando per servizio della chiesa un parroco secolare col titolo di arciprete, il quale ha sotto di sé poche famiglie coloniche che non oltrepassano il numero di 92 abitanti. Al 15 maggio, giorno della festa del santo titolare avvi fiera con gran concorso di esteri e nazionali.
Pagina 189
GALIATA (S. Ilario di), terra situata alle radici dell‘ apennino. dove scaturisce il Ronco.
conteneva un’ insigne abazla , che dipendeva dalla chiesa ravennate anche nel dominio temporale: alcuni credono che ivi esistesse Bobio città antichissima di Romagna e siffatta credenza si appoggia sopra un privilegio di Carlo Magno, riferito dal Rossi.
In Galiata il monaco Ilaro vi stabili dapprima un eremo, e sopra di esso S. Olibrio ravennate fabbricò un sontuoso monastero, che divenne in seguito abazla con ampi privilegi.
Pagina 99
PORTICO E GALEATA due Potesterie, di cui l'ultima era Ufizialato, ora soppresso, ed ha una Chiesa con titolo d'Arcipretura di circa 500 abitanti ; che s' occupano nella trattura e lavorio della seta.
Pagina 810
Comunità di Galeata Superf. Migl.quadr.geogr. 22,07 — Pop. Abit. 2,946(1840)
Le diverse iscrizioni che si trovano in Galeata gli avanzi di sontuosi edificj, il grandioso acquedotto, il magnifico palazzo che fece costruire in queste adiacenze il Re Teodorico, tutto fa supporre che quella terra fosse nei trascorsi tempi un luogo molto ragguardevole. Nel medio evo tennero il dominio di essa e del territorio i ricchi Abati di S. Ellero, passò poi in potere della Repubblica fiorentina. .....
Pagina 536
Galeata (Toscana). Prefett. di Firenze; circond. di Rocca S. Casciano; deleg. di Rocca S. Casciano. Le diverse iscrizioni che qui si trovano, gli avanzi di sontuosi edifizj, il grandioso acquidotto, il magnifico palazzo che fece costruire in queste adiacenze il re Teodorico, fanno supporre che Galeata nei trascorsi tempi fosse un luogo molto ragguardevole. Popol 3534.
Pagina 148
GALEATA - Le diverse iscrizioni che qui si trovano, gli avanzi di suntuosi edifizii, il grandioso acquidotto, il magnifico palazzo che fece costruire in queste adiacenze il Re Teodorico, tutto fa supporre che Galeata fosse nei trascorsi tempi un luogo molto ragguardevole........ La via principale di questa terra è cinta ai due lati da case con portici .....Nella costruzione della chiesa eseguita nel secolo XII furono adoperati molti avanzi di antichi monumenti .
Qui la via che pianeggiava incomincia a discendere, e ove termina la borgata trovasi la casa che onorasi d'aver per due volte dato alloggio al G. D. P. Leopoldo. In faccia ad essa è una vasta e bella piazza per fiere e mercati.