Galeata - Mevaniola
Antica
città fondata dagli Umbri, il suo nome significa "piccola
Mevania" in onore all'abbandonata città umbra di Mevania
(l'odierna Bevagna).
Il sito fu identificato dal Mambrini nel 1934, successivamente nel 1948-49 furono
efettuate tre campagne di scavi che portarono alla luce muri e resti pavimentali
(1948-49), basi marmoree e la famosa chiave di Mevaniola con impugnatura a testa
di cane (1951).
Tra il 1958 ed il 1962 furono
individuate le caratteristiche di un insediamento urbano di epoca
romana, provvisto di acquedotto.
La città di Mevaniola risultava articolata attorno ad un ampio spazio
centrale lastricato, identificabile come foro (ca 60x36,5), su cui si attestavano
verosimilmente due edifici: il piccolo teatro di tipo greco-occidentale di età ellenistica
ed un edificio rettangolare identificato in una basilica (l5x35), della quale
purtroppo rimangono poche tracce. Il teatro si sviluppa lungo una cavea semicircolare
con diametro pari a 8,50 m, orientata a nord-ovest ed articolata secondo tre
ordini di gradinate. Si è proposto per questo edificio una datazione attorno
all'inizio della seconda metà del I sec.» (Bermond 1983, p. 23).
Proseguendo oltre la cavea verso nord si trova la cisterna, protetta da una tettoia.
A sud dello stradello poderale
che delimita il foro si trova un grande impianto termale, che occupa
un'area di vaste dimensioni ed è costituito da un ambiente
rettangolare, absidato lungo il lato minore, da un complesso di
vani e di vasche posto più a monte e da un articolato sistema
di canalizzazioni in cotto, che risulta collegato all'impianto
idrico e fognario civico.
tratto da "Idea di Galeata" di Paolo Bolzani ed 1997
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terme
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