SAN LEO
Comune della valle del Marecchia
Provincia Rimini
(già provincia Pesaro/Urbino regiome Marche - annesso alla Provincia di Rimini regione Emilia Romagna con Legge 3 agosto 2009, n. 117)
Altezza sul mare metri 583
Comunità Montana Alta Valmarecchia
Superficie territorio comunale 43,39 Kmq
Frazioni: Agenzia, Castello di Montemaggio, Castelnuovo, Libiano, Monte, Montefotogno, Montemaggio, Pianacci, Piega, Pietracuta, Pietramaura, Poggio Zocchi, Santa Lucia, Tausano, Torello, Villanova
c.a.p. 61018
prefisso telefonico
0541
codice catastale H949
dalla Via Emilia Km 30
da Passo Viamaggio Km 46
Posizione N 43° 53' 48 " E 12°20' 36"
L'antichissimo Montefeltro, altura sacra agli Dei, elevata a capitale del regno d'Italia da Re Berengario II nel 963, culla dei potenti duchi di Montefeltro.
Il nome antico "Montefeltro" in
latino Mons feretri, sembra derivare dalla presenza sul monte
di un tempio pagano dedicato a Giove Feretro, oppure dalla
conformazione della rupe che ricorda vagamente un letto mortuario.
L'attuale toponimo deriva dal fondatore San Leo che nel III secolo scelse questa
rupe come luogo ideale per la diffusione del Cristianesimo.
Abitanti -
Leontini
Patrono - 1' agosto San Leone
Efficiente sistema di segnaletica di indicazione turistica per le strutture ricettive e ristorative e per gli attrattori storico-culturali, di valore, in ottimo stato di conservazione e perfettamente fruibili. Il centro storico armonico e omogeneo contribuisce a rendere l’atmosfera tipica e ottima è l’accoglienza che i residenti riservano ai visitatori.
San Leo - la cittadina
Posta in posizione elevata
rispetto al centro abitato, vi si accede per breve sentiero in
salita, oppure per rotabile.
Definita l'imprendibile per
la sua posizione "aerea" sulla parte più alta della rupe di San
Leo, già fortissima rocca durante le guerre fra Goti e Bizantini,
viene assunta come rifugio e capitale del regno d'Ialia da Berengario
II che qui resiste per lunghi mesi all'assedio di Ottone I'.
Rinforzata dai duchi di Montefeltro, su disegno di Francesco
di Giorgio Martini, dopo il 1631 passa allo Stato pontificio che
la degrada a ruolo di carcere.
Leggendaria la prigionia del conte di Cagliostro, che qui dovrebbe
aver trovato la morte, ma il cui corpo non è mai stato ritrovato.
Fra i detenuti "illustri" va ricordato anche Felice Orsini,
l'attentatore alla vita di Napoleone III.
Attualmente la rocca, oggetto
di recenti restauri, è visitabile mediante pagamento di un biglietto
d'ingresso, ospita collezioni storiche ed artistiche.
La Fortezza è aperta tutti i giorni con orario continuto 9.00-19.00
Il Forte
Il Forte
L'unica porta di accesso alla città, ristrutturata nel XIX secolo.
Torre civica o campanaria Secolo XII
Edificata su un affioramento roccioso inglobando un edificio più
antico di forma circolare.
Nel tempo ha avuto funzioni sia militari
che ecclesiastiche.
fontana neoclassica
Si trova in piazza Dante Alighieri.
la costruzione risale al 1893
Piazza Dante Alighieri
Vi si affacciano i più antichi e nobili palazzi
della città, sul fondo della piazza a destra l'olmo sotto il quale
predicò nel 1213 San Francesco, che qui ebbe in dono, dal conte
Orlando Catani di Chiusi, il monte della Verna.
palazzo Mediceo
Edificato negli anni tra il 1517 e il 1523 per
ospitare il Governatore, ampliato dai Della Rovere tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento.
Oggi sede dell'Uffcio Turistico e dei musei della città, lo stemma sulla facciata è riferibile a Papa Giulio II Della
Rovere.
Palazzo della Rovere
Edificato nei primi anni del 1600 per volere
di Francesco Maria della Rovere
per ospitare i rappresentanti della casata che succedette ai Montefeltro
nella Signoria del Ducato di Urbino.
Attualmente è sede del Municipio.
Duomo Romanico
(cattedrale di San Leone)
Ricostruito nel 1173 sul luogo dove esisteva una antichissima fondazione
religiosa, in parte inglobata nell'attuale.
Opera di maestranze romaniche, è interamente realizzata
in arenaria concia e levigata.
Pieve Romanica di S. Maria Assunta
Probabilmente edificata nel 882 (iscrizione
nell'abside) sul luogo dove sorgeva già un edificio religioso fondato
dallo stesso San Leo.
L'attuale assetto dovrebbe risalire all' XI secolo, quando l'antica
chiesa carolingia probabilmente compromessa da un evento tellurico,
venne quasi completamente ricostruita.
Pieve Romanica
Pieve Romanica
Monumento ai caduti
Al termine del paese, poco dopo aver superato la torre, ampio spiazzo panoramico (monte della guardia) con al centro monumento ai caduti su colonna romanica.