Santa Sofia - Storia e curiosità
Nucleo di origine medioevale.
Anticamente sorsero due castelli, uno sulla destra del fiume (Mortano) ed uno
sulla sinistra (Santa Sofia).
La storia dei due nuclei, inizialmente sotto
il controllo dell'abbazia di S. Ellero, fu dal XV secolo divisa
in quanto Santa Sofia passò alla Repubblica Fiorentina,
mentre Mortano prima concesso in feudo ai Malatesta, fu successivamente
annesso allo stato pontificio.
Tale divisione amministrativa perdurò anche dopo l'unità d'Italia
quando Santa Sofia fu aggregata alla Provincia di Firenze, mentre Mortano a
quella di Forlì.
Santa Sofia subì nel 1918 un disastroso
terremoto.
Nel 1923 il territorio fu riunificato nella
provincia di Forlì-Cesena.
Santa Sofia - Altre notizie
Si narra che il nome del castello derivi da questa leggenda:
Un anziano castellano costretto ad abbandonare il castello dopo un lungo assedio, pur consunto dalla guerra e dalla fame ebbe la forza di portare sulle spalle la sua sposa, e a chi voleva alleviarlo da quella fatica rispondeva che per lui era dolce quel peso "dulce pundo".
Il nome di Pondo rimase quindi al castello a ricordo di questo atto grazioso.
viale Roma, 5/a Santa Sofia
istituita nel 1990 ed è intitolata a Vero Stoppioni, fondatore e animatore del "Premio Campigna", iniziativa di importanza nazionale. Sono qui esposte in modo permanente circa cento opere fra quelle acquisite nelle varie edizioni del Premio a partire dal 1955. Sono presenti opere dei principali pittori romagnoli e opere di autori di livello nazionale e internazionale.
Orario di apertura
Sabato e domenica 9.30 - 13.30 / 15.00 - 18.00
Miscellanea storica
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S. SOFIA Borgo in Toscana, capoluogo di comunità, compartimento di Firenze, con 3000 abitanti.
È sul fiume Bidente. Fu altre volte castello murato. Nelle sue vicinanze trovasi la frontiera pontifìcia. Dista 8 miglia da Premilcore.
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SPINELLO. Villaggio negli Stati Pontificj, distretto e legazione di Forlì. Conta circa 440 abitanti.
Risiede al limitare della frontiera pontificia colla toscana, in suolo montuoso, e 18 miglia al sud da Forlì.
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CABELLI. — Frazione del comune di Santa Sofia, in Toscana, provincia di Firenze, circondario e delegazione di Rocca San Casciano, L'ufficio postale è a Santa Sofia.
Questo casale, che ha circa 300 abitanti, è lontano circa 7 chilometri a libeccio da Santa Sofia, e trovasi alla sinistra del fiume Bidente, detto del Corniolo, in un terreno ubertoso, coltivato ad ulivi, cereali e pascoli.
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CORNIOLO o CORNIOLO DEL BIDENTE. —Frazione del com. di Premilcuore, in Toscana, prov. di Firenze, circond. e mand. dì Rocca S. Casciano.
L'ufficio postale è a Santa Sofia.
E un villaggio di circa 650 abitanti, situato in luogo alpestre ad 11 chilometri verso mezzodì da Premilcuore. Giace lungo un contrafforte che scende a greco dall' Appennino della Falterona, sulla sinistra sponda di un ramo occidentale del Bidente.
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S. SOFIA. — Comune in Toscana, prov. di Firenze, circond. di Rocca San Casciano, mand. di Galeata.
Consta delle frazioni seguenti: Santa Sofia, capoluogo, Berleta, Biserno, Cabelle, Camposonaldo, Isola, Raggio, Spesica, San Martino in Villa.
Ha una superficie di 6410 ettari.
La sua popolazione di fatto, secondo il eensimento del 1861, contava abitanti 3001 .......
Il suo territorio stendesi sugli Apennini che separano la Toscana dalla provincia di Pesaro e Urbino. É in massima parte alpestre, e perciò poco fertile. Nella parte più alta dei monti abbondano le selve di castagni e i boschi cedui di alto fusto, specialmente faggi ed abeti, con pascoli naturali, dove trovano alimento molte bestie da frutto. Nelle parti più basse si coltivano anche cereali, ma in piccola quantità, e vi sono anche alberi fruttiferi. I poderi meglio coltivati si incontrano nei dintorni dell'abitato dell' Isola e del capoluogo.
Questo territorio non è percorso che dalla via rotabile provinciale fra Santa Sofia e Galeata, che conduce sulla postale forlivese per Rocca S. Casciano ........
Fra i più alti monti di questa comunità, tutti malagevoli a salirsi, si notano il monte della Fratta, il monte Cavallaro, il poggio della Soda e il Poggio del Pialanzera.
S. Sofia, capoluogo del comune, è una terra di circa 2000 abitanti, situata sulla sinistra del fiume Bidente, a 260 metri circa sul livello del mare e 23 chilometri ad ostro da Rocca San Casciano. Gode di aria salubre e pura e di clima temperato, quantunque lungo vi sia l'inverno e molti mesi vi durino le nevi, .......
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SPINELLO. — Frazione del com. di Mortano, prov. di Forlì
L'ufficio postale è a Civitella di Romagna.
È un piccolo borgo, nel quale annualmente si tiene una grossa fiera nei giorni 15 e 16 agosto
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MORTANO nella Valle del Bidente in Romagna. – Piccolo subborgo del Castello di S. Sofia posto sulla testata destra del ponte che cavalca costà il fiume Bidente, porzione del quale borghetto è compreso nel territorio dello Stato pontificio, mentre la minor parte entra nel territorio del Granducato. ....................
La cosa però singolare per la topografia e per l’economia politica è quella di trovare in Mortano qualche casa piantata sopra i due territorii, e tutto ciò a fomite continuo di vertenze giurisdizionali, e a danno costante degli interessi doganali de’due Stati respettivi.
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SANTA SOFIA - 2 miglia incirca lontano da Galeata, si trova la Terra di S. Sofia con Pieve, luoghi tanto spesso inquietati da terremoti, che gli abitanti avvezzi alle scosse di essi gli chiamano scherzando saltarelli . Il Comune di S. Sofia è posto su' confini dello Stato Pontificio e mediante un fiume è diviso da Mortano , Principato della casa Panfili.
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Comunità di S. Sofia Superf. Migl. quadr. geogr. 19,13 — Pop.Abit. 2,708(1840)
La terra di S. Sofia è posta in mezzo ad un vasto cratere prodotto da un avvallamento di suolo, che servì poi forse di letto ad un lago o padule. Appartenne all'Abate di Galeata , indi fu ceduta alla Repubblica. Sopra il subborgo, posto in declive, vedesi in luogo eminente il triplice ricinto dell'antica rocca. La via principale è pianeggiante, ed è cinta da buone e comode abitazioni; ..........Un grandioso ponte, con tre arcate e quattro torrette, dà passaggio dalla piazza di S. Sofia ad un'altra più piccola su cui fu modernamente costruito un bel Teatro. Contiguo è il borgo di Mortano: esso appartiene allo Stato Pontificio, ma con tale intralciamento nelle linee di confine da intersecare le stesse abitazioni; sicché di una scala, pochi anni addietro demolita, tre gradini appartenevano al Granducato, e sette allo Stato Pontificio! Qui risiede un Medico, un Chirurgo, ed un Maestro.
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SPINELLO - Girolamo Maria Volpini nel suo poema satirico-La Sampieraide (inedito) esistente nella mia raccolta, riguardo al nome di Spinello da la seguente spiegazione: Ispello della famiglia Flavia, sarsinate, prima dell'era cristiana, fabbricò questa rocca che dal fondatore fu detta Spello e poi per corruzione Spinello, ed era la più vaga, la più forte della tribù. Di questo castello, che ha l'altimetria maggiore di tutti gli altri della nostra regione (m. 927) resta soltanto un avanzo di torre o bastione dalla parte sud - ovest. Ben poco pure resta delle sue memorie; quantunque dagli avanzi di muri, dalla sua posizione, dalla tradizione locale si possa arguire che sia di origine antichissima e forse romana, come asserisce il Volpini.
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Così lo descrive il cardinale Anglico: « È nella sommità di un altissimo monte. Ha una rocca e torre fortissima. confina colla valle di Bagno, con Bobbio [il territorio di Sarsina] e Pondo. Vi sono 5 focolari, e chiamasi anche Eculis e paga prò talia ogni anno 54 libbre, 4 soldi e 6 denari. » Nel territorio dipendente dal castello vi erano la villa di Fano con 15 focolari e quella di Citerna con 30.
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Il popolo circonda di leggenda questi avanzi e racconta che fra' le rovine del castello fu scoperta una scala la quale conduceva ad un profondo sotterraneo, ma nessuno osò discendervi. E il sotterraneo, così pure si racconta, metteva in comunicazione il castello stesso, per mezzo d'una galleria lunga un chilometro, con una chiesa che sorgeva nel luogo dov' è ora una celletta o maestà.
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Spinello era la frazione più importante del comune di Mordano, ma mentre nel 1923 si stava ventilando il progetto di trasferire lassù la sede comunale, quell'antico comune fu soppresso e il territorio fu aggregato a S. Sofia, meno alcune case sull'Aiola, che furono unite a Galeata.
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S. Sofia (Toscana). Prefett. di Firenze; circond. di Rocca S. Casciano deleg. di Rocca S. Casciano. Terra posta nelle valli transpennine. Appartenne all'abate di Gallata, e fu poi ceduta alla repubblica. Nella confraternita del Gonfalone si ammira una Deposizione dalla croce del prof. Bezzuoli. Popol. 2964.
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S. SOFIA comune di 2994 abitanti, nel mandamento e circondario di Rocca S. Casciano, in provincia di Firenze. Dallo egregio dottor Garelli citasi una sorgente di Acqua minerale, ch'ei denomina Acqua della Svazia, o Svasia, e che sarebbe termale, solfurea, salina, nel comune di S. Sofìa.
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BERLETA, s. Benedetto, - Popolaz. 1845 ab. 174. - 1855 ab. 167.
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BISERNO, s. Andrea, - Popolaz. 1845 ab. 214. - 1855 ab. 211
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S. SOFIA - Popolaz. 1845 ab. 2895. - 1855 ab. 3070......
Capoluogo con Dogana di Frontiera. - Terra posta in mezzo ad un vasto cratere prodotto da un avvallamento di suolo, che poi servì forse di letto ad un lago o padule. Appartenne all'Abate di Galeata, e fu poi ceduta alla Repubblica. Sopra il subborgo, posto in declive, vedesi in luogo eminente il trìplice ricinto dell'antica rocca. La via principale è pianeggiante, ed è cinta da buone e comode abitazioni ; in piè del ponte dilatasi in vasta piazza, .......... Contiguo è il borgo di Mortano che appartiene allo Stato Pontificio, ma con tale intralciamento nelle linee di confine, da intersecare le stesse abitazioni.
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MORTANO, nella Valle del Bidente in Romagna: piccolo subborgo della Terra di s. Sofia posto nella testata destra del ponte del Bidente, per cui una porzione delle case che lo compongono è nel territorio pontificio, e la minor parte nel granducale: vuolsi notare che alcune dì quelle abitazioni appartengono per metà alla Romagna toscana, e per l'altra metà alla pontificia, causa e fomite di controversie giurisdizionali.