Castello di Spescia
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Comune :
Santa Sofia
Tipo : ruderi di castello/fortezza
Altezza mt. : 639
Coordinate WGS84: 43 56' 53" N , 11 51' 49" E
notizie : casa isolata e vicina chiesetta
toponimo inserito e descritto nel percorso:
Sentieri 271-(301)-273: sui crinali del POGGIO MONTIRONI
di Gianluca Carboni
Il nome deriva probabilmente da Specus (luogo nascosto).
Castello documentato fin dal 1142 e ricordato nella descriptio Romandiole del 1371 :
"E’ in un monte altissimo con un fortilizio, confina con Santa Fiora, Santa Sofia e Montalto. Ha 12 focolari".
Il Castello aveva nell'antichità una certa importanza grazie alla sua posizione dominante ed era protetto a levante da un piccolo fortilizio posto sul monte di Castellare.
Dal XVI secolo perse di importanza ed il fortilizio ormai inadatto allo scopo fu parzialmente convertito a dimora.
Durante la dominazione Toscana fu eletto a comune soggetto alla podesteria di Galeata, e tale restò fino al 1811 anno in cui fu costituita la nuova comunità di Santa Sofia che raggruppò tutti i piccoli comuni limitrofi.
Notizie aggiunte da Roberto di Faenza
La prima notizia di Castrum Spessie, nominato anche Spissie, risale al 1142, allorché era soggetto a Martino di Spescia. Nel 1179 Alessandro III lo concesse all’ Abbazia dell’ Isola, ma tornò in possesso degli originari signori poiché, nel 1330, lo teneva Alberico di Spescia. Nel 1371 apparteneva a Rinaldo di Acquabelli, dal quale poi passava ai Gentili i quali nel 1404, lo vendevano al Comune di Firenze. Venti anni dopo venne occupato dalle milizie del Visconti, saccheggiato e devastato. Recuperato dai fiorentini, seguì poi sempre le sorti del comune toscano. Castello di Spescia è un casale abbarbicato sullo sperone di roccia che si protende sul rio di Sasso. (Da rocche e castelli di Romagna di AA.VV.-vol.2-pag.410)
La chiesetta In origine era l’Oratorio dedicato a S. Antonio da Padova. Distrutto dal terremoto nel 1661 fu ricostruito nel 1665 e dedicato a S.Giuseppe. Distrutto da un’ altro terremoto nel 1918, fu ricostruito nel 1926.
toponimo inserito e descritto nel percorso:
Sentieri 271-(301)-273: sui crinali del POGGIO MONTIRONI
di Gianluca Carboni
Il nome deriva probabilmente da Specus (luogo nascosto).
Castello documentato fin dal 1142 e ricordato nella descriptio Romandiole del 1371 :
"E’ in un monte altissimo con un fortilizio, confina con Santa Fiora, Santa Sofia e Montalto. Ha 12 focolari".
Il Castello aveva nell'antichità una certa importanza grazie alla sua posizione dominante ed era protetto a levante da un piccolo fortilizio posto sul monte di Castellare.
Dal XVI secolo perse di importanza ed il fortilizio ormai inadatto allo scopo fu parzialmente convertito a dimora.
Durante la dominazione Toscana fu eletto a comune soggetto alla podesteria di Galeata, e tale restò fino al 1811 anno in cui fu costituita la nuova comunità di Santa Sofia che raggruppò tutti i piccoli comuni limitrofi.
Notizie aggiunte da Roberto di Faenza
La prima notizia di Castrum Spessie, nominato anche Spissie, risale al 1142, allorché era soggetto a Martino di Spescia. Nel 1179 Alessandro III lo concesse all’ Abbazia dell’ Isola, ma tornò in possesso degli originari signori poiché, nel 1330, lo teneva Alberico di Spescia. Nel 1371 apparteneva a Rinaldo di Acquabelli, dal quale poi passava ai Gentili i quali nel 1404, lo vendevano al Comune di Firenze. Venti anni dopo venne occupato dalle milizie del Visconti, saccheggiato e devastato. Recuperato dai fiorentini, seguì poi sempre le sorti del comune toscano. Castello di Spescia è un casale abbarbicato sullo sperone di roccia che si protende sul rio di Sasso. (Da rocche e castelli di Romagna di AA.VV.-vol.2-pag.410)
La chiesetta In origine era l’Oratorio dedicato a S. Antonio da Padova. Distrutto dal terremoto nel 1661 fu ricostruito nel 1665 e dedicato a S.Giuseppe. Distrutto da un’ altro terremoto nel 1918, fu ricostruito nel 1926.
Percorso/distanze : Da Santa Sofia seguire indicazioni per Camposonaldo, poi proseguire per circa 1 Km fino a raggiungere il cimitero di Spescia, quindi seguire il sentiero CAI 271
foto/descrizione :
foto di Gianluca Carboni del 2009