Fosso del Rovino
torrente che nasce dal Poggio del Rovino a mt 1382 e dopo 4,5 Km confluisce nel Bidente di Pietrapazza, nei pressi della frazione omonima.
lungo il suo corso lambisce i poderi di Eremo nuovo, Cialdella e Campo della sega
Testo di Bruno Roba (26/10/2020)
Coordinate WGS84: Origine (P.gio Rovino) 43° 49’ 46” N / 11° 52’ 23” E – S.F. del Cancellino (km 5+800) 43° 49’ 01” N / 11° 53’ 38” E - Sbocco (F. Bidente) 43° 49’ 8” N / 11° 53’ 32” E - Quote: Origine (P.gio Rovino) 1400 m - S.F. del Cancellino (km 5+800) 1043 m - Sbocco (F. Bidente) 757,8 m - Sviluppo 2 km.
Nel contesto del sistema orografico del versante emiliano-romagnolo dell’Appennino Settentrionale, l’Alta Valle del Fiume Bidente nel complesso dei suoi rami di origine (delle Celle, di Campigna, di Ridràcoli, di Pietrapazza/Strabatenza), assieme alle vallate collaterali, occupa una posizione nord-orientale, in prossimità del flesso che piega a Sud in corrispondenza del rilievo del Monte Fumaiolo. L’assetto morfologico è costituito dal tratto appenninico spartiacque compreso tra il Monte Falterona e il Passo dei Mandrioli da cui si stacca una sequenza di diramazioni montuose strutturate a pettine, proiettate verso l’area padana secondo linee continuate e parallele che si prolungano fino a raggiungere uno sviluppo di 50-55 km: dorsali denominate contrafforti, terminano nella parte più bassa con uno o più sproni mentre le loro zone apicali fungenti da spartiacque sono dette crinali, termine che comunemente viene esteso all’insieme di tali rilievi: «[…] il crinale appenninico […] della Romagna ha la direzione pressoché esatta da NO a SE […] hanno […] orientamento, quasi esatto, N 45° E, i contrafforti (e quindi le valli interposte) del territorio della Provincia di Forlì e del resto della Romagna.» (P. Zangheri, 1961, rist.anast. 1989, p. 9, cit.). L’area, alla testata larga circa 18 km, è nettamente delimitata da due contrafforti principali che hanno origine, ad Ovest, «[…] dal gruppo del M. Falterona e precisamente dalle pendici di Piancancelli […]» (P. Zangheri, 1961, rist.anast. 1989, p. 14, cit.) e, ad Est, da Cima del Termine; in quell’ambito si staccano due contrafforti secondari e vari crinali e controcrinali minori delimitanti le singole vallecole del bacino idrografico.
La Valle del Fiume Bidente di Pietrapazza riguarda il ramo più orientale del Bidente e la sua testata si sviluppa tra il Passo della Crocina e la vetta minore di Cima del Termine, estendendosi, ad Ovest, al tratto del contrafforte secondario compreso tra Poggio allo Spillo e Poggio della Bertesca, ad Est, al tratto del contrafforte principale compreso tra Cima del Termine ed il Crinale del Finocchio o delle Palestre, che converge verso l’Eremo Nuovo staccandosi presso la sella di Prato ai Grilli, posta prima del Poggiaccio.
In questo tratto lo Spartiacque Appenninico mostra, a ridosso delle maggiori quote, fortissime pendenze modellate dall’erosione con formazione di profondi fossi e canaloni fortemente accidentati, talvolta con roccia affiorante, come il doppio rilievo di Poggio Rovino, con il canalone fortemente accidentato del Fosso del Rovino, che presenta quella vasta area adiacente di roccia affiorante con crollo dei banchi arenacei (cui probabilmente deve il caratteristico oronimo). Segue l’altrettanto caratteristico picco acuminato di Monte Cucco, toponimo considerato relitto linguistico dal latino cuccum, cucuzzolo, ma si pensa anche ad un‘origine onomatopeica dal latino cuculus, latino medievale cuccus, cuculo, romagnolo kòk (A. Polloni, cit.). Chiude la testata la Cima del Termine, rilievo anticamente detto Terminone, dove appunto “terminava” l’estensione della Selva di Casentino overo di Romagna che si chiama la selva di Strabatenzoli e Radiracoli donata (assegnata in perpetuo) tra 1380 e il 1442 dalla Repubblica Fiorentina all’Opera del Duomo di Firenze, all’epoca detto anche Le Rivolte di Bagno, infatti si “rivolgeva” bruscamente (data la morfologia improvvisamente impervia del sito) e dava inizio al tragitto in tale direzione. Al rialzarsi dei rilievi si alternano andamenti più lineari interrotti dalle selle dei Passi dei Cerrini, di Massella e dei Lupatti. Ai passi e alle incisioni dei crinali corrispondono i numerosi rami degli affluenti più montani del Bidente: oltre al Fosso del Rovino, già delle Capanne o Capannacce, con rami che si estendono anche al Passo della Crocina fino al Passo e Poggio della Bertesca, verso Est trovano origine il Fosso delle Ranocchie, lo stesso Bidente e il Fosso dei Segoni, già della Buca Prati o della Buca del Prete, mentre i Fossi della Spiaggia o delle Spiagge e della Neve, che confluendo danno vita al Fosso della Bocca, già della Buca, hanno origine da Cima del Termine e dal suddetto primo tratto del contrafforte principale fino allo stacco del Crinale del Finocchio. Intercalata alle incisioni vallive del reticolo idrografico emerge una trama di dorsali minori di vario impatto morfologico, alcune delle quali si proiettano più evidenti verso il fondovalle concentrandosi verso il sito dell’Eremo Nuovo, con pendenze mediamente ripide ma non tali da impedire la percorribilità di crinale. Tra esse la lunga dorsale che divide i Fossi del Rovino e delle Ranocchie fino alla loro confluenza nel Bidente, sulla quale si trovano ancora consistenti e probabili resti di un antico percorso, la Via del Rovino, direttamente collegante con il Giogo, dai raffronti cartografici identificabile con quanto rappresentato in una mappa del 1637 allegata ad una relazione del 1710 del provveditore dell’Opera del Duomo di Firenze (riproduzioni della mappa si trovano in A. Gabbrielli, E. Settesoldi, 1977, p. 20, cit. e, a colori, in A. Bottacci, 2009, p. 31, cit.)(v. scheda Poggio Rovino). Inoltre, nella Carta Geometrica della Regia Foresta Casentinese (1850 - conservata presso il Nàrodni Archiv Praha), il varco sullo Spartiacque che si affaccia sul canalone di origine del Fosso del Rovino, a monte della sopracitata frattura rocciosa, era significativamente detto Porta al Canale. All’inospitalità dei luoghi faceva peraltro riscontro una ridottissima presenza di insediamenti. Nel bacino idrografico del Fosso del Rovino o delle Capanne la cartografia ottocentesca informa della presenza di due capanne presso le sue ramificazioni del versante abetato di Poggio della Bertesca. Insediamenti anche abitativi geograficamente confinanti ed afferenti alla stessa area erano le Capanne e il Poderaccio o Poderuccio, di cui restano le “impronte edilizie”; del primo, posto in sx idrografica dello stesso fosso presso la confluenza nel Bidente, si hanno notizie fin dal 1642 ma sarebbe stato abbandonato già dai primi del ‘700 (cfr.: C. Bignami, A. Boattini, 2018, cit.); del secondo, posto in dx idrografica del Fosso dei Segoni all’altezza della confluenza nel Bidente, si hanno notizie dal 1560 fino ai contratti tra l’Opera del Duomo e il Monastero di Camaldoli del 1818 e del 1840, quando però «[…] esisteva una casa rusticale stata distrutta da un incendio e i cui avanzi esistono tuttora […]». (A. Gabbrielli, E. Settesoldi, 1977, pp. 498, 527-529, cit.).
Per approfondimenti si rimanda alla scheda toponomastica Valle del Bidente di Pietrapazza e/o relative ad acque, rilievi e insediamenti citati.
RIFERIMENTI
AA. VV., Dentro il territorio. Atlante delle vallate forlivesi, C.C.I.A.A. Forlì, 1989;
C. Bignami, A. Boattini, La Gente di Pietrapazza, Monti editore, Cesena 2018;
G.L. Corradi (a cura di), Il Parco del Crinale tra Romagna e Toscana, Alinari, Firenze 1992;
A. Gabbrielli, E. Settesoldi, La Storia della Foresta Casentinese nelle carte dell’Archivio dell’Opera del Duomo di Firenze dal secolo XIV° al XIX°, Min. Agr. For., Roma 1977;
M. Gasperi, Boschi e vallate dell’Appennino Romagnolo, Il Ponte Vecchio, Cesena 2006;
N. Graziani (a cura di), Romagna toscana, Storia e civiltà di una terra di confine, Le Lettere, Firenze 2001;
P. Zangheri, La Provincia di Forlì nei suoi aspetti naturali, C.C.I.A.A. Forlì, Forlì 1961, rist. anast. Castrocaro Terme 1989;
Bagno di Romagna, Carta dei sentieri, Istituto Geografico Adriatico, Longiano 2008;
Carta Escursionistica scala 1:25.000, Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, S.E.L.C.A., Firenze
Link www.mokagis.it/html/applicazioni_mappe.asp.
Testo di Bruno Roba
Superato il Passo di Lupatti, posto dopo 2,9 km di ampia strada bianca dalla sbarra in loc. Cancellino, al km 198+500 circa della S.P. dei Mandrioli, il Fosso del Rovino viene attraversato dalla S.F. del Cancellino al km 5+800 circa. Gli impluvi dei rami di origine si possono osservare agevolmente dal Passo della Crocina e dai pressi del sent. 00 avvicinandosi (per esperti) alla linea di crinale. Il tratto finale si raggiunge dall’Eremo Nuovo seguendo (per esperti) in riva sx il corso del Bidente per circa 700 m.
foto del 2010 inviate da Walter Donati
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Le seguenti foto sono state scattate da Bruno Roba, che ha anche inserito i testi, e qui riprodotte su autorizzazione dell’autore.
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00a1/00a6 – Dal Poggiaccio e suoi pressi, sul contrafforte principale che si stacca da Cima del Termine, vedute panoramiche dello Spartiacque e del contrafforte secondario e ravvicinate del Poggio e del Fosso del Rovino (3/10/11 - 16/02/17).
00b1/00b6 – Dal Monte Càrpano, oltre il crinale abetato del contrafforte principale (di cui si nota il primo tratto che si distacca da Cima del Termine e forma la sella del Poggiaccio) si apprezzano le incisioni del reticolo idrografico della testata del Bidente di Pietrapazza; nella panoramica con indice fotografico è segnalato il tracciato della S.F. del Cancellino che taglia la dorsale che si stacca dal poggio con la c.d. Curva Sbagliata (3/10/11 – 1/01/12).
00c1/00c9 – Dal crinale del Finocchio o delle Palestre, vedute ravvicinate dell’intera testata sullo Spartiacque del bacino del Bidente di Pietrapazza; del Fosso del Rovino si nota, tra l’altro (ultime vedute), la lunga incisione che segue la dorsale nel raggiungere il fondovalle verso l’Eremo Nuovo (12/07/16 – 12/08/16).
00d1/00d4 – Dal sito de Il Finocchio, posto su una diramazione dell’omonima dorsale, si hanno le vedute più prossime al Poggio e al Fosso del Rovino (7/04/18).
00e1 – 00e2 - Schemi cartografici dell'alta valle del Bidente di Pietrapazza e del Fosso del Rovino, con riporto di toponomastica antica.
00e3 – Schema da cartografia del XIX secolo dell’alta valle del Bidente di Pietrapazza con repertorio della toponomastica antica.
00f1/00f10 – Sul crinale Ovest di Poggio Rovino si apre un varco, già detto Porta al Canale, che si affaccia su uno scolo che presto si riunisce al ramo occidentale principale del fosso, prima di attraversare l’area di dissesto geomorfologico (2/07/20 - 12/08/20).
00g1/00g8 – Il crine del versante occidentale di Poggio Rovino è particolarmente affilato e inciso da frequenti crepacci (2/07/20).
00h1 – 00h2 – Il crepaccio da cui ha origine il ramo principale occidentale del Fosso del Rovino (2/07/20).
00i1/00i6 – Dalla sella che separa le due vette di Poggio Rovino ha origine il ramo principale del fosso (2/07/20).
00l1/00l4 – Il ramo orientale principale del fosso precipita verso valle prima di riunificarsi con il ramo occidentale (12/08/20).
00m1/00m4 - La vetta orientale di Poggio Rovino rivela l’incisione di un ulteriore canalone (2/07/20).
00n1/00n8 – Il ramo occidentale del Fosso del Rovino rasenta l’area in dissesto geomorfologico del poggio quindi si appresta a riunirsi al ramo orientale (12/08/20).
00o1 – Riunificazione dei due rami del fosso (12/08/20).
00p1/00p5 – Il Fosso del Rovino, riunificato, raggiunge la S.F. del Cancellino, dove è stata realizzata una briglia frutto di ingegneria naturalistica (26/05/16 - 31/07/20 - 12/08/20).
00q1 – 00q2 – 00q3 – La S.F. del Cancellino attraversa il Fosso del Rovino, di cui si vede il tratto sotto strada (26/05/16 - 31/07/20).
00r1 – 00r2 – Impervio scolo adiacente al fosso (31/07/20).
00s1/00s6 – Il ramo secondario del Fosso del Rovino proveniente dal Passo della Bertesca: veduta del primo impluvio e dell’attraversamento della S.F. del Cancellino al km 6, con le primitive opere di tombamento (26/05/16 - 28/10/20).
00t1/00t11 – L’ultimo tratto del Fosso del Rovino fino allo sbocco nel Bidente (19/02/17 - 27/08/20 – 4/09/20).
00u1 – 00u2 – Vedute del sito de le Capanne, presso la confluenza del Fosso del Rovino o delle Capanne nel Bidente, con evidenti resti dell’insediamento (7/04/18).