Berleta
Gruppo di case sparse, ai margini della provinciale terreno ad uso vivaio forestale
Secondo il Mambrini il nome deriverebbe dall'esistenza di una cava di pietre.
Già comune dipendente dalla potesteria di Galeata, fu incorporata dal comune di Santa Sofia nel 1811
da Indicatore topografico Toscana Granducale ed. Polverini FI 1856:
...Dioc. S. Sepolcro. Nelle valli Transpennine - Com. di s.Sofia, canc. di Galeata - Popolaz. 1845 ab. 174 - 1855 ab. 167
Sulla provinciale del passo Calla, a 9,5 Km da Santa Sofia
Si riporta di seguito e su richiesta dell'autore quanto pubblicato su:
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BERLETA
Piccola frazione dove io Gilberto Renzi sono nato.
Si raggiunge da Forlì, prendendo la strada provinciale del Bidente, superando, Meldola, Cusercoli Civitella e Galeata, si arriva dopo 40 km nel comune di Santa Sofia.
Proseguendo verso il caratteristico piccolo borgo di Corniolo e il Passo Calla, dopo 9 km superando le frazioni di Isola e Cabelli, si arriva all’indicazione stradale di Berleta, dove subito dopo la curva, sulla sinistra quasi sulla sponda del fiume troviamo un gruppetto di case che compongono, diciamo il “centro” della frazione di Berleta. Fra le quali, c’è da sempre l’antica Osteria “CAFARNAO” importante punto di riferimento che nonostante le trasformazioni dei vari passaggi di generazioni, ha mantenuto l’originalità del passato.
Tanti anni fa quando io ero piccolo non solo quelli del posto, ma tutti quelli che ne erano a conoscenza, si diceva: Andiamo dalla Pia e Oreste, poi da La Berta e Silvano, oggi si va da Milena e Andrea, coppia di giovani come da tradizione sempre molto ospitali, dove si può soggiornare, mangiare e bere un buon bicchiere di vino e trovare alcuni prodotti alimentari di prima necessità.
Di fronte, a circa duecento metri in un punto rialzato, dominante sul gruppo di case sottostanti, c’è la piccola chiesa di San Benedetto Abate col campanile a vela, dove sono collocate due campane del 1527 e del 1648.
All’interno si trova un olio su tela del XVII secolo, raffigurante S. Benedetto, attribuito al pittore fiorentino Giovanni Martinelli, proveniente dalla vecchia abbazia benedettina di S. Giacomo in Sasso che sorgeva nelle vicinanze.
Questa piccola chiesa ha arricchito la sua esistenza per essere legata a un grande EVENTO, iniziato con l’unione in matrimoni il 29 Novembre 1937 di Renzi Gino e Fanti Amalia (Miei genitori) che, avendo raggiunto 79 anni di matrimonio alla bella età di anni 107 Gino e 102 Amalia (209 anni complessivi), sfogliando sui libri dei Guinness dei primati, risultata fra le prime coppie più longeve al MONDO.
A Berleta, nonostante le poche famiglie rimaste, c’è ancora tanta vitalità e voglia di fare, infatti, sono attive ancora due aziende che operative nel territorio.
La segheria dei fratelli Renzi Rodolfo e Gioberto, veri “artisti” nella lavorazione del legno.
L’azienda di Renzi Renzo e figli, dove con i loro trattori e scavatori e attrezzi vari, sono pronti per qualsiasi richiesta d’intervento sia per i lavori agricoli, sia per la manutenzione di strade ecc.
La presenza poi a Berleta di tante roulotte, nell’esistente campeggio immerso nel verde, assieme ad alcune case affittate, fanno si che nei fine settimana e sopratutto nella bella stagione, ci siano molte più persone presenti e questo fa ben sperare che la piccola frazione, possa continuare a esistere.
Infine, chi passa da Berleta, non può non fermarsi ad ammirare, “LO Zerbale”, una bellezza naturale nel fiume Bidente, formato da tre gorghi in tre cascate, da mozzafiato quello centrale profondo 9 metri, a forma rotonda tutta su pietra. Nel periodo estivo è meta di tanti bagnanti.