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Buca del Tesoro

inserita da Appenninoromagnolo.it
Comune : Verghereto
Tipo : località
Altezza mt. : 1187
Coordinate WGS84: 43 46' 01" N , 11 58' 41" E
Toponimo nell'arco di
notizie : grotta di evidenti origini tettoniche; si è formata nell'arenaria in seguito allo sfaldamento di giunti di strato e all'allargamento di fratture causato da crolli

toponimo inserito e descritto nel percorso:
BUCA DEL TESORO - pubblicato su www.gianlucacarboni.it e qui riprodotto su segnalazione dell'autore
sulla località esiste una leggenda riferita da un abitante di Montione a Luciano Bentini, studioso del Gruppo Speleologico Faentino, il quale la trascrisse e pubblicò nel capitolo "Grotte di Romagna" del primo volume "Romagna, vicende e protagonisti" (1986)
"Oltre un secolo fa due fratelli casentinesi della famiglia dei Portolani, che abitavano non molto lungi dal versante toscano, avendo saputo che nella grotta era nascosto un tesoro, vi si recarono per impadronirsene, facendosi però accompagnare per misura precauzionale da un fraticello del vicino santuario della Verna, che aveva il compito di pregare e recitare passi dei Libri Sacri, mentre essi si inoltravano sotto terra.
Tutto procedette per il meglio: i due fratelli trovarono sacchi di monete d'oro e stavano trascinandoli all'esterno quando il frate, forse emozionato nel sentire il tintinnio del prezioso metallo, sbagliò una parola di un'orazione; allora come per incanto una fortissima folata di vento lo strappò dall'orifizio della grotta e lo trasportò lontano. In quell'istante i Portolani stavano uscendo e si meravigliarono molto che il frate li avesse abbandonati, ma poichè il tempo stava improvvisamente volgendo al peggio e nubi minacciose stavano oscurando rapidamente il cielo, caricarono l'oro su una treggia trascinata da un paio di buoi e si diressero il più rapidamente possibile verso la loro casa.
Il cielo nel frattempo era divenuto nero come la pece, sembrava notte fonda. Poi scoppiò un temporale di inaudita violenza; l'acqua sembrava una muraglia e lampi accecanti squarciavano la cappa plumbea delle nubi, ma la casa era oramai vicina e i due fratelli, guidati dai bagliori delle folgori, giunsero finalmente sull'aia, impauriti ma esultanti. Correndo si rifugiarono nell'abitazione lasciando nella corte la treggia carica dell'oro e proprio in quell'istante un fulmine, con un fragore tremendo, cadde vicinissimo; poi, come per sortilegio, l'uragano finì, il vento spazzò le nuvole e tornò il sereno.
I Portolani si precipitarono fuori per recuperare il tesoro e portarlo al sicuro in casa, ma ebbero l'amara sorpresa di trovare solo un mucchietto di cenere e di tizzoni carbonizzati; l'ultimo fulmine aveva colpito proprio il loro oro, certamente custodito dal diavolo, e per nera magia l'aveva trasformato in carbone".
Percorso/distanze : si trova lungo il crinale dell'Alpe di Serra, sul sentiero 00GEA fra Passo Rotta dei Cavalli e Poggio Tre Vescovi
foto/descrizione :


foto del 2010

buca del tesoro foto inviate da www.gianlucacarboni.it e qui riprodotte su segnalazione dell'autore