Utente non registrato

scheda n. 2391 letta 368 volte

Poderino

inserita da Appenninoromagnolo.it
Tipo : gruppo di case
Altezza mt. : 605
Coordinate WGS84: 43 55' 06" N , 11 53' 13" E
Toponimo nell'arco di
notizie :

Testo di Bruno Roba (8/10/2021) - Nel contesto del sistema orografico del versante emiliano-romagnolo dell’Appennino Settentrionale, l’Alta Valle del Fiume Bidente nel complesso dei suoi rami di origine (delle Celle, di Campigna, di Ridràcoli, di Pietrapazza/Strabatenza), assieme alle vallate collaterali, occupa una posizione nord-orientale, in prossimità del flesso che piega a Sud in corrispondenza del rilievo del Monte Fumaiolo. L’assetto morfologico è costituito dal tratto appenninico spartiacque compreso tra il Monte Falterona e il Passo dei Mandrioli da cui si stacca una sequenza di diramazioni montuose strutturate a pettine, proiettate verso l’area padana secondo linee continuate e parallele che si prolungano fino a raggiungere uno sviluppo di 50-55 km: dorsali denominate contrafforti, terminano nella parte più bassa con uno o più sproni mentre le loro zone apicali fungenti da spartiacque sono dette crinali, termine che comunemente viene esteso all’insieme di tali rilievi: «[…] il crinale appenninico […] della Romagna ha la direzione pressoché esatta da NO a SE […] hanno […] orientamento, quasi esatto, N 45° E, i contrafforti (e quindi le valli interposte) del territorio della Provincia di Forlì e del resto della Romagna.» (P. Zangheri, 1961, rist.anast. 1989, p. 9, cit.). L’area, alla testata larga circa 18 km, è nettamente delimitata da due contrafforti principali che hanno origine, ad Ovest, «[…] dal gruppo del M. Falterona e precisamente dalle pendici di Piancancelli […]» (P. Zangheri, 1961, rist.anast. 1989, p. 14, cit.) e, ad Est, da Cima del Termine; in quell’ambito si staccano due contrafforti secondari e vari crinali e controcrinali minori delimitanti le singole vallecole del bacino idrografico.

In particolare, le valli del Fiume Bidente di Ridràcoli e dei Fiumi Bidente di Pietrapazza e Bidente di Strabatenza – rispettivamente poste sul versante occidentale e su quello orientale - sono separate dall’intero sviluppo del contrafforte secondario che si diparte da Poggio allo Spillo (collegando Poggio della Bertesca, Croce di Romiceto, i Monti Moricciona, La Rocca, Marino, Pezzoli, Poggio Busca, già Croce La Lastra, e il Monte Carnovaletto) per concludersi con il Raggio delle Rondini, ultima propaggine del contrafforte, digradando a valle di Isola costretto dalla confluenza del Fiume Bidentino o Torrente Bidente di Fiumicino nel Fiume Bidente

Sul Raggio delle Rondini si trova il sito de La Rondinaia noto per il castello, del tutto scomparso e per quanto resta della sua torre, ulteriormente rovinata a causa del terremoto del 1918, «[…] baluardo di antica potenza, elevato fin dai tempi romani alla difesa contro le orde barbariche che dal nord d’Europa scendevano a depredare le belle contrade d’Italia.» (D. Mambrini, 1935 – XIII, p. 274, cit.). La Descriptio Romandiole nel 1371 così descrive il castello: Castrum Rondenarie, est super altissima ripa, habet turrim fortissimam et est prope lumen Aqueductus per medium milliare; confinat cum Valbona, Biserno, Roccha Pezolo et Sancta Flora. In quo sunt focularia XII (posto sopra un'altissima ripa, con una torre fortissima, a mezzo miglio dal fiume Acquedotto, composto da 12 focolari). Persa importanza, fu abbandonato. Sul luogo si trovano pure gli edifici dei poderi Raggio e Poderino e, gruppo di fabbricati con villa padronale novecentesca, la Chiesa di Santa Margherita, già oratorio medievale identicamente dedicato, riedificata intorno al 1573 e istituita come parrocchia nel 1605. L’edificio religioso e l’adiacente canonica, abbandonati e ormai ridotti a rudere, sono stati restaurati dall’Associazione Nazionale Alpini tra il 1999 e il 2003 per farne il Memoriale ai Caduti Alpini di Romagna. Accanto sorge il Monumento ai Caduti Alpini di Romagna, formato da tre lastroni di roccia provenienti dall'Appennino Romagnolo e dalle Alpi, teatro della Grande Guerra. La targa in bronzo recita: 'Queste rocce / che videro nascere e morire / tante penne nere di Romagna / siano ricordo e monito: / mai più guerre. / Rondinaia / 15 giugno 2003'. Adiacente è pure il monumento al pilota statunitense precipitato nell’inverno 1944-45 nei pressi. La targa recita: “In questo luogo, nel corso della seconda guerra mondiale, un giovane pilota degli Stati Uniti d’America periva bruciando con i resti del suo aereo dopo aver tentato un disperato atterraggio. Ha pagato con la vita la sua e la nostra libertà. Per non Dimenticare, perché non accada mai più. Rondinaia 15 giugno 2003. Gli Alpini e Artiglieri Alpini di Romagna”. A monte della Rondinaia, su una sella del crinale alle pendici SE del Monte Carnovaletto, si trova la Maestà del Poderino.

N.B.: - Informazioni preziose riguardo luoghi e fabbricati si hanno grazie alla Descriptio provinciae Romandiole, rapporto geografico-statistico-censuario redatto dal legato pontificio cardinale Anglic de Grimoard (fratello di Urbano V) per l’area della Romandiola durante il periodo della Cattività avignonese (trasferimento del papato da Roma ad Avignone, 1305-1377). Se la descrizione dei luoghi ivi contenuta è approssimativa dal punto di vista geografico, è invece minuziosa riguardo i tributi cui era soggetta la popolazione. In tale documento si trova, tra l’altro, la classificazione degli insediamenti in ordine di importanza, tra cui i castra e le villae, distinti soprattutto in base alla presenza o meno di opere difensive, che vengono presi in considerazione solo se presenti i focularia, ovvero soggetti con capacità contributiva (di solito nuclei familiari non definiti per numero di componenti; ad aliquota fissa, il tributo della fumantaria era indipendente dal reddito e dai possedimenti). In particolare, nelle vallate del Montone, del Rabbi e del Bidente furono costituiti i Vicariati rurali delle Fiumane.

- il termine radium, come sostantivo, era utilizzato nei documenti storici per descrivere crinali costituenti elementi morfologici evidenti del territorio, lineari (come quello di luce), allorquando erano parte di un itinerario (che consentiva collegamenti più diretti e rapidi tra luoghi altrimenti raggiungibili tramite lunghi tragitti) e/o costituenti confine di un’area e/o di una proprietà. Per rilevanza o consuetudine a volte il termine diviene esso stesso toponimo (Il Raggio, Raggio del Finocchio, Maestà del Raggio, Raggio alle Secche, Raggio dei Picchi, Raggio Grosso, Raggio Lungo, Raggio Mozzo, Fosso del Raggio, Raggio di Sopra, etc.).

RIFERIMENTI

G.L. Corradi (a cura di), Il Parco del Crinale tra Romagna e Toscana, Alinari, Firenze 1992;

M. Gasperi, Boschi e vallate dell’Appennino Romagnolo, Il Ponte Vecchio, Cesena 2006;

N. Graziani (a cura di), Romagna toscana, Storia e civiltà di una terra di confine, Le Lettere, Firenze 2001;

D. Mambrini, Galeata nella storia e nell’arte, Tipografia Stefano Vestrucci e Figlio, Bagno di Romagna, 1935 – XIII;

P. Zangheri, La Provincia di Forlì nei suoi aspetti naturali, C.C.I.A.A. Forlì, Forlì 1961, rist. anast. Castrocaro Terme 1989;

Bagno di Romagna, Carta dei sentieri, Istituto Geografico Adriatico, Longiano 2008;

Carta Escursionistica scala 1:25.000, Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, S.E.L.C.A., Firenze

Link www.mokagis.it/html/applicazioni_mappe.asp.

Percorso/distanze :

sulla strada che conduce alla Torre della Rondinaia (vedi) circa 100 metri prima di giungere alla chiesetta

Da S. Sofia prendere la provinciale del Carnaio, direzione Bagno di Romagna. Dopo circa 3 chilometri deviazione sulla destra all'altezza di un tornante per Poggio Lastra e Pietrapazza. Si procede per alcuni chilometri su questa strada che risale il torrente del Bidente fino a raggiungere, dopo una serie di tornanti, una deviazione sulla destra (cartello turistico con indicato Memoriale Caduti Alpini Romagnoli Rondinaia). Per strada asfaltata ma ben presto molto stretta e ripida si sale in circa tre chilometri fino alla frazione.

foto/descrizione :

Le seguenti foto sono state scattate da Bruno Roba, che ha anche inserito i testi, e qui riprodotte su autorizzazione dell’autore.

Nota – Per visualizzare le foto nel loro formato originale salvarle sul proprio computer, oppure se il browser lo consente tasto destro sulla foto e Apri immagine in un’altra scheda.

00a1 – 00a2 - 00a3 – Dal Monte Piano, sul contrafforte principale che si stacca da Cima del Termine, la panoramica è ostacolata dal Monte Cocleto all’altezza del Monte Marino, comunque emergono i picchi montani, il Monte Pezzoli e Poggio Busca mentre il contrafforte secondario volge verso il suo termine coprendo la vista dell’ultima sua propaggine del Raggio delle Rondini (27/11/11).

00b1/00b10 – Dalla sella ad oriente del Carnovaletto, fino alla Maestà del Poderino, vedute dei campi che scendono verso Raggio e Poderino con scorci degli stessi e della Rondinaia (resti della Torre, Chiesa di S. Margherita, Memoriale degli Alpini) (24/07/18). Dalla sella ad oriente del Carnovaletto, fino alla Maestà del Poderino, vedute dei campi che scendono verso Raggio e Poderino con scorci degli stessi, della Rondinaia (resti della Torre, Chiesa di S. Margherita, Memoriale degli Alpini) (24/07/18).

00c1/00c7 - Dalla S.Com.le Bagno di Romagna-Poggio La Lastra, presso Pezzuolo di sotto, panoramiche del Raggio delle Rondini, ultima appendice del contrafforte sul versante orientale del Monte Carnovaletto, e vedute ravvicinate del poggio della Rondinaia, dove spuntano i resti della torre (25/07/17).

00d1 - Schema cartografico odierno del tratto di contrafforte tra i Monti Marino e Pezzoli.

00d2 - Schema cartografico da mappa del XIX sec. che, nella sua essenzialità, evidenziava i tracciati viari principali che da S. Sofia si dirigevano verso i valichi appenninici. Il tracciato diretto al Passo della Crocina transitava da Rondinaia o Poggio alla Lastra e risaliva a Casanova dell’Alpe percorrendo il versante sud-orientale del Monte Marino senza toccare Strabatenza. Il tracciato diretto al Passo La Scossa transitava da Isola, quindi risaliva a mezzacosta da Biserno ridiscendendo a Ridràcoli. La toponomastica riprende, anche nella grafica, quella originale, integrata a fini orientativi con utilizzo di grassetto nero.

00d3 – Schema da mappa catastale della prima metà dell’Ottocento, evidenziante il sistema insediativo, con utilizzo della toponomastica originale, integrata a fini orientativi con utilizzo di grassetto nero.

00d4 – Schema cartografico della prima metà del Novecento, precedente la realizzazione delle strade forestali, comprendente il tratto finale del contrafforte. La toponomastica riprende quella originale.

00e1 – 00e2 – 00e3 – Raggio delle Rondini, cippo stradale con la classificazione della Mulattiera della Rondinaia e vedute di Poderino (25/07/17).

00e4 – 00e5 - 00e6 - Raggio delle Rondini, vedute della Chiesa di S. Margherita e Memoriale ai Caduti Alpini di Romagna e della Torre (25/07/17).

Cool