Monte Dragone
in confine fra i comuni di Bagno di Romagna e Santa Sofia
Testo di Bruno Roba (14/09/2021)
Nel contesto del sistema orografico del versante emiliano-romagnolo dell’Appennino Settentrionale, l’Alta Valle del Fiume Bidente nel complesso dei suoi rami di origine (delle Celle, di Campigna, di Ridràcoli, di Pietrapazza/Strabatenza), assieme alle vallate collaterali, occupa una posizione nord-orientale, in prossimità del flesso che piega a Sud in corrispondenza del rilievo del Monte Fumaiolo. L’assetto morfologico è costituito dal tratto appenninico spartiacque compreso tra il Monte Falterona e il Passo dei Mandrioli da cui si stacca una sequenza di diramazioni montuose strutturate a pettine, proiettate verso l’area padana secondo linee continuate e parallele che si prolungano fino a raggiungere uno sviluppo di 50-55 km: dorsali denominate contrafforti, terminano nella parte più bassa con uno o più sproni mentre le loro zone apicali fungenti da spartiacque sono dette crinali, termine che comunemente viene esteso all’insieme di tali rilievi: «[…] il crinale appenninico […] della Romagna ha la direzione pressoché esatta da NO a SE […] hanno […] orientamento, quasi esatto, N 45° E, i contrafforti (e quindi le valli interposte) del territorio della Provincia di Forlì e del resto della Romagna.» (P. Zangheri, 1961, rist.anast. 1989, p. 9, cit.). L’area, alla testata larga circa 18 km, è nettamente delimitata da due contrafforti principali che hanno origine, ad Ovest, «[…] dal gruppo del M. Falterona e precisamente dalle pendici di Piancancelli […]» (P. Zangheri, 1961, rist.anast. 1989, p. 14, cit.) e, ad Est, da Cima del Termine; in quell’ambito si staccano due contrafforti secondari e vari crinali e controcrinali minori delimitanti le singole vallecole del bacino idrografico.
In particolare, le valli del Fiume Bidente di Ridràcoli e dei Fiumi Bidente di Pietrapazza e Bidente di Strabatenza – rispettivamente poste sul versante occidentale e su quello orientale - sono separate dall’intero sviluppo del contrafforte secondario che si diparte da Poggio allo Spillo (collegando Poggio della Bertesca, Croce di Romiceto, i Monti Moricciona, La Rocca, Marino e Pezzoli, quindi Poggio Busca e il Monte Carnovaletto) per concludersi con il promontorio della Rondinaia digradando a valle di Isola costretto dalla confluenza del Fiume Bidentino o Torrente Bidente di Fiumicino nel Fiume Bidente. La Rondinaia è nota per il castello con la sua torre «[…] baluardo di antica potenza, elevato fin dai tempi romani alla difesa contro le orde barbariche che dal nord d’Europa scendevano a depredare le belle contrade d’Italia.» (D. Mambrini, 1935 – XIII, p. 274).
Il suo crinale non discende con regolarità tendendo anzi a rialzarsi in coincidenza con i nodi montani: questo aspetto si ripete con notevole parallelismo in tutti i contrafforti ed è significante tettonicamente, ovvero nella disposizione delle rocce e loro modalità di corrugamento e assestamento. Il Monte Pezzoli costituisce nodo montano dell’assetto tettonico da cui si dirama, verso NO, l’imponente dorsale di Monte Dragone, che separa gli anfiteatri vallivi dei Fossi di Val Spugna o Rio delle Valli e delle Corneta, affluenti del Bidente di Ridràcoli, evidenziando un lungo sviluppo iniziale a lieve pendenza che improvvisamente si interrompe dopo un ultimo rialzo aprendosi in due aspri sproni verso Ovest, particolarmente impervi per vaste porzioni esposte di fitte stratificazioni marnoso-arenacee, quindi scemando allungandosi verso Nord, evocando schiena e zampe di un gigantesco mostro acquattato, da cui probabilmente il toponimo. La pendice della dorsale che fa da argine al Bidente evidenzia tratti di interesse geologico classificati Geosito di rilevanza locale Deformazioni e strutture presso Vignale, costituiti da affioramenti di interesse strutturale in sponda destra, con superfici di sovrascorrimento di ordine minore e accavallamento di ordine maggiore appartenenti alla Linea di San Benedetto, originanti una sinclinale rovesciata. Sul crinale è stato recentemente e significativamente tabellato il Sentiero Artigliere Alpino Arnaldo Vestrucci, a cura del Gruppo Alpini Bertinoro. Presso la sommità del monte, accanto alla mulattiera di crinale ed all’altezza del bivio che scendeva ad Est a La Casetta, si trovava il fabbricato detto i Monti: essi erano collegati tramite il Passo di Monte Dragone con la prosecuzione della Strada delle Valli proveniente dalla Val Spugna che poi, sulla sella tra il Monte Pezzoli e Poggio Busca, pressi Maestà Valbonesi, si innestava nell’antica Strada che dalla Casanova va a Santa Sofia. Sulle prime pendici SO della dorsale, nel fondovalle della Val Spugna, si trovavano i fabbricati detti Le Valli e Casina di Spugna. Al distacco dal Monte Pezzoli si trovano resti di un ricovero, della stessa tipologia di quello che si trova presso Ciel dell’Allocco. Le pendici occidentali degli aspri sproni, dopo aver ospitato il fabbricato detto Val di Spugna, divengono dolci e fertili praterie in riva al Bidente con gli insediamenti di Spugna Grande, Spugna Imolavilla e Molino di Spugna. Le pendici settentrionali, ugualmente fattesi pedecollinari, hanno visto insediarsi Farnetino e Farnetone, quasi sulle sponde del Fosso delle Corneta.
Per approfondimenti ambientali e storici si rimanda alle schede toponomastiche relative ad acque, rilievi e insediamenti citati.
RIFERIMENTI
G.L. Corradi (a cura di), Il Parco del Crinale tra Romagna e Toscana, Alinari, Firenze 1992;
G.L. Corradi e N. Graziani (a cura di), Il bosco e lo schioppo. Vicende di una terra di confine tra Romagna e Toscana, Le Lettere, Firenze 1997;
M. Gasperi, Boschi e vallate dell’Appennino Romagnolo, Il Ponte Vecchio, Cesena 2006;
N. Graziani (a cura di), Romagna toscana, Storia e civiltà di una terra di confine, Le Lettere, Firenze 2001;
D. Mambrini, Galeata nella storia e nell’arte, Tipografia Stefano Vestrucci e Figlio, Bagno di Romagna, 1935 – XIII;
P. Zangheri, La Provincia di Forlì nei suoi aspetti naturali, C.C.I.A.A. Forlì, Forlì 1961, rist. anast. Castrocaro Terme 1989;
Bagno di Romagna, Carta dei sentieri, Istituto Geografico Adriatico, Longiano 2008;
Carta Escursionistica scala 1:25.000, Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, S.E.L.C.A., Firenze
Link https://geo.regione.emilia-romagna.it/schede/geositi;
Link www.mokagis.it/html/applicazioni_mappe.asp.
raggiungibile per sterrata che da Poggio alla Lastra conduce al Bidente di Ridracoli
Testo di Bruno Roba - Ridràcoli è facilmente raggiungibile tramite la S.P. 4 del Bidente da cui si stacca la S.P. 112 Isola-Biserno-Ridràcoli lunga km 8,7. Dalla provinciale si attraversa il Fosso di Val Spugna dopo circa 1,2 km, in parte carrabili tramite la S.Vic.le di uso pubblico Poggiolo-Spugna. Per raggiungere il Monte Dragone dalla Val Spugna il percorso più agevole è costituito dalla pista della bonifica da Spugna a Le Valli, 2,2 km, che prosegue come S.Vic.le Poggiolo-Valli per ulteriori 1,7 km fino al Passo di Monte Dragone: da qui la pista di crinale del monte giunge in circa 600 m pianeggianti fino alla sommità del monte, proseguendo per ulteriori 200 m circa prima di divenire ripido sentiero; il Sent. Art. Alpino Arnaldo Vestrucci prosegue fino al Molino e Ponte della Sega per ulteriori 2,8 km circa.
Le seguenti foto sono state scattate da Bruno Roba, che ha anche inserito i testi, e qui riprodotte su autorizzazione dell’autore.
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00a1/00a4 – Da Ronco dei Preti, panoramica dell’intero tratto terminale del contrafforte secondario che va a digradare con il Monte Carnovaletto e il Poggio della Rondinaia, dove emerge il doppio rilievo dei Monti Marino e La Rocca cui segue il Monte Pezzoli e la sequenza di dorsali che convergono verso l’asse fluviale di Ridràcoli, tra cui quella del Monte Dragone che si distacca dal Pezzoli (24/10/18).
00b1/00b7 – Prima dal Castello di Biserno poi dalla SP 112, a monte di Vignale, panoramiche del contrafforte opposto dove si individuano, collegati da una sella, i Monti Marino e Pezzoli, da cui si distacca la dorsale del Monte Dragone mentre il contrafforte prosegue fino al Monte Carnovaletto; aiuta l’indice fotografico (7/10/17- 13/08/18).
00c1/00c6 – Dal versante occidentale del Monte Carnovaletto, panoramica della valle del Bidente di Ridràcoli verso cui converge la dorsale del Monte Dragone mostrando il crinale con la vetta, da cui emerge appena la dorsale di Poggio delle Stolle, e le prime pendici, con i campi di Farnetino (in p.p.) e Farnetone in corso di rinaturalizzazione. Oltre il corso del Bidente, segnalato da una fascia boscata, si erge il contrafforte secondario proveniente da Poggio Scali ed ormai al suo termine di Poggio Castellina (24/07/18).
00c7 – 00c8 - Dai pressi del Monte Carnovaletto appare lo skyline a panettone del complesso del Monte Pezzoli, segnato dal taglio della S. Vic.le Poggiolo-Valle tra la sella con Poggio Brusca e il Passo di Monte Dragone che indica lo stacco della dorsale del Dragone, mentre più oltre appare il Monte Marino, con la vetta tondeggiante e il lungo crinale orizzontale che prepara lo stacco della dorsale di Poggio delle Stolle (24/07/18).
00d1 – 00d2 – Dalla sella con Poggio Brusca, panoramiche dal Monte Pezzoli alla dorsale del Monte Dragone, preceduta dal crinaletto di Raggiolo, dove si scorge il fabbricato (24/07/18).
00f1 - Elaborazione da mappa ottocentesca evidenziante la morfologia del contrafforte secondario nell’ambito dei contrafforti che si distaccano dallo Spartiacque Appenninico.
00f2 – Schema cartografico della prima metà del Novecento, precedente la realizzazione delle strade forestali, comprendente il tratto finale del contrafforte. La toponomastica riprende quella originale.
00f3 - Schema cartografico odierno della dorsale del Monte Dragone.
00g1/00g12 – Vedute della pista di crinale dal Passo del Monte Dragone fino alla sommità del monte ed al bivio che scende a La Casetta, con scorcio del M.Marino (24/07/18).
00g13/00g28 - Aspetti della dorsale del M. Dragone e del Sent. Art. Alpino Arnaldo Vestrucci con scorci panoramici (24/07/18).
00h1 – 00h2 – 00h3 – Vedute delle pendici della dorsale del M. Dragone da Fontanaccio, oltre il Fosso delle Corneta (si scorgono i campi di Spugna), e dal pendio di Farnetino (24/07/18).
00h4 – 00h5 – 00h6 – Da Farnetino, panoramiche verso Poggio Castellina e Monte Carnovaletto (24/07/18).
00i1 – 00i2 - Dalla S.Vic.le di uso pubblico Poggiolo-Spugna, scorcio dell’ultima pendice della dorsale del Monte Dragone che costituisce ripido argine del Bidente esponendo il Geosito Deformazioni e strutture presso Vignale, oltre la quale emerge il Monte Carnovaletto (31/07/18).