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Sabbione

inserita da Appenninoromagnolo.it
Comune : Santa Sofia
Tipo : rudere
Altezza mt. : 758
Coordinate WGS84: 43 53' 32" N , 11 51' 48" E
Toponimo nell'arco di
notizie :

Testo di Bruno Roba (19/06/2021 - Agg. 11/07/2023) - La Valle delle Stolle, tra le valli in dx idrografica della parte della Valle del Fiume Bidente di Ridràcoli posta dopo la diga, si trova ad essere compresa tra due dorsali che si staccano dal complesso del Monte Marino. In dx si sviluppa la dorsale che evidenzia la sella ed il picco del Poggio delle Stolle, particolarmente scosceso nel versante esposto ad occidente, costituendo separazione dalla Valle di Ronco Vecchio. La dorsale in sx si stacca dalla diramazione compresa tra Monte Marino e Poggio la Vecchia, costituendo separazione dalla Valle del Fosso di Catinaio.

L’inospitalità del suo territorio, completamente boscato e scosceso specie nel versante esposto ad occidente tale da consentire l’insediamento di due soli poderi di fondovalle e uno montano, detto anticamente Stolli, trova pertinente riferimento con la radice celtica tol che indica “elevazione”, nel senso di “altura” e/o con il tedesco altomedievale Stollo, base, sostegno, dalla radice stàl, stare solidamente, o con il greco stỹlos, colonna, pilastro, da cui alcuni traggono direttamente stollo, comunque con allusione alle caratteristiche geomorfologiche locali.

Per l’inquadramento territoriale v. schede Valle del Bidente di RidràcoliRidràcoli e Fosso delle Stolle.

La prima cartografia storica, ovvero il dettagliato Catasto Toscano (1826-34 – scala 1:5000), la schematica Carta della Romagna Toscana Pontificia (1830-40 – scala 1:40.000), le prime edizioni della Carta d’Italia dell’I.G.M. (1893-94 – scala 1:50.000; 1937 – scala 1:25.000), consente di conoscere il tracciato della viabilità antica che raggiungeva Ridràcoli. Attraversato il Bidente di Corniolo presso Isola, sul luogo del ponte odierno, essa si manteneva in sx idrografica risalendo subito a mezzacosta fino a raggiungere Biserno, per quindi ridiscendere nel fondovalle del borgo, dove si concludeva con un lungo rettilineo al cui termine si trovava Il Ponte di Ridràcoli. Tale viabilità, anonima nelle mappe citate, verrà poi denominata Strada Comunale Ridràcoli-Biserno e Strada Comunale Isola-Biserno; solo in occasione dei lavori di costruzione dell’invaso quest’ultima verrà ristrutturata e ampliata diventando parte della S.P. n.112

In questo contesto storico-geografico, tra le alte valli bidentine quella di Ridràcoli è quella che meno ha subito il fenomeno dell’abbandono grazie alle caratteristiche ambientali e climatiche più favorevoli della sua parte meno elevata. Ma se il borgo principale, posto nel baricentro sia geografico sia del sistema insediativo, è quello più noto e Biserno è quello più abitato, molti fabbricati delle vallecole laterali oggi sono in stato di abbandono o ridotti a rudere con vari casi di ristrutturazione interrotta.

Le identificazioni toponomastiche e grafiche della cartografia antica e moderna (Carta d’Italia I.G.M., N.C.T. Nuovo Catasto Terreni, C.T.R. Carta Tecnica Regionale) riguardanti i fabbricati della Valle delle Stolle si possono schematizzare come di seguito elencato:

Stolli di Sotto nel Catasto toscano, o Stolle nella Carta d’Italia I.G.M. (1894-1937) e in quella moderna, o Stolle di Sotto nel N.C.T. e nella C.T.R.

Stolli di Sopra nel Catasto toscano, o Stolle nella Carta d’Italia I.G.M. (1894-1937) e in quella moderna, o Stolle di Sopra nel N.C.T. e nella C.T.R.

il Sabbione nel Catasto toscano, o C.Sabbione nella Carta d’Italia I.G.M. (1894-1937), o Sabbione in quella moderna con simbolo dei ruderi accanto ad un fabbricato, o Sabbioni nel N.C.T., o C. Sabbione nella C.T.R.

La c.d. Strada dopo Spugna Piccolo scendeva al guado del Fosso di Ronco Vecchio, prima del quale vedeva staccarsi la Strada di Ronco Vecchio diretta verso l’interno vallivo; quindi, proseguiva parallela al Bidente ad una quota di poco superiore giungendo allo stretto meandro del Fosso delle Stolle che, poco prima della confluenza nel Bidente, aggira il crinaletto dove sorge Stolle di Sotto, oggi trovando una situazione di dissesto geomorfologico ed idraulico.

Il dissesto generale coinvolge Stolle di Sotto, che infatti mostra pochi ruderi nonostante negli Anni ’70 risultasse nella disponibilità dell’ex A.R.F. benché non utilizzato, comunque ancora dimensionato, per quanto ridotto a soli 216 mc su 36 mq di area coperta, con una dotazione di 4 vani, certamente suddivisi su due livelli, ed evidentemente relativi ad un piccolo fabbricato superstite rispetto a quanto rappresentato dal Catasto toscano, che rappresentava un fabbricato maggiore e due annessi.

Scarse tracce della deviazione che penetra all’interno conducono rapidamente nella tranquilla vallecola dove sorge Stolle di Sopra, percorrendo un crinaletto parallelo al Fosso delle Stolle. La consistenza attuale, che vede i primi importanti crolli strutturali nel fabbricato principale, consente di verificare una notevole difformità planimetrica rispetto a quanto riportato dal Catasto toscano, dove era rappresentato un fabbricato articolato ed un annesso. Oggi è presente un grande fabbricato su tre livelli, con stalla ancora attrezzata, grande cucina con camino quasi integro e vani sottotetto, mostranti ampie tracce di intonaco e tinteggiatura. Rimangono inoltre un grande fienile su due livelli e un annesso suddiviso in stalletti e loggia con forno, fabbricati apparentemente di costruzione posteriore, comunque presumibilmente abbandonati poco prima dell’acquisizione da parte dell’A.R.F., che registrava un dimensionamento pari a 612 mc su 102 mq di area coperta con una dotazione di 8 vani, come detto disposti su tre livelli.

Come gli altri fabbricati montani o di crinale ricadenti in queste valli, in base al Catasto toscano anche Sabbione appariva isolato, con alcuni monconi viari che si dipartivano apparentemente non collegati alla viabilità. Solo le mappe della Carta d’Italia I.G.M. del 1894 e del 1937 mostrano dapprima solo i collegamenti con Ronco Vecchio attraverso il crinale di Poggio delle Stolle e con Ridràcoli attraverso il crinale di Poggio La Vecchia e la valle del Fosso Corneta percorsa dalla Mulattiera di Ridràcoli, poi integrati dal collegamento con Stolle tramite Catinaio, oggi divenuto in parte pista forestale. Del fabbricato principale si rinvengono pochi ruderi, infatti risulta non dimensionato nell’elenco dell’A.R.F., mentre è più consistente la struttura del suo capanno

Per approfondimenti ambientali e storici si rimanda alle schede toponomastiche relative ad acque, rilievi e insediamenti citati.

N.B.:- Negli scorsi Anni ’70, a seguito del trasferimento delle funzioni amministrative alla Regione Emilia-Romagna, gli edifici compresi nelle aree del Demanio forestale, spesso in stato precario e/o di abbandono, tra cui SabbioniStolle di Sotto, e Stolle di Sopra divennero proprietà dell’ex Azienda Regionale delle Foreste (A.R.F.); secondo una tendenza che riguardò anche altre regioni, seguì un ampio lavoro di studio e catalogazione finalizzato al recupero ed al riutilizzo per invertire la tendenza all’abbandono, senza successo. Con successive acquisizioni il patrimonio edilizio del demanio forlivese raggiunse un totale di 492 fabbricati, di cui 356 nel Complesso Forestale Corniolo e 173 nelle Alte Valli del Bidente. Circa 1/3 del totale sono stati analizzati e schedati, di cui 30 nelle Alte Valli del Bidente. Il materiale è stato oggetto di pubblicazione specifica.

- In base alle note tecniche dell’I.G.M. se in luogo dell’anteposta l’abbreviazione “C.”, che presumibilmente compare quando si è manifestata l’esigenza di precisare la funzione abitativa, viene preferito il troncamento “Ca” deve essere scritto senza accento: se ne deduce che se compare con l’accento significa che è entrato nella consuetudine quindi nella formazione integrale del toponimo.

RIFERIMENTI   

AA. VV., Dentro il territorio. Atlante delle vallate forlivesi, C.C.I.A.A. Forlì, 1989;

G.L. Corradi (a cura di), Il Parco del Crinale tra Romagna e Toscana, Alinari, Firenze 1992; 

M. Foschi, P. Tamburini, (a cura di), Il patrimonio edilizio nel Demanio forestale. Analisi e criteri per il programma di recupero, Regione Emilia-Romagna A.R.F., Bologna 1979;

M. Gasperi, Boschi e vallate dell’Appennino Romagnolo, Il Ponte Vecchio, Cesena 2006;

N. Graziani (a cura di), Romagna toscana, Storia e civiltà di una terra di confine, Le Lettere, Firenze 2001;

D. Mambrini, Galeata nella storia e nell’arte, Tipografia Stefano Vestrucci e Figlio, Bagno di Romagna, 1935 – XIII;

A. Polloni, Toponomastica Romagnola, Olschki, Firenze 1966, rist. 2004;

P. Zangheri, La Provincia di Forlì nei suoi aspetti naturali, C.C.I.A.A. Forlì, Forlì 1961, rist. anastatica Castrocaro Terme 1989;

Carta Escursionistica, Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, S.E.L.C.A., Firenze;

Parco nazionale delle foreste casentinesi. Carta dei sentieri 1:25.000, N.20, Monti editore, 2019;

Link https://geo.regione.emilia-romagna.it/schede/geositi;

Link www.mokagis.it/html/applicazioni_mappe.asp.

Percorso/distanze :

in zona impervia - si trova fra il monte Verna e il Bidente di Ridracoli

Testo di Bruno Roba - Ridràcoli è facilmente raggiungibile tramite la S.P. 4 del Bidente da cui si stacca la S.P. 112 Isola-Biserno-Ridràcoli lunga km 8,7. Sabbione è raggiungibile più agevolmente dalla provinciale in 3,2 km tramite lo stradello che attraversa il Bidente e transita dalle Case Monte di Valle e dal Catinaio, ma da qui il percorso presenta delle difficoltà ed è per esperti.

foto/descrizione :

Le seguenti foto sono state scattate da Bruno Roba, che ha anche inserito i testi, e qui riprodotte su autorizzazione dell’autore.

00a1 – 00a2 - 00a3 – Dal Canale del Pentolino, sulla Giogana presso Poggio Scali, panoramica settentrionale fino all’Adriatico mentre oltre il Crinale della Vacca si nota la parte terminale della Valle di Ridracoli da Biserno fino a Isola (e Santa Sofia), con scorcio della sequenza di dorsali trasversali paesaggisticamente rilevanti per gli estesi affioramenti della Formazione Marnoso Arenacea (10/11/14 – 16/08/16).

00a4 – 00a5 – 00a6 - Da Ronco dei Preti, panoramica dell’intero tratto terminale del contrafforte secondario, che va a digradare con il Monte Carnovaletto e il Poggio della Rondinaia, da cui si stacca la sequenza di dorsali che determinano il succedersi delle valli trasversali al Bidente di Ridràcoli, tra le quali si riconoscono, nell’ordine, quelle percorse dai Fossi delle Casine, del Catinaio e delle Stolle, dove spiccano gli affioramenti del Geosito di interesse regionale Sinclinale di Poggio delle Stolle (24/10/18).

00b1 – 00b2 - 00b3 – Dai pressi di Poggio Castellina, vedute del versante opposto pressoché frontalmente alle valli dei Fossi delle Stolle e del Catinaio, con indicazione dei siti dei fabbricati di Stolle di Sotto e di Sopra, del Catinaio e dell’abetina che ricopre il ronco di Sabbione, oltre che dei tracciati delle piste che li raggiungono (28/08/18).

00c1 - 00c2 – Dal Castello di Biserno, panoramica del versante opposto della valle del Fosso delle Stolle (occultata dalla vegetazione) mentre si nota il Poggio delle Stolle con i suoi affioramenti (7/10/17).

00d1 – 00d2 - 00d3 – Panoramica dai pressi di Biserno da cui appare l’imponenza degli opposti crinali e si evidenziano gli affioramenti del geosito (27/12/16).

00e1 – 00e2 - Dalla SP 112, vedute verso la valle delle Stolle (13/08/18).

00f1 - Schema cartografico della valle del Fosso delle Stolle con indicazione del perimetro del Geosito.

00f2 – Schema cartografico da mappa del XIX sec. che, nella sua essenzialità, evidenziava il tracciato viario che da Isola raggiungeva Ridràcoli a mezzacosta transitando da Biserno. La toponomastica riprende, anche nella grafica, quella originale.

00f3 – 00f4 - Schema da mappa catastale della prima metà dell’Ottocento, evidenziante il sistema insediativo, con utilizzo della toponomastica originale, integrata a fini orientativi con utilizzo di grassetto nero e confronto schematico tra cartografia antica e moderna da cui si rilevano le modifiche planimetriche e alla viabilità intercorse nell’ultimo secolo.

00f5 – Schema da cartografia della prima metà del ‘900, prima della realizzazione della viabilità moderna.

00g1 - Dalla Valcapria, presso il Fosso di Canforchisio, a monte di Canforchigi, oltre il fondovalle di Ridràcoli si nota lo stradello che risale la valle del Fosso delle Casine, attraversando le Case Monte di Valle, e quindi raggiunge Catinatio da cui si prosegue per Sabbione (28/03/18).

00g2 – 00g3 - 00g4 – Lo stradello raggiunge Catinaio (6/08/18).

00g5/00g10 – Una pista forestale aggira l’alta valle del Fosso del Catinaio, quindi risale sul crinale che separa dalla valle del Fosso delle Stolle (6/08/18).

00g11/00g19 – Tratti abbandonati di pista aggirano l’alta valle del Fosso delle Stolle e giungono al sito di Sabbione, segnalato da vecchi castagni (6/08/18).

 

00h1/00h13 – Gli scarsi ruderi del fabbricato principale di Sabbione (6/08/18).

00i1/00i11 – Il capanno di Sabbione, forse utilizzato in tempi più recenti come ricovero e sorvegliato da un vecchio castagno, è meno fatiscente (6/08/18).

00l1/00l4 – A brevissima distanza da Sabbione si raggiunge il crinale M.Marino-P.gio delle Stolle, con veduta panoramica sulla valle di Ridràcoli e Biserno (6/08/18).

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