Catinaio
Testo di Bruno Roba (8/06/2021 - Agg. 20/07/2023) - La Valle del Catinaio, tra le valli in dx idrografica della parte della Valle del Fiume Bidente di Ridràcoli posta dopo la diga, si trova ad essere compresa tra due dorsali che si staccano dal complesso del Monte Marino. In dx si sviluppa la dorsale che si stacca dalla diramazione compresa tra Monte Marino e Poggio la Vecchia, costituendo separazione dalla Valle del Fosso delle Stolle. La dorsale in sx si stacca da Poggio la Vecchia, costituendo separazione dalla Valle del Fosso delle Casine.
L’inospitalità del suo territorio, completamente boscato e scosceso specie nel versante esposto ad occidente tale da consentire l’insediamento di un unico podere montano.
Per l’inquadramento territoriale v. schede Valle del Bidente di Ridràcoli, Ridràcoli e Fosso del Catinaio.
La prima cartografia storica, ovvero il dettagliato Catasto Toscano (1826-34 – scala 1:5000), la schematica Carta della Romagna Toscana Pontificia (1830-40 – scala 1:40.000), le prime edizioni della Carta d’Italia dell’I.G.M. (1893-94 – scala 1:50.000; 1937 – scala 1:25.000), consente di conoscere il tracciato della viabilità antica che raggiungeva Ridràcoli. Attraversato il Bidente di Corniolo presso Isola, con il Ponte dell'Isola, sul luogo del ponte odierno, essa si manteneva in sx idrografica risalendo subito a mezzacosta fino a raggiungere Biserno, per quindi ridiscendere nel fondovalle del borgo, dove si concludeva con un lungo rettilineo al cui termine si trovava Il Ponte di Ridracoli. Tale viabilità, anonima nelle mappe citate, verrà poi denominata Strada Comunale Ridràcoli-Biserno e Strada Comunale Isola-Biserno; solo in occasione dei lavori di costruzione dell’invaso quest’ultima verrà ristrutturata e ampliata diventando parte della S.P. n.112.
Nell’antichità, l’unico tracciato di viabilità secondaria sul versante in dx idrografica si distaccava da quella principale a Poggiolo attraversando il Bidente tramite il Ponte Beppino all’altezza della Val di Spugna: da esso si diramavano la Strada delle Valli e la Strada di Ronco Vecchio, che si inoltravano nelle rispettive valli risalendo verso il crinale montano, oltre una semplicemente detta Strada risalente il Bidente diretta alle Case Monte di Valle. Un arcaico attraversamento fluviale pedonale c.d. “pedanca”, costituito da pile realizzate con tronchi di legno (quercia o castagno) terminanti a forcella cui si appoggiavano le travi longitudinali e il tavolato di assi, ora non transitabile, si trova presso il Molino della Sega, dove è presente pure un guado carrabile raggiungibile dalla S.P. 112 con deviazione presso il fabbricato detto La Maestà. Più a valle giungeva da Bleda la Strada dei Marroni riunendosi alla via proveniente da altra “pedanca” che si trovava (rimangono resti) all’altezza di Cosmedino, oggi noto come Gualchiera. Delle corrispondenti mulattiere, a volte sostituite da tratti di piste della bonifica montana, ancora si trovano ampi tratti.
In questo contesto storico-geografico, tra le alte valli bidentine quella di Ridràcoli è quella che meno ha subito il fenomeno dell’abbandono grazie alle caratteristiche ambientali e climatiche più favorevoli della sua parte meno elevata. Ma se il borgo principale, posto nel baricentro sia geografico sia del sistema insediativo, è quello più noto e Biserno è quello più abitato, molti fabbricati delle vallecole laterali oggi sono in stato di abbandono o ridotti a rudere con vari casi di ristrutturazione interrotta.
Le identificazioni toponomastiche e grafiche della cartografia antica e moderna (Catasto toscano, Carta d’Italia I.G.M., N.C.T. Nuovo Catasto Terreni, C.T.R. Carta Tecnica Regionale) riguardanti i fabbricati della Valle del Catinaio si possono schematizzare come di seguito elencato:
- Le Catinaje nel Catasto toscano, o C.Catinaio nella Carta d’Italia I.G.M. (1894-1937), o Catinaio in quella moderna, o n.n. nel N.C.T., o Catinaio nella C.T.R.
Dopo Spugna Piccolo la c.d. Strada scendeva al guado del Fosso di Ronco Vecchio, prima del quale vedeva staccarsi la Strada di Ronco Vecchio diretta verso l’interno vallivo; quindi, proseguiva a mezzacosta parallela al Bidente attraversando i fossi delle Stolle e del Catinaio, oggi trovando una situazione di dissesto geomorfologico ed idraulico, oltre il quale cessava la rappresentazione, forse per la scarsa consistenza stradale. Mancava anche un collegamento certo con l’interno, salvo con Stolle di Sopra. Solo nella mappa di fine secolo compare una rappresentazione sentieristica e, nel secolo seguente, la nuova viabilità appare costituita da una mulattiera che risale fino a Catinaio (si ritrovano lunghi tratti) e prosegue verso le Case Monte di Valle, mentre scompare il tratto parallelo al Bidente.
Oggi Catinaio è ancora utilizzato, ristrutturato a fini abitativi e di coltivazione del bosco grazie ad essere posto al termine della moderna pista che risale dalle C.se Monte di Valle, con un nuovo attraversamento fluviale, mentre il suo “ronco” è pressoché rinaturalizzato.
Per approfondimenti ambientali e storici si rimanda alle schede toponomastiche relative ad acque, rilievi e insediamenti citati.
N.B.: In base alle note tecniche dell’I.G.M. se in luogo dell’anteposta l’abbreviazione “C.”, che presumibilmente compare quando si è manifestata l’esigenza di precisare la funzione abitativa, viene preferito il troncamento “Ca” deve essere scritto senza accento: se ne deduce che se compare con l’accento significa che è entrato nella consuetudine quindi nella formazione integrale del toponimo.
RIFERIMENTI
AA. VV., Dentro il territorio. Atlante delle vallate forlivesi, C.C.I.A.A. Forlì, 1989;
G.L. Corradi (a cura di), Il Parco del Crinale tra Romagna e Toscana, Alinari, Firenze 1992;
G.L. Corradi e N. Graziani (a cura di), Il bosco e lo schioppo. Vicende di una terra di confine tra Romagna e Toscana, Le Lettere, Firenze 1997;
M. Gasperi, Boschi e vallate dell’Appennino Romagnolo, Il Ponte Vecchio, Cesena 2006;
N. Graziani (a cura di), Romagna toscana, Storia e civiltà di una terra di confine, Le Lettere, Firenze 2001;
D. Mambrini, Galeata nella storia e nell’arte, Tipografia Stefano Vestrucci e Figlio, Bagno di Romagna, 1935 – XIII;
A. Polloni, Toponomastica Romagnola, Olschki, Firenze 1966, rist. 2004;
P. Zangheri, La Provincia di Forlì nei suoi aspetti naturali, C.C.I.A.A. Forlì, Forlì 1961, rist. anastatica Castrocaro Terme 1989;
Carta Escursionistica, Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, S.E.L.C.A., Firenze;
Parco nazionale delle foreste casentinesi. Carta dei sentieri 1:25.000, N.20, Monti editore, 2019;
Link https://geo.regione.emilia-romagna.it/schede/geositi;
Link www.mokagis.it/html/applicazioni_mappe.asp.
sulla destra del Bidente di Ridracoli, raggiungibile per sentieri non segnati da Case Monte di Valle
Testo di Bruno Roba - Ridràcoli è facilmente raggiungibile tramite la S.P. 4 del Bidente da cui si stacca la S.P. 112 Isola-Biserno-Ridràcoli lunga km 8,7. Dalla provinciale Catinaio è raggiungibile in 1,7 km tramite lo stradello che attraversa il Bidente e transita dalle Case Monte di Valle.
Le seguenti foto sono state scattate da Bruno Roba, che ha anche inserito i testi, e qui riprodotte su autorizzazione dell’autore.
00a1 – 00a2 - 00a3 – Dal Canale del Pentolino, sulla Giogana presso Poggio Scali, panoramica settentrionale fino all’Adriatico mentre oltre il Crinale della Vacca si nota la parte terminale della Valle di Ridracoli da Biserno fino a Isola (e Santa Sofia), con scorcio della sequenza di dorsali trasversali paesaggisticamente rilevanti per gli estesi affioramenti della Formazione Marnoso Arenacea (10/11/14 – 16/08/16).
00a4 – 00a5 – 00a6 - Da Ronco dei Preti, panoramica dell’intero tratto terminale del contrafforte secondario, che va a digradare con il Monte Carnovaletto e il Poggio della Rondinaia, da cui si stacca la sequenza di dorsali che determinano il succedersi delle valli trasversali al Bidente di Ridràcoli, tra le quali si riconoscono, nell’ordine, quelle percorse dai Fossi delle Casine, del Catinaio e delle Stolle, dove spiccano gli affioramenti del Geosito di interesse regionale Sinclinale di Poggio delle Stolle (24/10/18).
00b1/00b4 – Dai pressi di Poggio Castellina, vedute del versante opposto pressoché frontalmente alle valli dei Fossi delle Stolle e del Catinaio, con indicazione del fabbricato del Catinaio e dell’abetina che ricopre il ronco di Sabbione, oltre che dei tracciati delle piste che li raggiungono (28/08/18).
00c1/00c4 – Dal Castello di Biserno, panoramica del versante opposto con scorcio della valle del Fosso del Catinaio di cui si nota il crinale che la separa da quella del Fosso delle Stolle, con affioramenti appartenenti al Geosito detto Sinclinale di Poggio delle Stolle (7/10/17).
00d1/00d4 – Panoramica dai pressi di Biserno da cui appare l’imponenza degli opposti crinali e si evidenziano gli affioramenti del geosito (27/12/16).
00e1 – 00e2 – Dalla SP 112, vedute verso la valle del Catinaio (13/08/18).
00e3 – 00e4 – 00e5 – Dalla dorsale che separa i fossi del Catinaio e delle Stolle, scorci del Catinaio (6/08/18).
00f1 - Schema cartografico della valle del Fosso del Catinaio con indicazione del perimetro del Geosito.
00f2 – Schema cartografico da mappa del XIX sec. che, nella sua essenzialità, evidenziava il tracciato viario che da Isola raggiungeva Ridràcoli a mezzacosta transitando da Biserno. La toponomastica riprende, anche nella grafica, quella originale.
00f3 – 00f4 - Schema da mappa catastale della prima metà dell’Ottocento, evidenziante il sistema insediativo, con utilizzo della toponomastica originale, integrata a fini orientativi con utilizzo di grassetto nero e confronto schematico tra cartografia antica e moderna da cui si rilevano le modifiche planimetriche e alla viabilità intercorse nell’ultimo secolo.
00f5 – Schema da cartografia della prima metà del ‘900, prima della realizzazione della viabilità moderna.
00g1/00g5 – Il tratto di fondovalle del Fosso del Catinaio presso il guado dell’antica mulattiera proveniente dalla Val di Spugna (6/08/18).
00g6 – Un ramo del Fosso del Catinaio all’attraversamento della mulattiera verso Sabbione (6/08/18).
00h1/00h8 – La pista/mulattiera dalla Val di Spugna, con scorci del Bidente (6/08/18).
00h9 – L’attraversamento del Fosso del Catinaio (6/08/18).
00h10/00h15 – Consistenti resti della mulattiera che risale verso Catinaio, raggiungendolo (6/08/18).
00i1/00i7 – La pista che giunge al Catinaio da C.se Monte di Valle e prosegue per un tratto verso Sabbione, divenendo poi mulattiera (6/08/18).
00l1/00l7 – Catinaio, con vedute verso il crinale di separazione dalla Valle delle Stolle e gli affioramenti del Geosito (6/08/18).