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Fonte dell'Asna

inserita da Bruno Roba
Comune : Santa Sofia
Tipo : sorgente
Altezza mt. : 883
Coordinate WGS84: 43 53' 01" N , 11 48' 17" E
Toponimo nell'arco di
notizie :

Testo di Bruno Roba (30/06/2019 - Agg. 8/10/2023) - Nel contesto del sistema orografico del versante emiliano-romagnolo dell’Appennino Settentrionale, l’Alta Valle del Fiume Bidente nel complesso dei suoi rami di origine (delle Celle, di Campigna, di Ridràcoli, di Pietrapazza/Strabatenza), assieme alle vallate collaterali, occupa una posizione nord-orientale, in prossimità del flesso che piega a Sud in corrispondenza del rilievo del Monte Fumaiolo. L’assetto morfologico è costituito dal tratto appenninico spartiacque compreso tra il Monte Falterona e il Passo dei Mandrioli da cui si stacca una sequenza di diramazioni montuose strutturate a pettine, proiettate verso l’area padana secondo linee continuate e parallele che si prolungano fino a raggiungere uno sviluppo di 50-55 km: dorsali denominate contrafforti, terminano nella parte più bassa con uno o più sproni mentre le loro zone apicali fungenti da spartiacque sono dette crinali, termine che comunemente viene esteso all’insieme di tali rilievi: «[…] il crinale appenninico […] della Romagna ha la direzione pressoché esatta da NO a SE […] hanno […] orientamento, quasi esatto, N 45° E, i contrafforti (e quindi le valli interposte) del territorio della Provincia di Forlì e del resto della Romagna.» (P. Zangheri, 1961, rist.anast. 1989, p. 9, cit.). L’area, alla testata larga circa 18 km, è nettamente delimitata da due contrafforti principali che hanno origine, ad Ovest, «[…] dal gruppo del M. Falterona e precisamente dalle pendici di Piancancelli […]» (P. Zangheri, 1961, rist.anast. 1989, p. 14, cit.) e, ad Est, da Cima del Termine; in quell’ambito si staccano due contrafforti secondari e vari crinali e controcrinali minori delimitanti le singole vallecole del bacino idrografico.

La Valle del Fiume Bidente di Ridràcoli riguarda quel ramo intermedio del Bidente delimitato, ad Est, dall’intero sviluppo del contrafforte secondario che si diparte da Poggio allo Spillo (collegando Poggio della Bertesca, Croce di Romiceto, i Monti Moricciona, La Rocca, Marino, Pezzoli, Poggio Busca, già Croce La Lastra, e il Monte Carnovaletto) per concludersi con il Raggio delle Rondini digradando a valle di Isola costretto dalla confluenza del Fiume Bidentino o Torrente Bidente di Fiumicino nel Fiume Bidente. Ad Ovest la valle è delimitata dall’intero sviluppo del contrafforte secondario che si distacca da Poggio Scali e che subito precipita ripidissimo disegnando la sella di Pian del Pero, serpeggiante evidenzia una sequenza di rilievi (i Poggi della Serra e Capannina, l’Altopiano di S.Paolo in AlpePoggio SquillaRonco dei Preti e Poggio Collina, per terminare con Poggio Castellina) fino a digradare presso il ponte sul Fiume Bidente di Corniolo a monte di Isola, costretto dalla confluenza del Fiume Bidente di Ridràcoli nel Fiume Bidente di Corniolo.

Il bacino idrografico del Fiume Bidente di Ridràcoli, di ampiezza molto superiore rispetto alle valli collaterali e che vede il lago occupare una posizione baricentrica, con l’asta fluvio/lacustre f.so Lama/invaso/fiume posizionata su un asse mediano Nord-Sud, mostra una morfologia molto differenziata rispetto al suo baricentro. L’area sorgentifera, con la realizzazione dell’invaso artificiale, si differenzia tra quella che lo alimenta e quella a valle della diga che alimenta direttamente il fiume. A monte l’area imbrifera confluisce in cinque corsi d’acqua principali che costituiscono i corrispondenti bracci lacustri di cui si compone il lago. Essi sono il Fosso delle Macine, poi di Campo alla Sega, il Fosso degli Altari e il Fosso della Lama, l’asta torrentizia costituita dalla sequenza dei Fossi del Ciriegiolone, dell’Aiaccia e del Molinuzzo e il Fosso del Molino

A valle dell’invaso, in dx idrografica il versante vallivo mostra una particolare complessità morfologica per la sequenza di impervie dorsali che si distaccano dal contrafforte secondario orientale, evidenziando vaste porzioni esposte di fitte stratificazioni marnoso-arenacee e separando le 8 vallate trasversali dove scorrono i principali affluenti fluviali. Da monte a valle si susseguono, i Fossi dei Tagli, Corneta, delle Casine, del Catinaio, delle Stolle, di Ronco Vecchio, di Val Spugna o Rio delle Valli e il Fosso delle Corneta, scorrenti in sistemi vallivi che, in prevalenza, si attestano sul contrafforte secondario o sue dirette diramazioni e che, a partire dalla Valle del Catinaio, divengono progressivamente profondi e fortemente accidentati, infatti mostrando, dalle aree di crinale verso la pianura, molti accavallamenti stratigrafici che interessano la Formazione Marnoso Arenacea con creazione di effetti paesaggistici di notevole risalto.

In sx idrografica, la decisa deviazione del contrafforte secondario successiva a Ronco dei Preti e precedente all'allineamento finale Poggio Collina-Poggio Castellina, dopo aver delimitato lo sviluppo dell'ampia valle del Rio Bacine, dà luogo ad uno sfrangiamento di dorsali comportante una particolare complessità morfologica del versante dando origine ai sistemi vallivi adiacenti relativi al Fosso di Trappiano, con il suo ramo del Fosso di Lavacchio, ed al Fosso di Canforchisio, con il suo ramo del Fosso delle Fossatelle. Successivamente questo versante del bacino idrografico prosegue in un’alternanza di pendii più dolci a prato-pascolo e di tratti intensamente deformati e brecciati, per la diversa giacitura e disgregabilità dell’ambiente marnoso-arenaceo, sviluppando le ramificazioni di minore rilievo dei Fossi di Val del Nespolo (affluente del Fosso di Canforchisio), della Pucaja, di Biserno, di Balzaino, di Vignale, dei Soldoni, della Busca e del Cappellano.

Dall’Altopiano di S. Paolo in Alpe si stacca una lunga ed arcuata dorsale, che si affila nel così noto Crinale della Vacca, che termina contro l’ansa del Bidente posta tra la diga ed il Castello di Ridràcoli, affiancando il Lago di Ridràcoli. Questa dorsale costituisce il ripido versante esposto a settentrione della Valle del Rio Bacine mentre la testata si sviluppa tra l’Altopiano di S. Paolo in Alpe Poggio Squilla e il versante esposto a meridione coincide con il tratto di contrafforte di Ronco dei Preti, dove hanno origine i due principali affluenti Rio del Castagno e Fosso del Castagno, mentre storicamente il Rio del Castagno aveva origine dalla testata montana e il Fosso delle Bacine ne costituiva il tratto finale; successivamente è stata distinta l’origine del Fosso del Castagno dall’Altopiano di S. Paolo in Alpe, alla cui confluenza con il Rio del Castagno dovrebbe attribuirsi l'origine del Rio Bacine. Su due rami del Rio del Castagno si trovano una anonima Fonte (del Castagno?) e la Fonte Asna o dell’Asna o dell’Asina, tradotto dal romagnolo, anche se la trascrizione corretta sarebbe «ÊSNA, s.f. Asina, Miccia. La femmina dell’asino.» (A. Morri, 1840, p. 303, cit.), ma vi è anche «ASNAZZ, s.m. Asinaccio, Asinone, accr. e pegg. di asino.» (A. Morri, 1840, p. 84, cit.).

La valle è caratterizzata dalla tipica asimmetria geo-morfologica tipica dell’ambiente marnoso-arenaceo con una dx orografica, esposta a Nord, con strati a reggipoggio e versanti ripidi e stabili, dove non si è mai manifestata alcuna attività agricola o pastorale. Il versante meridionale, in sx orografica, presenta strati a franapoggio a pendio più dolce e franosità da scivolamento, aggravata in passato dal disboscamento e dal pascolo: quest’area presenta le maggiori difficoltà di rinaturalizzazione ed ampie aree di rimboschimento restaurativo con pinacee. Questo ovviamente era il versante insediativo, infatti, nella parte più a monte, vi sorgevano i fabbricati di Casette o Le Casette già Casetta, La Bucaccia, Ronconi o C. Ronconi, Valdoppia già Val di Oppia o St.le Valdoppio e Sermolino. Presso Ronconi sorge già dal 1784 la Maestà Maria Mater Gratiae o Maestà Ronconi. Nel fondovalle sorgevano Rio di Castagno, Cà della Grassa già Cà della grassa e La Bacina o Bacie. Il primo e l’ultimo sono insediamenti scomparsi a seguito della realizzazione di opere legate all’invaso, mentre Cà della Grassa, ancora presente nella tavoletta di impianto in scala 1:50.000 (1894) della Carta d’Italia I.G.M., nei primi decenni del XX sec. risultava ormai allo stato di rudere, come riportato dalla successiva tavoletta in scala 1:25.000 (1937).

Presso la mulattiera che collega gli insediamenti della valle si trova un esemplare monumentale schedato di Quercus pubescens, la Roverella delle Casette, ormai di oltre 200 anni di età e 11 m di altezza.

Per approfondimenti ambientali e storici si rimanda alla scheda toponomastica Valle del Bidente di Ridràcoli e/o relative ad acque, rilievi e insediamenti citati.

RIFERIMENTI   

AA. VV., Dentro il territorio. Atlante delle vallate forlivesi, C.C.I.A.A. Forlì, 1989;

C. Bignami (a cura di), Il popolo di Ridracoli, NUOVA GRAFICA snc, Santa Sofia 1995;

A. Morri, Vocabolario ROMAGNOLO-ITALIANO, Pietro Conti all’Apollo, Faenza 1840;

M. Gasperi, Boschi e vallate dell’Appennino Romagnolo, Il Ponte Vecchio, Cesena 2006;

N. Graziani (a cura di), Romagna toscana, Storia e civiltà di una terra di confine, Le Lettere, Firenze 2001;

P. Zangheri, La Provincia di Forlì nei suoi aspetti naturali, C.C.I.A.A. Forlì, Forlì 1961, rist. anast. Castrocaro Terme 1989;

Parco nazionale delle foreste casentinesi. Carta dei sentieri 1:25.000, N.20, Monti editore, 2019;

Carta Escursionistica scala 1:25.000, Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, S.E.L.C.A., Firenze

Link www.mokagis.it/html/applicazioni_mappe.asp.

Percorso/distanze :

Testo di Bruno Roba - La Valle del Rio Bacine è facilmente osservabile panoramicamente dalla viabilità di crinale del contrafforte tra San Paolo in Alpe e Ronco dei Preti ed il suo versante insediativo e attraversato dal sentiero CAI 233 da S. Paolo in Alpe a Ridràcoli, 4,6 km al cancello della strada per la diga. La Fonte dell’Asna si trova a 3,4 km dal cancello della strada per la diga e a 1,2 km da S. Paolo in Alpe.

foto/descrizione :

Le foto sono state scattate da Bruno Roba, che ha anche inserito i testi, e qui riprodotte su autorizzazione dell'autore
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001 - 002 – Dal Monte Penna, veduta panoramica sulla Valle di Ridràcoli, delimitata dal contrafforte da cui si staccano le dorsali che delimitano il sistema vallivo afferente all’invaso. È evidenziata la Valle del Rio Bacine (7/02/11).

003 – 004 – Dal varco del Canale del Pentolino, sulla Giogana, e da Poggio Scali, vedute del contrafforte e della Valle del Rio Bacine (2/09/11 – 11/12/14).

005/009 – Dall’Altopiano di S. Paolo in Alpe, vedute della Valle del Rio Bacine con localizzazione approssimativa del sito della fonte (21/11/18 – 29/11/18).

010 - Schema da cartografia moderna con individuazione del bacino idrografico del Rio Bacine e suoi affluenti Rio del Castagno e Fosso del Castagno.

011/014 – La Fonte dell’Asna presso la mulattiera, oggi sent.233 (10/12/15).

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