Torre di Valdoppio
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Comune :
Predappio
Tipo : casa isolata
Altezza mt. : 522
Coordinate WGS84: 44 01' 57" N , 11 57' 01" E
notizie : ai confini fra i comuni di Predappio e Civitella
Ricordato dal D'Annunzio nella Francesca da Rimini fra i castelli appartenuti ai Manfredi, citato nella descriptio Romandiole (1371) del card. Anglico : "Castrum Valdopoli è nella sommità di un'altissima collina, ha il cassero e una torre fortissima, è atto alla guerra e confina con Particeto, Civitella e la fiumana di Galeata. Vi sono 22 focolari- ed appartiene al conte Nicola di Giaggiolo."
Secondo il Mambrini era uno dei castelli più belli e grandiosi della Romagna, risalente probabilmente all'età romanica, ma nel 1932 esistevano solo i resti di una torre rovinata nel 1913.
sempre dal Mambrini viene riportata una leggenda popolare:
Piacemi riferire quella che ho sentito raccontare da un vecchio colono del luogo. Mentre un giorno un contadino era sulla cima del monte, presso la torre, colla cesta trainata dai buoi, trovò un grosso gomitolo di lana. Caricò quel gomitolo nella cesta, e all'istante i buoi rallentarono il passo e furono poi costretti a fermarsi per la grande fatica. Supponendo che ciò dipendesse da quel gomitolo, il contadino lo tolse dalla cesta e lo gettò giù per la china del monte.
Il gomitolo rotolando gettava fiamme e faville con grande fracasso. Fu detto che in quel gomitolo si nascondeva il demonio.
Ricordato dal D'Annunzio nella Francesca da Rimini fra i castelli appartenuti ai Manfredi, citato nella descriptio Romandiole (1371) del card. Anglico : "Castrum Valdopoli è nella sommità di un'altissima collina, ha il cassero e una torre fortissima, è atto alla guerra e confina con Particeto, Civitella e la fiumana di Galeata. Vi sono 22 focolari- ed appartiene al conte Nicola di Giaggiolo."
Secondo il Mambrini era uno dei castelli più belli e grandiosi della Romagna, risalente probabilmente all'età romanica, ma nel 1932 esistevano solo i resti di una torre rovinata nel 1913.
sempre dal Mambrini viene riportata una leggenda popolare:
Piacemi riferire quella che ho sentito raccontare da un vecchio colono del luogo. Mentre un giorno un contadino era sulla cima del monte, presso la torre, colla cesta trainata dai buoi, trovò un grosso gomitolo di lana. Caricò quel gomitolo nella cesta, e all'istante i buoi rallentarono il passo e furono poi costretti a fermarsi per la grande fatica. Supponendo che ciò dipendesse da quel gomitolo, il contadino lo tolse dalla cesta e lo gettò giù per la china del monte.
Il gomitolo rotolando gettava fiamme e faville con grande fracasso. Fu detto che in quel gomitolo si nascondeva il demonio.
Percorso/distanze : sulla strada sterrata Civitella - Porcentico a 3,5 Km dalla Bidentina
foto/descrizione :