Fonte dei Cerri
Testo di Bruno Roba (24/04/2021)
Nel contesto del sistema orografico del versante emiliano-romagnolo dell’Appennino Settentrionale, l’Alta Valle del Fiume Bidente nel complesso dei suoi rami di origine (delle Celle, di Campigna, di Ridràcoli, di Pietrapazza/Strabatenza), assieme alle vallate collaterali, occupa una posizione nord-orientale, in prossimità del flesso che piega a Sud in corrispondenza del rilievo del Monte Fumaiolo. L’assetto morfologico è costituito dal tratto appenninico spartiacque compreso tra il Monte Falterona e il Passo dei Mandrioli da cui si stacca una sequenza di diramazioni montuose strutturate a pettine, proiettate verso l’area padana secondo linee continuate e parallele che si prolungano fino a raggiungere uno sviluppo di 50-55 km: dorsali denominate contrafforti, terminano nella parte più bassa con uno o più sproni mentre le loro zone apicali fungenti da spartiacque sono dette crinali, termine che comunemente viene esteso all’insieme di tali rilievi: «[…] il crinale appenninico […] della Romagna ha la direzione pressoché esatta da NO a SE […] hanno […] orientamento, quasi esatto, N 45° E, i contrafforti (e quindi le valli interposte) del territorio della Provincia di Forlì e del resto della Romagna.» (P. Zangheri, 1961, rist.anast. 1989, p. 9, cit.). L’area, alla testata larga circa 18 km, è nettamente delimitata da due contrafforti principali che hanno origine, ad Ovest, «[…] dal gruppo del M. Falterona e precisamente dalle pendici di Piancancelli […]» (P. Zangheri, 1961, rist.anast. 1989, p. 14, cit.) e, ad Est, da Cima del Termine; in quell’ambito si staccano due contrafforti secondari e vari crinali e controcrinali minori delimitanti le singole vallecole del bacino idrografico.
In particolare, la Valle del Fiume Bidente di Ridràcoli riguarda quel ramo intermedio del Bidente delimitato, ad Ovest, dall’intero sviluppo del contrafforte secondario che si distacca da Poggio Scali e che subito precipita ripidissimo disegnando la sella di Pian del Pero, serpeggiante evidenzia una sequenza di rilievi (i Poggi della Serra e Capannina, l’Altopiano di S.Paolo in Alpe, Poggio Squilla, Ronco dei Preti e Poggio Collina, per terminare con Poggio Castellina) fino a digradare presso il ponte sul Fiume Bidente di Corniolo a monte di Isola, costretto dalla confluenza del Fiume Bidente di Ridràcoli nel Fiume Bidente di Corniolo. Ad Est la valle è delimitata dall’intero sviluppo del contrafforte secondario che si diparte da Poggio allo Spillo (collegando Poggio della Bertesca, Croce di Romiceto, i Monti Moricciona, La Rocca, Marino, Pezzoli e Carnovaletto) per concludersi con il promontorio della Rondinaia digradando a valle di Isola costretto dalla confluenza del Fiume Bidentino o Torrente Bidente di Fiumicino nel Fiume Bidente. La Rondinaia è nota per il castello con la sua torre «[…] baluardo di antica potenza, elevato fin dai tempi romani alla difesa contro le orde barbariche che dal nord d’Europa scendevano a depredare le belle contrade d’Italia.» (D. Mambrini, 1935 – XIII, p. 274, cit.).
Il bacino idrografico, di ampiezza molto superiore rispetto alle valli collaterali e che vede il lago occupare una posizione baricentrica con l’asta fluvio/lacustre f.so Lama/invaso/fiume posizionata su un asse mediano Nord-Sud, mostra una morfologia molto differenziata rispetto al suo baricentro. L’area sorgentifera, con la realizzazione dell’invaso artificiale, si differenzia tra quella che lo alimenta e quella a valle della diga che alimenta direttamente il fiume. A monte l’area imbrifera confluisce in cinque corsi d’acqua principali che costituiscono i corrispondenti bracci lacustri di cui si compone il lago. Essi sono il Fosso delle Macine, poi di Campo alla Sega, il Fosso degli Altari e il Fosso della Lama, tranne l’ultimo provenienti dal tratto di bastionata interna alla Riserva Integrale di Sasso Fratino. Quindi l’asta torrentizia costituita dalla sequenza dei Fossi del Ciriegiolone, dell’Aiaccia e del Molinuzzo, proveniente dall’anfiteatro generato dal contrafforte secondario nel distaccarsi dallo spartiacque appenninico a Poggio Scali. Infine, il Fosso del Molino, originato dalla confluenza tra il Fosso Rogheta e il Fosso di Romiceto. A valle dell’invaso, mentre in sx idrografica il bacino idrografico si restringe in un’alternanza di pendii più dolci a prato-pascolo e di tratti intensamente deformati e brecciati, per la diversa giacitura e disgregabilità dell’ambiente marnoso-arenaceo, in dx idrografica il versante vallivo mostra una particolare complessità morfologica per la sequenza di impervie dorsali che si distaccano dal contrafforte secondario orientale, evidenziando vaste porzioni esposte di fitte stratificazioni marnoso-arenacee e separando le 8 vallate trasversali dove scorrono i principali affluenti fluviali. Da monte a valle si susseguono, il Fosso dei Tagli, il Fosso Corneta, il Fosso delle Casine, il Fosso del Catinaio, il Fosso delle Stolle, il Fosso di Ronco Vecchio, il Fosso di Val Spugna o Rio delle Valli e il Fosso di Campitello o delle Corneta che, in prevalenza, si attestano sul contrafforte secondario o sue dirette diramazioni.
Subito a valle del promontorio disegnato da una pronunciata ansa del Bidente dove sorge il polo antico, civile e religioso, di Ridràcoli, si immette il Fosso Corneta (c.d. dal latino cornetum o cornietum, terra a cornioli), il cui bacino idrografico si attesta sul lungo tratto di dorsale compreso tra la Ripa di Ripastretta e la Colla del Monte, che comprende il Passo del Vinco, il Monte La Rocca e il Passo della Colla. Le delimitazioni laterali sono costituite, a SO, dalla lunga dorsale che si distacca dal contrafforte all’altezza di Ripa di Ripastretta terminando con il promontorio di Ridràcoli (anticamente detto Raggio delle Putine), di separazione dalla Valle del Fosso dei Tagli, a N, dalla dorsale che si distacca dalla Colla del Monte (compresa tra i Monti La Rocca e Marino), che evidenzia Poggio la Vecchia. In base al Catasto Toscano del 1826-34 il fosso aveva origine dalla convergenza della ramificazione a ventaglio dei Fossi del Calcinajo, del Fondo, della Fornace, e delle Putane o della Valle. Falde idriche provenienti da Poggio La Vecchia alimentano la Fonte dei Cerri (datata 1881 e prossima a Cornete) e una fonte presso Il Poggiolo; esse sono adiacenti alla S.F. Ridràcoli-Passo del Vinco così come la fonte prossima all’Alpicella, alimentata dalle falde del Fosso della Valle provenienti dal Monte La Rocca.
Per approfondimenti ambientali e storici si rimanda alla scheda toponomastica Valle del Bidente di Ridràcoli e/o relative ad acque, rilievi e insediamenti citati.
RIFERIMENTI
G.L. Corradi (a cura di), Il Parco del Crinale tra Romagna e Toscana, Alinari, Firenze 1992;
G.L. Corradi e N. Graziani (a cura di), Il bosco e lo schioppo. Vicende di una terra di confine tra Romagna e Toscana, Le Lettere, Firenze 1997;
M. Gasperi, Boschi e vallate dell’Appennino Romagnolo, Il Ponte Vecchio, Cesena 2006;
N. Graziani (a cura di), Romagna toscana, Storia e civiltà di una terra di confine, Le Lettere, Firenze 2001;
D. Mambrini, Galeata nella storia e nell’arte, Tipografia Stefano Vestrucci e Figlio, Bagno di Romagna, 1935 – XIII;
A. Polloni, Toponomastica Romagnola, Olschki, Firenze 1966, rist. 2004;
P. Zangheri, La Provincia di Forlì nei suoi aspetti naturali, C.C.I.A.A. Forlì, Forlì 1961, rist. anast. Castrocaro Terme 1989;
Parco nazionale delle foreste casentinesi. Carta dei sentieri 1:25.000, N.20, Monti editore, 2019;
Carta Escursionistica scala 1:25.000, Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, S.E.L.C.A., Firenze
Link www.mokagis.it/html/applicazioni_mappe.asp.
Testo di Bruno Roba
La Valle del Fosso Corneta è interamente attraversabile tramite la S.F. Ridràcoli-Passo del Vinco, in alcuni tratti corrispondente alla Mulattiera di Ridràcoli, mentre tratti dell’antica via si vedono facilmente tra il ponte e la chiesa di Ridràcoli e presso il fabbricato Le Putine. La Fonte dei Cerri si trova sul tornante stradale a monte di Cornete, a km 1,5 dalla chiesa.
Le foto sono state scattate da Bruno Roba, che ha anche inserito i testi, e qui riprodotte su autorizzazione dell'autore.
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00a1/00a4 – Vedute della Valle del Fosso Corneta dal versante opposto in corrispondenza di Poggio Collina, con particolari delle aree dei poderi, tra cui il fabbricato di Cornete, presso il quale si trova la Fonte dei Cerri (28/03/18).
00b1 – 00b2 – 00b3 – Dal Crinale della Vacca e suo versante presso Ridondone, vedute di parte della Valle del Corneta, con indice fotografico (22/12/16).
00c1 - Schema cartografico del bacino idrografico del Fosso Corneta.
00d1 – 00d2 – 00d3 – La Fonte dei Cerri, risistemata con lapide datata 1881, lungo la S.F. Ridràcoli-Passo del Vinco a monte di Cornete, è alimentata da falde provenienti da Poggio La Vecchia (19/07/16).