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Fonte della Spungazza

inserita da Bruno Roba
Tipo : sorgente
Altezza mt. : 670
Coordinate WGS84: 43 51' 17" N , 11 52' 50" E
Toponimo nell'arco di
notizie :

Testo di Bruno Roba (4/08/2022) - Il bacino idrografico del Fosso del Trogo con i suoi principali affluenti, ovvero i Fossi delle Fiurledelle Casedel Poggiolodel Troghetto e del Poderino, si attesta sul tratto di contrafforte secondario successivo alla sella tra il Paretaio e Siepe dell’Orso (di passo tra le valli di Ridràcoli e Pietrapazza) che, alle estremità, evidenzia i picchi di Croce di Romiceto e Monte Moricciona, intercalati da ulteriori picchi e varie selle, tra cui quelle di Maestà di Valdora e Casanova dell’Alpe. Dal picco a meridione del Monte Moricciona incombente su Casanova dell’Alpe si stacca una dorsale che, con sviluppo irregolare e disallineato, principalmente punta su Pian del Ponte, come sopraddetto incurvandosi e convergendo con l’opposta dorsale proveniente dal Monte Castelluccio a chiudere la Valle di Pietrapazza, secondariamente sfrangiandosi generando i sottobacini degli affluenti in sx idrografica del Fosso del Trogo, tra cui il Fosso del Palaino di Mezzo e il Fossetto o Fosso del Trogo. Dal picco quota 838 posto a monte di Trogo una dorsale secondaria punta su La Cortina andando a chiudere questo versante vallivo, che, tra l’altro, lungo la Mulattiera di Casanova (oggi sent. 211 CAI) evidenzia i resti della Fonte Matta e la nota Fonte della Spungazza. Dal rilievo posto dietro Siepe dell’Orso, anticamente forse detto Monte di Valprandola, si genera una biforcazione: mentre il contrafforte prosegue come descritto, si stacca una dorsale, anticamente detta La Balza o Raggio della Balza, comprendente il Monte Roncacci e dividente dalle valli dei Fossi dei Poderini e di Cà dei Maestri, che, andando principalmente a terminare sul Bidente prima de La Cortina, genera i sottobacini in dx idrografica del Trogo, tra cui il Fosso di Casa Santoni.

Per l’inquadramento territoriale v. schede Valle del Bidente di PietrapazzaFiume Bidente di Pietrapazza e Fosso del Trogo.

Tra il XIX secolo e la prima metà del XX si assiste alla completa ri-organizzazione della viabilità locale e di crinale, che culminerà con la classificazione delle Mulattiere colleganti anche trasversalmente le vallate collaterali, come p.es. testimoniano i cippi stradali installati negli anni ’50 all’inizio di molte di esse, così classificandole e specificandone l’uso escluso ai veicoli (alcune strade forestali verranno realizzate solo al termine del ventennio successivo).

Il vecchio tracciato di fondovalle della Mulattiera del Bidente iniziava al Ponte di Cà Morelli, sul ramo fluviale di Strabatenza, in collegamento con il tracciato della Traversa di Romagna per Bagno, e correva vicino al fiume, attraversandolo spesso tramite numerosi ponti alla ricerca della situazione orografica più favorevole. A Pian del Ponte – la Bottega, c.d. «[…] per l’appalto di generi vari e di monopolio che v’era.» (G. Marcuccini, Le valli alte del Bidente: un cammino nella memoria, in: G.L. Corradi, a cura di, 1992, p. 120, cit.), dove si trova un sistema di ponti antichi e moderni (Ponte del Faggio) e due cippi segnalano l’incrocio con la Mulattiera di Ridràcoli, iniziava il tratto intermedio Ponte Bottega-Pietrapazza della mulattiera di fondovalle e una colonnina indicava la deviazione relativa al tratto Rio Salso-S. Piero in Bagno. Sulle pietre cantonali delle case era incisa la distanza in km intercorrente in direzione Pietrapazza (p.es.: a Cetoraia km 0,610 fino a Campo di Sopra e qui km 1,200 fino a Cà Micheloni). Il Ponte Bottega o di Strabatenza in pietrame ad arco a tutto sesto, posto all’inizio della Mulattiera di Casanova (insieme alla Casina del Ponte che ne osserva il transito costituisce un interessante scorcio paesaggistico) si può considerare il primo sul Bidente di Pietrapazza. Da la Bottega la Mulattiera di Casanova risaliva la valle del Trogo, trovando, poco a monte del podere del Trogo, la Fonte della Spungazza.  

Per approfondimenti si rimanda alle schede toponomastiche relative ad acque, rilievi e insediamenti citati.

RIFERIMENTI   

AA. VV., Dentro il territorio. Atlante delle vallate forlivesi, C.C.I.A.A. Forlì, 1989;

G.L. Corradi (a cura di), Il Parco del Crinale tra Romagna e Toscana, Alinari, Firenze 1992;

G.L. Corradi e N. Graziani (a cura di), Il bosco e lo schioppo. Vicende di una terra di confine tra Romagna e Toscana, Le Lettere, Firenze 1997; 

M. Gasperi, Boschi e vallate dell’Appennino Romagnolo, Il Ponte Vecchio, Cesena 2006;

N. Graziani (a cura di), Romagna toscana, Storia e civiltà di una terra di confine, Le Lettere, Firenze 2001;

A. Polloni, Toponomastica Romagnola, Olschki, Firenze 1966, rist. 2004;

P. Zangheri, La Provincia di Forlì nei suoi aspetti naturali, C.C.I.A.A. Forlì, Forlì 1961, rist. anast. Castrocaro Terme 1989;

Bagno di Romagna, Carta dei sentieri, Istituto Geografico Adriatico, Longiano 2008;

Carta Escursionistica scala 1:25.000, Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, S.E.L.C.A., Firenze;

Link https://geo.regione.emilia-romagna.it/schede/geositi/scheda.jsp?id=1659;

Link www.mokagis.it/html/applicazioni_mappe.asp.

Percorso/distanze :

Testo di Bruno Roba -  La Fonte della Spungazza si trova a 1 km dal Trogo si trova lungo il sent. 211 CAI Molinaccio-La Cortina-Casanova dell'Alpe, a 1,8 km da Casanova dell’Alpe, raggiungibile tramite la S.F. Grigiole-Poggio alla Lastra, ovvero a 2,7 km dal Molino delle Cortine, raggiungibile tramite la S.F. Poggio alla Lastra-Pietrapazza.

foto/descrizione :

Le seguenti foto sono state scattate da Bruno Roba, che ha anche inserito i testi, e qui riprodotte su autorizzazione dell’autore.

Nota – Per visualizzare le foto nel loro formato originale salvarle sul proprio computer, oppure se il browser lo consente tasto destro sulla foto e Apri immagine in un’altra scheda.

00a1/00a4 – Dal Monte Piano, sul contrafforte principale che si stacca da Cima del Termine, panoramica del pressoché intero contrafforte secondario, che, staccandosi dallo Spartiacque Appenninico a Poggio allo Spillo, si scorge fino a Monte Pezzoli: il complesso vallivo del Fosso del Trogo rimane però defilato e parzialmente occultato dal crinale del Monte Roncacci (nell’indice fotografico le frecce indicano gli insediamenti celati alla vista)); è indicata la posizione approssimativa della Fonte della Spungazza (1/10/12).

00b1 – Schema cartografico del bacino idrografico del sistema vallivo del Fosso del Trogo.

00c1 – 00c2 – A Casanova dell’Alpe il cippo stradale al bivio del sent.211 segnala ancora la Mulattiera di Casanova (27/09/16).

 

00d1 – La mulattiera rasenta le Fiurle (27/09/16).

00e1 - 00e2 – Tratto viario tra Fiurle e Palaine di mezzo (12/10/16).

00f1 - 00f2 - 00f3 - La mulattiera rasenta Palaine di mezzo e i resti di Fonte Matta (12/10/16 - 4/07/17).

00g1/00g16 – Nel tratto tra Palaine e Trogo si trova la Fonte della Spungazza e si attraversa il Fosso del Palaino di mezzo (12/10/16 – 29/10/16).

00h1 - 00h2 – La mulattiera al Trogo, con la maestà (12/10/16 - 4/07/17).

00i1/00i18 – Tra il Trogo e La Cortina la mulattiera attraversa i siti più impervi del tracciato (12/10/16 – 29/10/16).

00l1 – 00l2 – Tratto viario presso La Cortina (12/10/16).

00m1 – 00m2 – 00m3 – Tratto carrabile tra La Cortina e il Mulino delle Cortine  (12/10/16).

00n1/00n6 – Anche l’antico tratto viario in sx idrografica tra l’attraversamento carrabile del Bidente presso il Mulino delle Cortine (forse realizzato in luogo di un antico guado) e il Ponte della Fontanina sul Fosso di Trapisa ha subito modernizzazioni; accanto al ponte rimane, seminascosto, il cippo stradale che segnalava la Mulattiera di Casanova (12/10/16).

00o1/00o4 – Tra il Ponte della Fontanina e il Ponte della Bottega l’antica via ritrova il vecchio tracciato e il cippo stradale che segnala la Mulattiera del Bidente (12/10/16).

00p1 – Elaborazione di una foto degli anni ’80 dove si nota la nuova carrabile per Pietrapazza in dx idrografica, con segnalazione del tratto antico.

00q1/00q4 – Un attraversamento alternativo del Bidente era costituito dal Ponte della Cortina, presso il mulino, documentato almeno alla fine del XIX secolo, rifatto negli anni ’20 e ‘50 (12/10/16).

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