Firenzuola - escursioni - da vedere

Badia di Moscheta mt. 569
Posizione N 44° 4' 28" E 11° 25' 28"
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Sulla strada che da Firenzuola porta al Giogo Scarperia - deviazione sulla sinistra di circa 4 Km

Immersa nel verde, ai margini di un bosco, nei pressi risorante agriturismo e maneggio cavalli.

Fondata nel 1034 dal Beato Rodolfo dei Galigai dell'ordine vallombrosano di S. Giovanni Gualberto, nella più recente Badia del XIV sec. notevole è il cortile porticato. All'interno vi è la sorgente di Moscheta.

sito internet
www.badiadimoscheta.com

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Badia di Moscheta

Cornacchiaia
Posizione N 44° 6' 00 " E 11° 20' 15 "
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Posta sull'antica strada che conduceva al passo dell'osteria bruciata, unico varco dell'appennino prima che la Repubblica Fiorentina ordinasse la costruzione della strada del giogo (1361), Territorio Ubaldiniano, Cornacchiaia (Castrum de ribo Cornoclario) ha una documentazione premillenaria (995)

La Pieve rileva parti antichissime. La tradizione fa risalire la fondazione della Pieve a san Zanobi, vescovo fiorentino.


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Cornacchiaia

Castiglioncello
Posizione N 44° 10' 31" E 11° 28' 50 "
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Al confine fra la Toscana e la Romagna,
sulla SP Montanara poco prima dell'abitato di Moraduccio, sulla sinistra scendendo verso valle, al di là del fiume, scopriamo Castiglioncello.

Antico castello medioevale, oggi borgo fantasma.

Si può raggiungere scendendo a livello del fiume per strada che si incontra poco prima di giungere a Moraduccio, poi passato un ponticino sul fiume Santerno, ripida salita fino al borgo.

approfondimento Castiglioncello

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Castiglioncello

Brento Sanico
Posizione N 44° 7' 56" E 11° 25' 37"
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Borgo antico nelle vicinanze del quale, sul monte Caprile si ergeva un castello degli Ubaldini, oggi distrutto. Attualmente Brento è un paese fantasma, destinato al crollo, inserito in una delle principali aree di escavazione della pietra serena.

approfondisci Brento Sanico

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Brento Sanico

Ca Maggiore
Posizione N 44° 8' 46 " E 11° 27' 6"
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Risalendo la valle da Castel del Rio, poco dopo l'abitato di Coniale, ponte sulla destra con indicazione "Camaggiore".
A circa 500 mt. dal ponte, interessante nucleo, ad oggi ancora stabilmente abitato.
Di origine antichissima, la prima fondazione della Chiesa non è documentata: si ha notizia certa soltanto del patronato ottenuto su di essa nel 1257 dal Cardinale Ottaviano degli Ubaldini

Così la descrive E. Repetti nel1833
Villaggio già castello con antica pieve (S. Giovanni Decollato), nella Comunità Giurisdizione e circa 6 miglia toscane a grecale-levante di Firenzuola, Diocesi e Compartimento
di Firenze.
Risiede presso la ripa sinistra del fiume Santerno, alla base orientale del Monte Coloreta, lungo la via maestra che per quella valle conduce a Castel del Rio, a Imola e in altri paesi della Romagna.
La pieve di Camaggiore conta 303 abitanti

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Ca Maggiore

Casetta di Tiara
Posizione N 44° 5' 44 " E 11° 26' 22"
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Piccolo borgo alle pendici del Poggio Roncaccio, luogo di battaglia nel 1944.
Da Firenzuola procedere in direzione Castel del Rio.
Dopo circa 4 chilometri deviazione segnalata sullla destra.
Si risale il corso del torrente Veccione per 6 chilometri.
Al chilometro 5.3 deviazione sulla destra chiusa da sbarra che conduce a Badia di Moscheta.
Procedendo a sinistra 1,7 chilometri in forte pendenza immersi in fitta abetaia inframezzata da secolari castagni.
Dal piccolo borgo suggestivi panorami.

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Casetta di Tiara
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San Patrizio ai Tirli
Posizione N 44° 9' 30" E 11° 28' 35"
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Interessante parrocchiale documentata fin dall'XI secolo e già intitolata a San Pietro, completamente ricostruita nel 1615 e reintitolata a San Patrizio.
Ristrutturata nel 1929.Si trova al chilometro 3 della provinciale Faggiolana che da Coniale transitando per il passo Paretaio conduce a Palazzuolo sul Senio.

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San Pellegrino
Posizione N 44° 7' 18 " E 11° 26' 9 "
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Sulla Provinciale Montanara, fra Castel del Rio e Fiorenzuola, piccolo centro dominato da una antica e rustica costruzione in arenaria locale affiancata da una piccola chiesa intitolata ai SS Domenico e Giustino, esistente fin dal secolo XII, e documentata da Cencio Cardinal Camarlingo nel catalogo del 1192 fra le chiese della diocesi fiorentina.

Passo della Futa

Importante passo appenninico che unisce il versante Emiliano-Romagnolo con la Toscana.
Dal Passo possibili deviazioni per Firenzuola e la valle del Santerno, per il Passo della Raticosa (distante 13 Km) dal quale si può poi percorrere la valle del Sillaro oppure dell'Idice ed infine deviazione per Roncobilaccio, Castglione dei Pepoli e Bologna.

approfondimento passo Futa

CIMITERO TEDESCO DELLA FUTA
Posizione N 44° 5' 46 " E 11° 16' 19 "
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Cimitero militare, posto sul Passo della Futa, realizzato nel 1969 su progetto dell'architetto tedesco Oesterlen, ospita circa 30.683 salme di soldati tedeschi caduti durante l'ultimo conflitto mondiale

passo Futa
Passo della Futa
cimitero Tedesco
cimitero militare Tedesco

Piancaldoli
Posizione N 44° 12' 48" E 11° 25' 50 "
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Patria di Evangelista Torricelli, inventore del barometro.
Nella piazza trapezioidale si trova la chiesa dedicata a S. Andrea apostolo, documentata fin dal 1292, l'attuale edificio ricostruito in stile romanico lombardo, ad unica navata, risale al 1922, il campanile anticamente  poggiava sulla tribuna e il capitello di una bifora portava incisa la data 1725, all'interno si conserva l’esemplare originale del Marzocco, il leone in pietra serena simbolo della Repubblica Fiorentina, posato nel 1490 in paese quando esso passò definitivamente in territorio toscano.
Da notare inoltre il pregevole mosaico posto sopra l'ingresso principale della chiesa raffigurante S. Andrea Apostolo.

PIANCALDOLI nella Valle transappennina del Sillaro. Grosso Villaggio che fu Castello con chiesa prepositura (S. Andrea) nel piviere di Bordignano comunità Giurisdizione e circa miglia toscane 9 a grecale di Firenzuola, Diocesi di Firenze, già d’Imola, Compartimento fiorentino.
(E.Repetti)

A poca distanza dalla parrocchiale la fontana dedicata a Evangelista Torricelli inventore del barometro e della misura della cicloide.

piancaldoli
Piancaldoli
piancaldoli
fontana Evangelista Torricelli
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S. Andrea apostolo

Chiesina dell'Immacolata
Edificata nel 1633 in pieno centro storico da Girolamo Galli ed appartenuta alle famiglie Pietro e Guido Poli, è un vero gioiello di proporzioni architettoniche.
Donata alla parrocchia, restaurata grazie al contributo della Propositura, della Pro loco, di tutti i paesani e di un istituto di credito locale, restituita al culto il 20/6/2010

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Chiesina dell'Immacolata

Passo della Raticosa, Piancaldoli e Sasso di San Zenobi

Passo appenninico posto in testa alla valle del Sillaro, a 13 Km dal Passo della Futa (mt. 903) dal quale si entra in Mugello (val di Sieve).

Scendendo verso Castel San Pietro si incontrano il caratteristico Sasso di San Zenobi, formazione ofiolitica, e l'abitato di Piancaldoli, patria di Evangelista Torricelli, inventore del barometro. Ameno centro montano con caratteristiche costruzioni di stile chiaramente fiorentino.

approfondimento passo Raticosa

Sasso San Zenobi
Posizione N 44°11' 51 " E 11° 23' 4 "

mappa
vedi leggenda

passo Raticosa
passo Raticosa
San Zenobi
sasso San Zenobi

Pietramala
Posizione N 44° 9' 55 " E 11° 20' 7"
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Piccolo nucleo abitato posto a 851 mt sul livello del mare, nei pressi del passo della Raticosa.

Interessante pieve intitolata a San Lorenzo, e nei pressi via Crucis culminante con la Madonnina del Castellaro, monumento a Maria in posizione dominante e panoramica.
Il territorio di Pietramala è caratterizzato dalla presenza di "fuochi perenni" che si sprigionano dal sottosuolo e che destarono l'interesse di personalità illustri, quali il viaggiatore sassone del XVI secolo, Lorenzo Shrader, Alessandro Volta e il Marchese de Sade.

Villaggio con chiesa plebana (S. Lorenzo) e una dogana di frontiera di terza classe nella Comunità Giurisdizione e circa 4 miglia toscane a maestrale di Firenzuola, Diocesi di Firenze, già nel piviere di Mongidori nella Diocesi di Bologna, Compartimento fiorentino.
Risiede sul giogo dell'Appennino centrale, nella parte che acquapende verso il mare Adriatico, tra la dogana delle Filigare, l’albergo del Covigliajo o i così detti fuochi di Pietramala.
La parrocchia di S. Lorenzo a Pietramala nel 1833 contava 437 abitanti.

(E.Repetti)

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Pietramala

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