Bagno di Romagna - dintorni
escursioni - da vedere
Fonte del Chiardovo
Posizione N 43° 49' 48 " E 11° 56' 54 "
Usciti dall'abitato di Bagno verso sud (verso monte) percorsi circa 100 metri sulla destra ha
inizio un vialetto pedonale asfaltato che, costeggiando il torrente Volanello, in poco più di 1 Km conduce alla fonte del
Chiardovo.
Sorgente conosciuta fin dall'antichità, le sue acque che hanno un caratteristico odore di " uovo marcio", sono indicate per piccoli disturbi del fegato e delle vie biliari.
In parte incanalate verso gli stabilimenti termali vengono utilizzate
per terapie inalatorie.
L'attuale fonte, di chiaro stile Littorio, è stata costruita nel 1936
Gualchiere
Posizione N 43° 49' 11 " E 11° 57' 26 "
Seguire la statale verso monte, a circa 1 Km si incontra il il bivio per il passo dei Mandrioli, prendere a sinistra (direzione Verghereto) Poche centinaia di metri e all'altezza di un ponte (sul torrente Capanne) troviamo sulla destra una deviazione (non segnalata) che conduce all'antico borgo, distante circa 100 metri dal ponte. Documentato fin dal XVI secolo, era sede di un mulino, di una segheria ad acqua e di una gualchiera ( mulino ad acqua utilizzato per la lavorazione delle stoffe).
Passo dei Mandrioli
Posizione N 43° 47' 56 " E 11° 54' 52 "
Ardita strada progettata dall'ing. Alcide Boschi, che varca "l'Alpe" al passo dei Mandrioli (mt. 1173) e costruita negli anni 1870-1882.
Importante collegamento con il Casentino, ha di fatto sostituito
l'antico passo Serra (mulattiera-sentiero tutt 'oggi percorribile) che varcava l' "Alpe" poco più a ovest.
Lungo il percorso è possibile ammirare ampi panorami sull 'alta valle del Savio e sui contrafforti dell 'Alpe di Serra.
Interessante sotto l'aspetto geologico il tratto detto "delle scalacce", dove la strada costeggia alte pareti di roccia Marnoso-arenacea, tagliate "a gradoni".
approfondimento passo Mandrioli
scalacce
scalacce
Posizione N 43° 51' 14.9" E 11° 58' 7.88"
Raggiungibile per strada asfaltata (3 Km circa)
da San Piero in Bagno Piazza Allende prendere la strada in fondo
alla piazza, sulla sinistra. Percorse poche centinaia di metri deviazione
segnalata a sinistra.
Oppure per mulattiera (30 minuti), scandita da via Crucis bronzea.
Inizio mulattiera a fianco della chiesa di San Piero.
Antico e potente borgo con
castello posto sulla cima del colle omonimo (mt.676).
Già di proprietà dei conti Guidi, poi dei Gambacorta
ed infine sotto il dominio di Firenze, nel 1527 fu quasi completamente
distrutto dai Lanzichenecchi, che al comando di Carlo di Borbone
marciavano su Roma.
Restano imponenti ruderi e due cisterne.
Sul lato opposto del colle
troviamo il santuario della Madonna di Corzano, edificato nel XVIII
secolo (probabilmente sui ruderi della precedente chiesa del castello)
e più volte
rimaneggiato ed ampliato.
In loco, fino agli ultimi anni del novecento risiedeva un eremita.
approfondimento castello Corzano
Castello di Corzano
Chiesa di Corzano
chiesa di San Silvestro
Posizione N 43° 53' 22 " E 11° 59' 29 "
Seguire la SS71 con direzione Cesena
a circa 2 Km deviazione di 1,7 Km a sinistra su stretta strada asfaltata
(segnalata)
Antico castello, e pittoresco nucleo rurale
ancora stabilmente abitato, interessante la chiesa parrocchiale documentata
dal 1299.
verso il colle del Carnaio
Arco del castello di Montegranelli
Percorso circa 1 Km, prima di un tornante, prendere deviazione a destra segnalata (Km 2 asfaltati)
Uno dei castelli più importanti della valle, posto a cavaliera fra la vallata del Savio (antica via Sarsinate) e la strada del Carnaio (antica Via Romipeta), in posizione dominante e quasi inattaccabile.
Appartenne ai conti Guidi e successivamente alla repubblica di Firenze.
Piccolo borgo tutt'oggi abitato, vi si possono ritrovare tracce del castello e l'antica chiesa intitolata a San Biagio.
Colle del Carnaio
Colle del Carnaio (mt 776)
Posizione N 43° 53' 33 " E 11° 57' 19"
Provinciale che collega le vallate del Bidente
e del Savio, e parte dell'antica "traversa di Romagna"
(Bagno di Romagna - Rocca San Casciano).
Il valico era comunque utilizzato fin dall'antichità, il nome sembra derivare da una sanguinosa battaglia avvenuta quando il territorio era punto di frontiera della Repubblica Fiorentina.
Il 25 luglio del 1944 qui trovarono la morte 26 cittadini del Comune di Bagno di Romagna a seguito di una rappresaglia delle truppe neonaziste.
Realizzato in loco un parco denominato "della memoria", a ricordo dell'eccidio.
resti della Rocca Malatestiana di Spinello
Spinello
Resti della Rocca Malatestiana
Posizione: N 43°55'38.77" E 11°59'22.68"
(Monte Aiola Spinello)
procedendo verso Santa Sofia, sul passo del Carnaio prendere deviazione a destra per Spinello (segnalata)
Potente castello, si trovava in posizione tale da poter agevolmente controllare la strada che da Santa Sofia conduceva alla valle di Bagno, oltre ad avere un completo controllo anche sulla parallela valle del Borello.
Posto a 927 mt. sul livello del mare, era il castello più alto dell'intera regione.
Riguardo al nome ed alle possibili origini, da un poemetto inedito di Girolamo Maria Volpini si rileva:
Ispello della famiglia Flavia, sarsinate, prima dell'era cristiana, fabbricò questa rocca che dal fondatore fu detta Spello e poi per corruzione Spinello, ed era la più vaga, la più forte della tribù.
dalla Provinciale del Carnaio circa 3 Km prima di giungere a Santa Sofia, su un tornante deviazione sulla sinistra ben segnalata
(Frazioni del Comune di Bagno di Romagna)
Chiesa della Rondinaia
Rondinaia mt. 560
Posizione N 43° 55' 10.8 " E 11° 53'07.7"
Sulla strada per Poggio alla Lastra, deviazione segnalata sulla destra
(cartello turistico con indicato Memoriale Caduti Alpini Romagnoli Rondinaia).
Antica torre che domina la vallata del Bidente, nei pressi parrocchiale recentemente ristrutturata e sede di una mostra dedicata agli Alpini
Romagnoli.
Punto panoramico d'eccezione.
Così la descrive il Mambrini nel 1932:
Dalla piazza principale di Santa Sofia, a 3 chilometri circa di lontananza in linea d'aria, vedesi torreggiare sopra un altissimo sprone di
monte, a metri 579 sul livello del mare, la bruna Rondinaia............
La torre imponente che sola rimane, alta circa 20 metri e larga per ogni lato non più di 4..........
Negli ultimi terremoti rovinò un lato della torre di Rondinaia ed ora resta solo una parte di muro, come uno scheletro alto e minaccioso,
per ricordarci la vanità d'ogni potenza umana.
Chiesa santi Pietro e Apollinare Poggio alla Lastra
Poggio alla Lastra (mt. 509)
Posizione N 43° 53' 59.5 " E 11° 54' 16"
E' la prima frazione che
si incontra procedendo sulla strada che risale il Bidente di Pietrapazza.
Secondo la tradizione il nucleo fu fondato da Sant'Apollinare.
La chiesa è dedicata ai santi Pietro e Apollinare, riedificata
nella struttura attuale dopo il terremoto del 1918.
Fino al 1968 la frazione era raggiungibile solo tramite mulattiera
Chiesa di Strabatenza
Strabatenza (mt 695)
Posizione N 43° 52' 20 " E 11° 52'
54"
Da Poggio alla Lastra si prosegue
per sterrata inoltrandosi nel parco delle foreste Casentinesi.
Dopo poco giunge a Ca' di Veroli, antico fabbricato
oggi adibito ad agriturismo
Si prosegue su sterrata fino a raggiungere una deviazione sulla
destra con ponte in località Ponte
del faggio (area attrezzata
con braciere e tavoli).
Oltrerpassato il ponte si inizia a risalire il fianco della montagna,
sempre su sterrata, fino a raggiungere la chiesa di Strabatenza.
Casanova dell'Alpe
Casanova dell'Alpe (mt 971)
Posizione N 43° 51' 31 " E 11° 51' 58"
Si raggiunge:
Dalla Provinciale del Carnaio, strada per poggio alla Lastra e poi
Strabatenza (vedi sopra) proseguendo in salita fino a raggiungere
un bivio (prendere a sinistra) proseguire poi sempre diritto fino
al passo del Vinco.
Oppure
dall'abitato
di Ridracoli per sterrata che in 6,3 Km in salita raggiunge il passo
del Vinco (mt 926) - al passo prendere a destra e proseguire per
circa 2 Km su crinale.
La più alta
frazione del comune di Bagno di Romagna (971 mt slm) posta sul
crinale che divide le vallate del Bidente di Pietrapazza dal ramo
del Bidene di Ridracoli.
Il piccolo borgo era formato dalla chiesa di Santa Maria del Carmine a cui è annesso
ampio fabbricato e altro edificio posto di fronte.
A fianco della chiesa l'edificio scolastico inaugurato nel 1960.
Frazione abbandonata nel 1981, i fabbricati più antichi sono stati oggetto
di recenti pregevoli ristrutturazioni, e la chiesa riconsacrata.
Ponte mulattiera di Ridracoli
Il Ponte - Mulattiera di Ridracoli
posizione N 43°52'13.7" E 11°53'32"
Pochi metri dopo il bivio
per Strabatenza (da ignorare) sulla destra parte un sentiero
che transita fra due fabbricati, di cui uno ristrutturato.
In breve si è al fiume ed al ponte, da notare sulla spalletta destra
del ponte l'antica pietra miliare che indica
"Comune di Bagno di Romagna mulattiera di Ridracoli."
Il ponte ad unica arcata supera il torrente, al termine grande caseggiato
in rovina.
La mulatteria prosegue ripida a sinistra per un breve tratto fino a raggiungere
un secondo piccolo fabbricato ristrutturato, poi immergendosi nel bosco
diventa sentiero e guadagna il letto di un affluente e lo scavalca con
un ponticello.
NB seguire i segnali bianco/rossi sugli alberi per evitare altri stradelli
presenti.
Un breve tratto boscoso e si giunge ad un ampio prato che occorre attraversare.
Al termine del prato pochi metri e si giunge al Mulino delle Cortine (vedi
sotto).
Da qui parte riparte ripida la mulattiera per Casanova dell'Alpe e Ridracoli
(ore 2,30).
Mulino delle Cortine
Mulino delle Cortine
posizione N 43°51'58.53"
E 11°53'30.61"
Per
raggiungerlo vedi sopra (Il ponte) oppure proseguendo sulla
sterrata con direzione Pietrapazza, poche centinaia di metri
dopo la deviazione per il ponte, prendere sterrata sulla destra
(transitabile anche in auto) e segnalata.
Complesso costituito da
4 fabbricati (mulino, porcilaia, casa del mugniaio e guadagnola),
oggetto di una pregevole ristrutturazione.
Il fabbricato, documentato come mulino comunitativo fin dal 1500, veniva
dato in conduzione annualmente al miglior offerente.
Probabilmente all'epoca esisteva il solo mulino principale (il fabbricato
posto trasversalmente amonte).
Fu solo nel 1800 che il livellario Giovan Filippo Fabbri ottenne l'autorizzazione
per costruire la guadagnola (il piccolo mulino più a valle).
Nel 1834 il Fabbri acquistò il complesso dal Comune di Bagno di
Romagna.
Nel 1864 fu di Milanesi Pasquale, nel 1902 di Giovanni Giannelli e nel
1943 di nuovo della famiglia Milanesi.
Causa l'esodo in corso nella vallata, l'attività molitoria aveva
subito una notevole riduzione, e nel 1968/69 le macine si fermarono definitivamente.
L'ultimo mugnaio Francesco Milanesi, abbandonò definitivamente la
struttura.
chiesa di Pietrapazza
Pietrapazza (mt 625)
Posizione N 43° 50' 24 " E 11° 53' 56"
Strada di Poggio alla Lastra
(vedi sopra) proseguire verso monte per sterrata che si mantiene
sulla destra orografica del fiume. Da questo punto la strada è
chiusa da una sbarra.
Anticamente denominata "Prete Pazzo", piccola località ai margini
della foresta. La chiesa dedicata a Sant'Eufemia è stata ricostruita
nel 1938. Il basso edificio a fianco era sede della scuola pluriclasse
.
Diversi poderi circostanti facevano parte della frazione che nell'antichità contava
oltre 200 abitanti, completamente abbandonata negli anni '70.
Un piccolo sentiero che parte dal piazzale della chiesa conduce al vecchio cimitero,
e all'antico ponte sul fiume Bidente.
accesso dalla statale 310 del Bidente verso passo Calla, a circa 3,5 Km di distanza da Santa Sofia, abitato di Isola, e deviazione sulla sinistra per diga di Ridracoli
ponte e osteria del terrore
Ridracoli (mt. 433)
Comune di Bagno di Romagna
Posizione N 43° 53' 7" E 11° 50' 07 "
posto sul fondovalle del Bidente di Ridracoli,
piccolo nucleo di case recentemente restaurate ed in parte al
servizio del turismo collegato con le visite alla diga omonima.
Località documentata fin dal 1200 (Castrum Ridracoli) e già possedimento dei conti Guidi di Modigliana.
Gli edifici più importanti del piccolo nucleo erano la chiesa di San Martino, la scuola, il palazzo Giovannetti, il ponte sul Bidente costruito nel 1817-19 e l'osteria del Terrore (dal nome dell'Oste).
Diga di Ridracoli
alta 103 metri e larga 432 può contenere 33 milioni di metri cubi di acqua -
completata nel 1982
el periodo estivo è meta di numerosi turisti, che possono effettuare anche un' interessante gita in battello (naturalmente a propulsione elettrica) risalendo un ramo del bacino.
In alcuni punti dell'invaso è possibile praticare la pesca sportiva, (regolamentata e controllata).
Sono state predisposte aree di sosta attrezzate e punti informativi.
Un sentiero di circa 2 Km conduce al rifugio Ca' di sopra, edificio documentato dal 1777, recentemente ristrutturato, posto sulla vecchia mulattiera Ridracoli-Seghettina, in posizione panoramica e circondato da prati-pascoli che ospitano numerosi caprioli e daini.
Da San Piero seguire le indicazioni Alfero - attraversato il ponte sul fiume Savio inizia subito la salita verso il passo dell'Incisa
Lago dei Pontini
Posizione N 43° 50' 35 " E 12°0'16"
Lago Lungo
Posizione N 43° 50' 48" E 12°0'10"
Lasciato l'abitato di SanPiero, dopo circa 2,5 Km prendere deviazione sulla destra (segnale turistico Lago Pontini)
Laghi artificiali, nei quali è possibile praticare
la pesca sportiva.
Attorno ai laghi aree attrezzate con tavoli e bracieri, chioschi e
punti di ristoro.
Nei pressi del lago Pontini campo
di tiro con l'arco (Gruppo arcieri del Comero)
Lago dei Pontini
Lago lungo
Lago di Acquapartita
Acquapartita
Posizione N 43° 51' 52 " E 12°1'33"
Proseguendo sulla provinciale del Passo dell'Incisa,
a circa 6 Km da San Piero in Bagno.
Amena frazione turistica sulle
pendici del monte Comero.
Nei pressi dell'abitato ampi prati, folta pineta meta di fresche passeggiate, e lago artificiale nel quale è possibile praticare la pesca sportiva.