Casola Valsenio - escursioni - da vedere
Rocca di Monte Battaglia mt
715
Posizione N 44° 13' 5 " E 11° 34'
48"
A valle del paese prendere deviazione a sinistra, ben segnalata, per Fontanelice (strada della lavanda). Giunti sul passo, deviazione a sinistra (Km 2,5 asfaltata)
Punto focale di ogni sistema
militare di controllo e di difesa delle valli del Senio e del Santerno
e della pianura tra Imola e Faenza, la rocca risulta documentata
fin dal 1154.
Distrutta per ordine del Senato Bolognese nel 1390, per motivi di
ordine economico, fu rimessa in sesto dagli Alidosi due anni dopo.
Dopo alterne vicende passò ai Manfredi di Faenza, ai Riario
e da questi, a Caterina Sforza, signora di Imola, che nel 1494 fece
costruire un poderoso bastione tutt'ora visibile.
Espugnata da Cesare Borgia nel 1502, sotto il dominio di Venezia
nel 1505, rientrò in possesso della Santa Sede in nome della
quale la città di Imola vi teneva un castellano.
Questa altura nella seconda
guerra mondiale fu sede di aspri combattimenti.
Ampio panorama circolare
sull'appennino.
San Ruffillo
verso Palazzuolo a circa 1,5 Km da Casola deviazione sulla destra
segnalata
Posizione N 44° 12' 52 " E 11° 35' 56 "
Dalla S.P. Montanara si devia su stretta e
tortuosa strada asfaltata, percorsi 3 Km si giunge alla chiesa di
San Ruffillo.
Documentata fin dal 1230, il 24 marzo 1738 fu completamente distrutta
da una frana. Nello stesso anno fu ricostruita su un preesistente
oratorio anesso all'ospedale Sant'Antonio Abate.
Ampliata negli anni 1842/1843
Passo del Prugno
Passo del Prugno mt 532
Strada della lavanda
Da Fontanelice mt. 165 a Casola Valsenio mt. 195.
Detta anche strada della lavanda, pianta che nasce spontanea lungo il percorso ai bordi della strada e, particolarmente nel versante del Senio, coltivata in piccoli giardini ricavati in prossimità dei tornanti.
L'intero percorso di 12 Km è caratterizzato
da buona percorribilità, carreggiata sufficentemente larga,
pendenze non eccessive.
Ampi panorami su entrambi i versanti, in particolare dal versante di Casola
buon colpo d'occhio sulla vena del gesso.