Dal Sillaro
al Senio |
||
![]() |
||
Scarica percorso formato [gpx-track ] per GPS <--> formato [kml] per Google Hearth <--> formato [csv] |
||
La Valle del Sillaro tratto di Km 29 |
Questo
itinerario parte da Castel San Pietro (75 m) cittadina industriale
e termale posta sulla via Emilia fra Imola e Bologna. |
|
Il
primo abitato che incontriamo è San Martino in Pedriolo. Da qui è possibile
effettuare un'interessante deviazione fino a Fiagnano (svoltare
a sinistra seguendo segnale turistico, poi ai successivi bivi
restare sulla Via Fiagnano) Alcuni chilometri su questa stradina
asfaltata ma stretta e tortuosa ci portano sul crinale dove sorgono
l'antico castello ed il campanile dell'antica chiesa. Di notevole
interesse i calanchi del Pliocene sui quali poggiano le costruzioni. |
||
Ritornati
sulla provinciale continuiamo a risalire la valle, in questo punto
larga e caratterizzata da ampi specchi d'acqua, fino a raggiungere
il moderno Villaggio della salute, centro specializzato in bagni
termali, di sole, e centro dell'agriturismo Wellness, in zona ecologicamente
incontaminata e con più di
60 chilometri di percorsi in ambiente pedecollinare caratteristico. |
||
Con un ampio semircerchio
aggiriamo il Poggio del Falchetto (mt. 543) mantenendoci sempre
in fregio al torrente, con percorso su strada stretta e tortuosa. Proseguiamo per circa un chilometro
su una selletta a cavaliere fra le valli del Sillaro e del Santerno,
fino a giungere ad un bivio. |
||
Sassoleone tratto Km 16,5 (dal bivio)
|
Veloce
discesa di 6 chilometri e raggiugiamo il fondovalle. |
|
Oltre
al cennato castello sede del museo della guerra e del "cortiletto
della fontana", si consiglia una visita al borgo antico,
egregiamente conservato, e la breve escursione fino al famoso
Ponte degli Alidosi, autentico capolavoro di ingegneria. In posizione dominante l'abitato sono ben visibili i resti del Castello di Cantagallo, raggiungibile sia in macchina che a piedi, attraversando il ponte Alidosi e proseguendo per un paio di km. |
||
Riprendiamo
il nostro viaggio proseguendo lungo la provinciale Montanara verso
monte (direzione Firenzuola) risalendo il corso del Santerno, pochi
chilometri e superiamo la frazione Valsalva e subito dopo troviamo
la frazione Moraduccio. |
||
Raggiungibile esclusivamente a piedi, con breve ma intensa salita,
avendo tempo e con la buona stagione ne è consigliata
l' escursione. |
||
Coniale tratto Km 18 |
Percorriamo
il passo del Paretaio ( o del monte Faggiola), sono circa 18 chilometri
altamente panoramici da gustare con la dovuta tranquillità. |
|
Palazzuolo tratto Km 16 |
Siamo
nella vallata del Senio, bellissimo corso d'acqua dell'Appennino
che nasce nei pressi del Passo Sambuca e dopo un percorso di circa
90 chilometri si immette nel fiume Reno. |
|
Pittoresco centro abitato
dell'Appennino, amministrativamente sotto la giurisdizione della
Regione Toscana, già possedimento della potente famiglia
degli Ubaldini, in epoca Medicea divenne
centro del potere e sede del Capitanato. Una sosta è d'obbligo, per una rilassante passeggiata lungo l'argine del gorgogliante Senio che lambisce ed attraversa il centro abitato, e per ammirare le tante testimonianze di un importante passato. |
||
L'austero Palazzo dei Capitani, il caratteristico Vicolo dell'ore, l'aerea piazza Strighelli sono solo alcune delle tante particolarità che questo piccolo centro montano può offire alla vista del visitatore. Da Palazzuolo riprendiamo il nostro percorso seguendo la provinciale
Casolana verso valle, direzione Casola - Riolo. |
||
Siamo alla Badia di Susinana, monastero Vallombrosano
fin dal 1090, posto su un poggetto al di là del fiume. Attualmente in gran parte di proprietà privata, il piccolo nucleo visitabile conserva intatto l'antico e austero splendore. Molto interessante anche la visita ad un imponente mulino fortificato situato nei pressi della Badia raggiungibile per antico percorso in parte ancora selciato. |
||
Casola Valsenio tratto Km 12 |
Riprendiamo
il nostro percorso e raggiungiamo velocemente la frazione di Castagno,
rientrando così in Romagna. Poche centinaia di metri e nei pressi della frazione Mercatale, consigliata una breve sosta all'interessante Chiesa di S. Apollinare (secolo XIV) con campanile in stile romanico. Restano ora 7 chilometri e giungiamo a Casola Valsenio (mt. 195) località che ha legato il suo nome alle erbe officinali e ai frutti dimenticati. |
|
Interessante il centro
storico e consigliata la visita ai ruderi della "chiesa di sopra"
(secolo XIII) che dominano il paese da un'altura posta sulla sinistra
orografica della valle. Restano alcuni ruderi ed il campanile a vela. Proseguendo verso Riolo, subito fuori dal paese lungo la provinciale del passo del Prugno visitabile il famoso giardino delle erbe di Augusto Rinaldi Ceroni, mostra permanente di piante aromatiche, medicinali, da essenza e cosmesi. |
||
Ripresa la provinciale Casolana, dopo poche centinaia di metri sulla sinistra notare la bella Villa del Cardello, già foresteria dell'Abbazia di Valsenio, fu dimora dello scrittore Afredo Oriani (1852-1909), costituisce un raro esempio di abitazione signorile romagnola. Ancora poche centinaia di metri e sulla destra troviamo il monumento principale di Casola, l'imponente Abbazia di Valsenio, complesso benedettino di particolare pregio architettonico e storico che risale al X secolo. Proseguendo verso valle ben presto compare l'inconfondibile catena selenitica della vena del gesso, che taglia trasversalmente la vallata del Senio all'altezza di Borgo Rivola. |
||
Sulla destra, inconfondibile,
la sagoma del "bucherellato" monte
Tondo, sede di una cava per l'estrazione del gesso. Sulle sue pendici si apre la grotta di re Tiberio, sicuramente la più nota della Vena per i numerosi ritrovamenti che testimoniano una frequentazione dell'uomo protratta per diversi millenni. Per la visita è necessario il permesso della società che gestisce la cava. |
||
Pochi chilometri
e giungiamo alla cittadina di Riolo terme (mt.
98) sede di un importante stabilimento termale
attivo dal 1877, immerso in un rigoglioso parco nel quale dimorano sequoie
secolari.
|
||
Il centro storico raccolto
in una cerchia muraria ben conservata che risale al XIV secolo, è posto
su un terrazzo quaternario a sinistra del fiume, ed è caratterizzato
dall'imponente rocca a pianta quadrangolare con tre torrioni tondi
ed il maschio a pianta quadrata, chiaro esempio di fortificazione
militare quattrocentesca. La configurazione attuale risale al periodo di dominio di Caterina Sforza. |
||
Percorriamo l'ultimo
tratto della valle del Senio e in circa 9 chilometri ci troviamo
a Castel Bolognese e quindi sulla via Emilia, a soli 13 chilometri da
Castel San Pietro, punto di partenza della nostra escursione. |
© www.appenninoromagnolo.it 2003-2019 |